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ChatGPT per gli amministratori di condominio: come l’intelligenza artificiale può aiutarli nel lavoro quotidiano

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Tra i tanti lavori che stanno per essere investiti dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, quelli che hanno a che fare con dati, compiti ripetitivi, creazione di contenuti (non creativi) e relazioni con i clienti vivranno subito degli sconvolgimenti, ma potranno anche godere dei benefici. Tra questi c’è anche l’amministratore di condominio.

I compiti dell’amministratore di condominio (e l’aiuto dell’A.I.)

Giusto per mettere in chiaro le potenzialità di questi strumenti, ho chiesto a ChatGPT (il chatbot gratuito di OpenAI che ha raggiunto i 100 milioni di iscritti in soli due mesi) quanto segue: “Elenca in tabella i compiti dell’amministratore di condominio secondo l’articolo 1130 del codice civile, inserendo una colonna i compiti e in un’altra colonna l’uso dell’intelligenza artificiale per aiutarlo” (questa serie di istruzioni si chiama, in gergo, prompt).

Compito dell’amministratore di condominio Uso dell’IA
Gestione e manutenzione delle parti comuni dell’edificio L’IA può essere utilizzata per la programmazione di interventi di manutenzione, la gestione delle forniture e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Tenere i registri contabili del condominio L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle entrate e delle uscite, la creazione di report e la tracciabilità dei movimenti finanziari.
Rappresentare il condominio in giudizio e fuori di esso L’IA può essere utilizzata per la gestione delle comunicazioni con gli avvocati, la creazione di documenti giuridici e la tracciabilità delle azioni intraprese.
Convocare e presiedere le assemblee dei condomini L’IA può essere utilizzata per la creazione di convocazioni e ordini del giorno automatici, la gestione delle votazioni e la tracciabilità delle decisioni prese.
Eseguire le deliberazioni dell’assemblea L’IA può essere utilizzata per la gestione delle esecuzioni automatiche delle decisioni dell’assemblea e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Sorvegliare l’osservanza del regolamento di condominio L’IA può essere utilizzata per la sorveglianza automatica dell’osservanza del regolamento e la segnalazione di eventuali violazioni.
Adottare, nei limiti stabiliti dalle deliberazioni dell’assemblea, ogni atto di ordinaria amministrazione L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle attività di ordinaria amministrazione, come l’emissione di fatture e la gestione dei contratti.

Interessante, non credi?

Che cos’è ChatGPT

In questo video spiego che cos’è ChatGPT, utile se non lo conosci.

ChatGPT per l’amministratore di condominio: esempi concreti

Al di là dei compiti indicati un paio di paragrafi sopra dall’intelligenza artificiale, alcuni dei quali fantascientifici (per esempio la sorveglianza e la gestione dei contatti), ho individuato alcuni modi concreti di integrare ChatGPT nel lavoro quotidiano dell’amministratore di condominio. Gli obiettivi sono quelli di aumentare l’efficienza e migliorare la qualità del servizio offerto.

Comunicazioni con i condomini

ChatGPT può essere utilizzato per inviare mail o newsletter ai condomini in modo rapido e personalizzato. Questo può essere molto utile per mantenere i condomini informati sugli eventi importanti, sulla manutenzione del condominio e sulle novità. Per esempio, tramite una newsletter o con i messaggi su WhatsApp.

Qualche giorno fa, parlando di questi argomenti con un amministratore di condominio, mi ha chiesto: “Ma posso usare questo strumento anche per rispondere a domande concrete dei condomini? Faccio un esempio: mi chiedono se si può mettere un condizionatore in facciata e lui mi risponde anche a livello normativo?”. Proviamo subito, gli ho risposto.

Ecco l’output:

Per scrupolo ho controllato, e in effetti la citazione dell’articolo 1102 è corretta. Certo, si può far di meglio. Ma basta istruire correttamente il chatbot.

Questi strumenti possono trasformarsi in ottimi aiutanti. Faccio un esempio concreto: Merlin  è un’estensione del browser Chrome, basata sull’intelligenza artificiale di OpenAI, che può aiutare l’amministratore di condominio nelle comunicazioni con i condomini. Merlin potrebbe aiutarci a rispondere alle domande comuni dei condomini e offrire informazioni sulle questioni relative al condominio. Non sostituisce, aiuta.

Contatti e contratti con i fornitori

ChatGPT può essere utilizzato per la gestione dei contatti (e contratti) con i fornitori. Per esempio, si può chiedere al chatbot di comporre una richiesta di preventivo per una fornitura per il condominio, una bozza da personalizzare. Per esempio, per la pulizia delle parti comuni.

Oppure direttamente il contratto:

FAQ

ChatGPT può essere utilizzato per creare una sezione FAQ (Frequently Asked Questions, domande frequenti) sul sito web del condominio o dell’amministratore. Questo può essere molto utile per i condomini che hanno bisogno di informazioni sulle questioni relative al condominio, considerando che spesso le domande si ripetono.

Ecco degli esempi creati direttamente da ChatGPT:

Riassunto delle riunioni

ChatGPT può essere utilizzato per creare un riassunto delle riunioni del condominio. Questo può essere molto utile per i condomini che non possono partecipare alle riunioni e per mantenere tutti informati sugli eventi importanti. In pratica ChatGPT può essere usato per riassumere il testo della riunione, precedentemente trasformato da audio a testo (esistono diversi strumenti di speech-to-text, per esempio https://speechnotes.co è gratis). Dal febbraio 2023 Microsoft, che ha investito pesantemente in OpenAI (l’azienda che ha lanciato ChatGPT), ha annunciato l’integrazione di questa opzione in Microsoft Teams.

Marketing e comunicazione

ChatGPT può essere utilizzato per la creazione di piani di marketing e comunicazione per il condominio. Questo può essere molto utile per l’amministratore di condominio che vuole comunicare la sua attività sui social. Ho chiesto all’“oracolo digitale” (lo chiamo così per scherzare) un piano di social media marketing su Instagram per un amministratore di condominio. Ecco che cosa mi propone.

  • Crea un account Instagram professionale per il tuo business con un nome utente descrittivo e un’immagine profilo coerente con il tuo brand.
  • Sviluppa una strategia di contenuti: pubblicare immagini e video che mostrino il tuo lavoro, il team e la cultura aziendale, insieme a post che diano consigli utili ai residenti del condominio e che rispondano alle loro domande frequenti.
  • Utilizzare hashtag rilevanti per raggiungere un pubblico più ampio, ad esempio #amministratoredicondominio #condominio #manutenzione
  • Interagire con il pubblico: rispondere ai commenti e ai messaggi in modo tempestivo e professionale.
  • Collaborare con altri account di nicchia su Instagram, come architetti e designer d’interni, per aumentare la visibilità e la portata del tuo account.
  • Utilizzare le funzionalità di Instagram come le Storie e le Dirette per fornire aggiornamenti sulle attività del tuo team e per creare una relazione più stretta con i tuoi follower.
  • Monitorare e analizzare i risultati delle tue attività di social media per valutare cosa funziona e cosa no e adattare la tua strategia di conseguenza.

Non male, in effetti. Quantomeno un buon inizio, un po’ generico come lo era stata la mia richiesta. Ovviamente potrei andare molto più in profondità. Per esempio, potrei chiedere di sviluppare uno dei punti elencati. Lui mi ha suggerito di pubblicare, tra le altre cose, dei contenuti. Passando quindi dalla strategia alla tattica, l’amministratore potrebbe creare post sulle attività del condominio, come eventi comunitari, manutenzione o lavori in corso. Oppure creare post informativi su temi legati alla gestione del condominio, come consigli sulla manutenzione dell’edificio o suggerimenti per la sicurezza. Anche in questo caso, possiamo delegare a lui anche la creazione dei post. Chiedo a ChatGPT di elencare 10 tipologie di video che possono animare un profilo YouTube di un amministratore di condominio, con questo prompt: “Agisci come il social media manager di un amministratore di condominio. Indicami 10 esempi di video YouTube che possono animare il profilo e che hanno come target i condomini. I temi devono essere quelli del risparmio, dell’uso delle parti comuni del condominio, delle spese, delle regole del buon vicinato, dei problemi che si solito vi sono in condominio eccetera. Indica titolo del video e 300 caratteri per spiegare lo script.”

Questo è il responso:

  1. “Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua” – In questo video, si possono spiegare i consigli per risparmiare sulla bolletta dell’acqua condominiale, come ad esempio la verifica delle perdite o la sostituzione di vecchi rubinetti.
  2. “Come utilizzare al meglio le parti comuni del condominio” – Questo video potrebbe mostrare i diversi modi in cui i condomini possono utilizzare le parti comuni del condominio, come ad esempio la piscina, il giardino o la palestra, e come fare per prenotarle.
  3. “Spese condominiali: come vengono utilizzati i soldi” – Questo video potrebbe spiegare in modo semplice e trasparente come vengono utilizzati i soldi delle spese condominiali e come vengono distribuite le varie incombenze.
  4. “Regole del buon vicinato: come mantenere una convivenza pacifica” – In questo video si potrebbero presentare alcune semplici regole per mantenere una convivenza pacifica all’interno del condominio, come ad esempio non fare rumore di notte o non parcheggiare in modo scorretto.
  5. “Problemi comuni in condominio: come risolverli” – Questo video potrebbe affrontare i problemi più comuni che si verificano all’interno di un condominio, come ad esempio la mancata pulizia delle scale o la scarsa illuminazione, e suggerire delle soluzioni per risolverli.
  6. “Come gestire i rifiuti in condominio” – In questo video si potrebbero spiegare le regole per la raccolta dei rifiuti all’interno del condominio e come evitare di commettere errori che potrebbero causare sanzioni.
  7. “Lavori di manutenzione: come pianificarli e come gestirli” – Questo video potrebbe spiegare come pianificare e gestire i lavori di manutenzione all’interno del condominio, come ad esempio la pulizia delle grondaie o la riparazione delle scale.
  8. “Sicurezza in condominio: come prevenire gli incendi” – Questo video potrebbe presentare alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio, come ad esempio verificare periodicamente le prese elettriche o non accumulare troppi materiali infiammabili.
  9. “Come organizzare un’assemblea di condominio” – Questo video potrebbe spiegare come organizzare un’assemblea di condominio, come ad esempio la scelta della data, la convocazione dei condomini, la preparazione dell’ordine del giorno e la gestione delle votazioni.
  10. “Come gestire i conflitti tra condomini” – In questo video si potrebbero presentare alcune strategie per gestire i conflitti tra condomini, come ad esempio la comunicazione aperta e trasparente, la mediazione o il ricorso alle autorità competenti.

Ovviamente posso andare ancora più in profondità, facendo scrivere nel dettaglio lo script del video. Magari da far recitare a un avatar virtuale, così non ti devi nemmeno prendere la briga di metterti davanti a una telecamera. Credi che non sia possibile? Scherzi, vero? Te lo mostro. Prendiamo lo script di un video sul condominio, uno di quelli indicati sopra. Chiedo a ChatGPT di scrivermi lo script del video numero 8, quello sulla prevenzione degli incendi. Ecco che cosa ha scritto ChatGPT:

Buongiorno a tutti i condomini, oggi parleremo di un argomento molto importante: la sicurezza in condominio. La prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Ecco alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio.

Innanzitutto, è importante verificare periodicamente le prese elettriche e i cavi elettrici, soprattutto in quei punti in cui si accumulano molte spine. Inoltre, è importante evitare di accumulare troppi materiali infiammabili, come ad esempio carta, tessuti o riviste, e di tenere liberi i corridoi e le scale.

In caso di incendio, è importante avere a disposizione un estintore e sapere come utilizzarlo. Inoltre, è importante conoscere la posizione delle uscite di emergenza e sapere come usarle in caso di necessità.

Inoltre, è importante rispettare le norme antincendio e seguire le indicazioni del personale addetto alla sicurezza. Questo significa evitare di utilizzare le scale come deposito per i propri oggetti o di appendere oggetti alle maniglie delle porte.

In conclusione, la prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Seguendo questi semplici consigli, possiamo tutti contribuire a prevenire gli incendi all’interno del nostro condominio.

Se avete dubbi o domande, non esitate a contattarci. Grazie per l’attenzione.

Per creare l’avatar parlante uso Synthesys.io: mi permette di personalizzare tutto, oltre al testo (che ho ridotto a 1.000 battute), dalla faccia dell’avatar alla sua voce (italiana, di tale Diego), dallo sfondo (che potrebbe essere l’immagine reale del condominio, ad altri dettagli.

Ed ecco il risultato finale:

Perfettibile, certo. Forse un po’ inquietante, ma sappiate che esiste la possibilità di caricare la propria voce e persino la propria immagine (per esempio con Synthesia).

Faccio un altro esempio concreto su come creare un contenuto accattivante senza inventarsi nulla (o meglio senza lasciare troppa libertà al chatbot): posso andare sul sito dell’amministratore e prendere un testo. In questo caso un testo sulle zanzare:

A questo punto vado in ChatGPT e gli chiedo di creare tre post accattivanti, da pubblicare su Facebook, a partire da quel testo:

Chiaramente posso istruire ChatGPT su qualsiasi tema, per esempio i bonus, e chiedergli di creare post ah hoc, magari con taglio diverso a seconda dei canali di comunicazione che uso.

Studiare

ChatGPT permette a tutti i professionisti di rimanere aggiornati e studiare più velocemente. Per esempio consente di riassumere un video YouTube in pochi passaggi salienti, per capire il senso del contenuto ed eventualmente guardare solo quello che interessa. Ecco come fare:

Che cosa ci aspetta?

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è iniziata. Già si intravvedono gli sviluppi futuri. Con strumenti quali Personal.ai possiamo addirittura essere clonati: l’algoritmo chiede accesso al nostro io digitale (mail, messaggi, documenti, video, social, ecc.) e ci sostituisce, per esempio, nella gestione delle relazioni online, rispondendo per esempio su WhatApp come faremmo noi. Oppure strumenti come DoNotPay possono intentare cause e difendere in tribunale.
Esistono intelligenze artificiali per tutto: tenere i conti, stilare bilanci, scrivere contratti blindati e così via. E siamo solo all’inizio. Chiudiamo col botto: con GPTBoss puoi avere una serie di dipendenti non umani.

La conferenza di Milano

Il 24 febbraio 2023 sono stato invitato all’evento dell’associazione Valore Aggiunto per parlare proprio di questo temi. Lo speech si intitola: “Fenomeno ChatGPT: come l’intelligenza artificiale cambia il lavoro dell’amministratore di condominio”.

Gli eventi con Anaci

Il 18 maggio 2023 sono stato ospite di Anaci Trento per parlare di AI per gli amministratori di condominio.

Qui un momento dell’evento con Anaci di Pisa del 14 marzo 2024:

Scarica gratuitamente il libro “IA per amministratori di condominio”

Nel luglio 2024 ho dato alle stampe, per l’editore Ledizioni, il testo “L’intelligenza artificiale per gli amministratori di condominio“, dopo mesi di eventi sul tema insieme a VeryFastPeople. Il testo ha come sottotitolo “Come usare ChatGPT e gli altri chatbot per analisi documentali, verbali, assistenza clienti, marketing, comunicazione e altro” e vede anche i contributi di Francesco Paini per la prefazione, l’avvocato Andrea Broglia per la parte legale e Giorgio Danesi di Copernico per l’integrazione dell’IA nei CRM.
Il libro è in vendita su Amazon, ma è anche disponibile gratuitamente in versione PDF sulla pagina Web di VeryFastPeople, a questo indirizzo.

Ecco la presentazione del testo:

Il libro “L’intelligenza artificiale per l’amministratore di condominio” di Gianluigi Bonanomi, con contributi di Andrea Broglia e Giorgio Danesi, è una guida essenziale per gli amministratori che vogliono sfruttare le potenzialità di ChatGPT (e non solo).

Scoprirai come grazie all’innovativo CRM Copernico, l’amministratore può organizzarsi, delegare, monitorare e coordinare le attività, rendendo lo studio un’azienda dinamica e strutturata. Inoltre, imparerai ad applicare l’IA per analisi documentali, gestione verbali, assistenza clienti, marketing e comunicazione.

Questo manuale pratico, arricchito dalla prefazione di Francesco Paini, ti offrirà tanti strumenti concreti per migliorare l’efficienza e la qualità del tuo lavoro, ottimizzando i processi, risparmiando tempo e potenziando significativamente la gestione complessiva del condominio.

Il video di presentazione del libro

Fai clic qui (o sull’immagine di anteprima) per vedere l’intervista a Francesco Paini di VeryFastPeople e al sottoscritto:

Qui un estratto dell’articolo di presentazione del video:

È poi intervenuto Gianluigi Bonanomi, formatore e consulente sulla comunicazione digitale e AI generativa: “Solo pochissimi amministratori si sono spinti a fare delle piccole sperimentazioni, la gran parte si sta affacciando a questo mondo in modo esplorativo, per questo abbiamo voluto fare un libro per aprire un mondo. In questo momento si fa un po’ di fatica per trovare delle applicazioni concrete per un ruolo così particolare”. Il futuro dell’amministrazione condominiale dunque andrà a braccetto con l’intelligenza artificiale, strumento in grado di migliorare l’efficienza operativa e di semplificare e ottimizzare il lavoro quotidiano dell’amministratore di condominio.

Scrivimi per organizzare un evento su ChatGPT

Trovare lavoro con l’aiuto di ChatGPT

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ChatGPT, strumento di intelligenza artificiale lanciato alla fine del 2022, può essere utile per tantissimi professionisti (dagli insegnanti ai giornalisti, dai marketer agli avvocati) ma può rivelarsi un ottimo alleato anche per chi sta cercando un lavoro.

Se quel che si dice è vero – trovare lavoro è un lavoro – è importante utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per presentarsi al meglio e destare l’interesse dei recruiter. E qui entra in gioco il nostro caro chatbot, un’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI che può aiutare a ottenere un posto di lavoro. Prima di proseguire, però, ti consiglio di guardare questo video per capire di che cosa stiamo parlando:

Ora veniamo alle possibilità offerte da ChatGPT nella ricerca del lavoro.

Simulazione di colloquio

Da tempo le aziende, soprattutto negli Usa, utilizzano chatbot e algoritmi per i colloqui di lavoro. Con ChatGPT, è possibile fare altrettanto a partire dall’annuncio della posizione aperta. Questo può aiutare a familiarizzare con le domande più comuni e a preparare le risposte utilizzando, per esempio, il metodo STAR (Situazione, Task, Azione, Risultato) per presentare le proprie competenze in modo convincente.

metodo-star-colloqui-lavoro-linkedin

Ecco una schermata d’esempio di un colloquio con ChatGPT per una posizione da magazziniere, a partire dal prompt “Assumi i panni di un recruiter. Stai cercando un magazziniere che sappia guidare il muletto. Devi fare un colloquio, in italiano. Indaga su attitudini, studi, esperienze precedenti, soft skill. Inizia il colloquio con un saluto, poi aspetta la mia risposta prima di proseguire”:

Ecco un altro prompt pronto (scusa il gioco di parole) all’uso:

Voglio che tu agisca da intervistatore. Io sarò il candidato e tu mi farai le domande dell’intervista per il ruolo di [INSERISCI RUOLO] in base alla seguente descrizione del lavoro [INCOLLA JOB DESCRIPTION]. Rispondi solo come intervistatore. Non scrivere tutta la conversazione in una volta sola, ma fai l’intervista: fai le domande e attendi le mie risposte. Non scrivere spiegazioni. Fammi la prima domanda.

In questo articolo del Sole24Ore si parla proprio dei colloqui di lavoro con ChatGPT.

Ottimizzazione CV e profilo LinkedIn

ChatGPT può aiutare a modificare il proprio curriculum in modo da soddisfare le esigenze specifiche della posizione a cui si sta candidando. Questo include l’utilizzo di parole chiave e skill rilevanti, nonché una headline di LinkedIn accattivante.

Analisi di posizionamento e SWOT

ChatGPT può anche aiutare a effettuare un’analisi del proprio posizionamento grazie a una tabella SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) per individuare le aree di miglioramento e presentarsi al meglio ai recruiter.

Lettera motivazionale

Scrivere una lettera motivazionale o elevator pitch può essere un compito difficile, ma con ChatGPT è possibile utilizzare la tecnica 5W (Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché) per creare un testo accattivante che evidenzi le proprie capacità e la passione per la posizione.

Anche in questo caso si può partire dall’offerta di lavoro. Per esempio questa:

Descrizione completa della posizione

ITALPIZZA – Azienda italiana leader nella produzione e commercializzazione di pizze surgelate, operante a livello mondiale e in forte espansione, ricerca per la sua sede di Modena un/a INGEGNERE MECCANICO JUNIOR da inserire all’interno dell’ufficio tecnico e che svolgerà le seguenti mansioni:

  • Partecipazione all’attività di progettazione;
  • Allestimento ed esecuzione prove di verifica e validazione;
  • Partecipazione allo sviluppo di automazioni per linee di produzione;
  • Redazione documentazione tecnica.

Il candidato ideale ha i seguenti requisiti:

  • Laurea in Ingegneria meccanica;
  • Lingue Inglese fluente;
  • Esperienza nella mansione non necessaria;
  • Predisposizione verso attività multidisciplinare;
  • Dinamicità ed attitudine verso attività pratica/sperimentale;

La tipologia contrattuale sarà definita sulla base dell’esperienza maturata.

Candidarsi allegando curriculum vitae in formato Word o pdf con Foto.

Contratto di lavoro: Tempo pieno

Si copia il testo e lo si incolla in ChatGPT con questo prompt (chiaramente da personalizzare sulla base del proprio trascorso lavorativo, gli studi e le proprie competenze): “Scrivi una lettera motivazionale per candidarsi a questa posizione lavorativa: [INCOLLA]”

Ecco il risultato:

Egregio responsabile delle risorse umane,

mi chiamo [Nome e Cognome] e ho appreso della vostra azienda attraverso una ricerca sul web per opportunità di lavoro. Sono particolarmente interessato alla posizione di Ingegnere Meccanico Junior presso la sede di Modena.

Sono un giovane laureato in Ingegneria Meccanica, con una forte passione per la progettazione e lo sviluppo di automazioni. La mia formazione accademica mi ha fornito solide conoscenze teoriche e pratiche nel campo della meccanica, che mi permettono di affrontare sfide tecniche con successo. Inoltre, parlo fluentemente inglese, il che mi rende in grado di comunicare e lavorare in team con persone provenienti da diverse parti del mondo.

Sono una persona molto dinamica ed attiva, che ama sperimentare e cercare nuove soluzioni ai problemi. Ritengo di avere le capacità necessarie per contribuire all’attività di progettazione e all’allestimento e esecuzione delle prove di verifica e validazione, in linea con gli obiettivi dell’ufficio tecnico.

Sarei molto onorato di avere l’opportunità di unirmi al team di ITALPIZZA, azienda leader nella produzione e commercializzazione di pizze surgelate. La vostra azienda ha una forte presenza a livello mondiale e una storia di successo nell’espansione, cosa che la rende un’azienda molto interessante da parte mia.

Allego il mio curriculum vitae in formato Word o pdf con foto, come richiesto. Spero che la mia candidatura venga presa in considerazione e mi metto a vostra disposizione per un eventuale colloquio.

Cordiali saluti,

[Nome e Cognome]

Mail di ringraziamento

Dopo un colloquio di lavoro, è importante inviare una mail di ringraziamento al recruiter per mostrare gratitudine e interesse per la posizione. ChatGPT può aiutare a scrivere una mail efficace e personalizzata.

Storytelling

Per la sezione “Informazioni” del proprio profilo LinkedIn, ChatGPT può aiutare a creare una storia accattivante che descriva le proprie esperienze e competenze in modo interessante e memorabile.

Si può chiedere a ChatGPT di scrivere la storia lavorativa a partire dal proprio CV.

Progetti

ChatGPT può anche aiutare a scrivere un progetto che descriva un caso di successo, evidenziando le proprie capacità e la passione per il lavoro.

Scrivimi per chiedere informazioni sul mio corso su ChatGPT

Perché gli insegnanti non devono avere paura di ChatGPT (cinque idee per usarlo in classe)

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Di fronte a una rivoluzione – quella dell’intelligenza artificiale che scrive i contenuti (e non solo) al posto nostro – serve la saggezza degli antichi. Cesare disse:

“Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico”

L’A.I. non va combattuta, ma governata, usata. Qualcuno direbbe: sfruttata (nasceranno dei sindacati a difesa degli algoritmi e dei robot?). In realtà preferisco riportare un’altra frase che circola anonimamente sui social da qualche settimana:

“L’intelligenza artificiale non ti ruberà il lavoro. Chi sa usare l’intelligenza artificiale lo farà”

Che cos’è ChatGPT?

Ormai su ChatGPT se ne sono dette di tutti i colori: cos’è, cosa non è, perché è così intelligente e perché è così stupido (la solita storia “umbertoechiana” degli apocalittici e degli integrati). Anche io ho dato il mio modesto contributo, non voglio ripetermi. In questo video trovi le dieci cose che devi sapere sullo strumento di OpenAI:

Perché gli insegnanti hanno paura di ChatGPT?

Tra i tanti professionisti spaventati dalla comparsa quasi improvvisa, lo scorso 30 novembre 2022, del famigerato ChatGPT, oltre a giornalisti, blogger, social media manager, programmatori e scrittori, ci sono anche gli insegnanti. Perché? Basta guardare, tra i tanti, il seguente video:

Questo è solo un esempio, se ne trovano centinaia, forse migliaia. È uno tsunami. Anche TikTok ne è pieno:

Molti dicono, a ragione, che l’era delle tesine, in generale dei compiti a casa come li abbiamo concepiti finora, sia finita. Fare i furbi non è mai stato così facile, si legge su Forbes (pare un gioco di parole). Anche perché se beccare plagi online è relativamente facile, non si può dire altrettanto riguardo i testi generati da un algoritmo: personalmente ho provato diversi “ai detector”, come questo, e spesso non funzionano. E comunque i ragazzi sanno benissimo che basta usare altri strumenti, detti paraphrasing tool, per rimediare.

L’impatto dell’A.I. sull’insegnamento

Il Joint Research Center UE ha analizzato l’impatto potenziale dell’intelligenza artificiale sui compiti che normalmente svolge un insegnante di una scuola secondaria di prima grado. Ecco il risultato:

In parole povere, gli insegnanti possono preparare meglio (e più velocemente) le lezioni, ma soprattutto comprendere più efficacemente le esigenze degli studenti, variando metodi e materiali. Possono valutare più efficacemente i loro progressi. Possono fare lezioni in più lingue. Aiutano gli studenti in difficoltà con tutoraggi e recuperi. Può migliorare anche la comunicazione con i genitori.

Come gli insegnanti possono usare ChatGPT in concreto

Posto che il luddismo non è un’opzione praticabile, come possono gli insegnanti sfruttare questo strumento “diabolico” a loro vantaggio? Come integrarlo nella didattica, nel lavoro in classe, come farlo usare bene agli studenti?
In un articolo pubblicato sul proprio blog, OpenAI punta forte su ChatGPT in classe. Afferma che il suo chatbot possa agire come un assistente virtuale per gli insegnanti, aiutandoli a creare quiz, test e piani di lezione. Questo strumento può anche essere utilizzato per rendere le domande più inclusive e accessibili per tutti i livelli di apprendimento.
Un altro vantaggio significativo di ChatGPT è la sua capacità di aiutare gli studenti che non parlano inglese come prima lingua. Dr. Anthony Kaziboni, responsabile della ricerca presso l’Università di Johannesburg, incoraggia i suoi studenti a utilizzare ChatGPT per migliorare la loro padronanza dell’inglese, sia nella scrittura che nella conversazione. Geetha Venugopal, un’insegnante di scienze informatiche, sottolinea l’importanza di utilizzare ChatGPT in modo responsabile. Gli studenti devono essere educati a pensare in modo critico e a verificare le informazioni fornite dal modello, proprio come farebbero con qualsiasi altra fonte.

Personalmente ho raccolto la sfida e cinque idee d’uso dell’AI generativa in classe.

1. Dare suggerimenti per la revisione dei testi

Si può chiedere al chatbot di leggere, correggere o migliorare un testo.

Mr. ChatGPT può anche fornire suggerimenti specifici per grammatica, lessico e struttura delle frasi o di un intero saggio. Dipende che cosa gli si chiede (chi domanda, comanda!), e soprattutto come: in gergo, l’interrogazione di questo “oracolo” si chiama prompt. Insomma, lo studente può far riscrivere il proprio testo e confrontare le due versioni.

In realtà si può fare anche il contrario. Per indurre i ragazzi a riflettere sui limiti dello strumento, si può chiedere loro di correggerlo: «In un mondo in cui l’intelligenza artificiale può sostanzialmente scrivere un saggio con un semplice clic, abbiamo bisogno che i nostri studenti padroneggino diverse abilità. Per esempio, devono capire se il testo è buono o se manca il contesto, se ha utilizzato dati distorti o se manca di creatività. Queste saranno abilità molto più importanti rispetto alla scrittura, e per questo dobbiamo tenerne conto nella valutazione»: parola di Matt Glanville, capo dell’organizzazione dei metodi di valutazione del Baccalaureato Internazionale (intervista al Guardian).

2. Combattere il panico da pagina bianca

Come i giornalisti e i blogger, anche gli studenti possono chiedere a ChatGPT di generare idee. Per esempio, per un lavoro di gruppo gli studenti possono ordinargli di proporre delle idee su format di contenuti da sviluppare per parlare del tema del giorno.

L’insegnante e gli studenti potrebbero anche generare prompt (interrogazioni del chatbot) fantasiosi. Un esempio? Mi sono divertito a chiedere a ChatGPT di entrare in un quadro di Dalì e descrivere che cosa vede:

È possibile generare di tutto: liste di vocaboli o parole chiave a partire da un testo, elenchi di libri e film, tabelle comparative, macro di Excel e così via.

3. Dibattiti e discussioni

Ho chiesto a ChatGPT di fingere d’essere Nietzsche (che dice?), di pensare, parlare e polemizzare come lui. È stato molto stimolante:

Più prosaicamente possiamo chiedere all’algoritmo di agire come un recruiter: in tal modo i ragazzi, soprattutto quelli vicini alla maturità o alla laurea, possono esercitarsi.

È possibile anche “parlare” con i libri, grazie a strumenti basati su ChatGTP, come racconto in questo video:

4 Creare quiz e test

L’insegnante potrebbe realizzare velocemente dei test per valutare la comprensione di un testo o la preparazione degli studenti (facendo molta attenzione alle risposte, a volte strampalate). Anche gli studenti hanno la possibilità di generare i propri quiz per verificare il livello di preparazione. Chiaramente ordinando a ChatGPT di aspettare a svelare la risposta corretta. Bisogna dirgli: “Scrivi un quiz con quattro domande, una delle quali corretta. Aspetta la mia risposta prima di dirmi se ho azzeccato”, o qualcosa del genere.

A proposito di quiz e test segnalo anche l’ottimo Yippity.io.

5 Riassumere un lungo video (prima di guardarlo)

Tra i tanti usi di ChatGPT, questo è particolarmente intrigante: prendere la trascrizione di un video YouTube, darla in pasto all’algoritmo di OpenAI per generare riassunti, magari un elenco puntato. Perché? Per capire se vale la pena vedere il video, o quale parte preferire in caso di mancanza di tempo. In questo video mostro anche come prendere la trascrizione automatica del video da YouTube:

Extra: come gli insegnanti possono usare Dall-E

Ultimamente leggo spesso articoli di questo tenore: “Intelligenza artificiale, gli #insegnanti rischiano veramente di essere soppiantati in futuro?“. A mio parere, no! In questo video spiego come il lavoro degli insegnanti debba essere quello di spiegare come usare le AI generative, con input stimolanti e suggerimenti, anche di carattere culturale, per migliorare i prompt.

L’infografica di Ditch That Textbook

P.S.: l’immagine nel banner di questo articolo è stata creata con un’altra intelligenza artificiale: MidJourney. Non è bellissima?

Il mio speech per STEP

Nel gennaio 2024 ho tenuto uno speech di un’ora per STEP su questo tema.

Qui puoi vedere la registrazione dell’evento:

Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa

Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.

Inviaci email

 

ChatGPT: 10 cose da sapere per iniziare a utilizzarlo

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Ho realizzato un video dove parlo del lancio (30 novembre 2022) della versione 3.5 della GPT (Generative Pre-training Transformer), un algoritmo per la creazione di linguaggio naturale sviluppato da OpenAI.

Nel dicembre del 2022, l’interesse per questo strumento è aumentato enormemente e più di un milione di persone si sono iscritte per provarlo in pochissimi giorni, come rivelato in un tweet da Sam Altman (co-fondatore di OpenAI).

La GPT è un prototipo di chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa, che si alimenta con una quantità enorme di dati (trilioni di parametri raccolti da fonti come Wikipedia, il Web, Google Books, libri di programmazione e così via).

Nel video racconto, in dieci punti, che cosa si può fare di questo strumento, chi lo sta già usando, quali sono i suoi limiti (spoiler: non è un motore di ricerca!), chi ne ha paura e cosa ci aspetta d’ora in poi in questo campo.

Buona visione:

Qui rispondo a una semplice domanda: ma l’intelligenza artificiale è senziente?

Il videocorso sulla creazione dei contenuti con l’intelligenza artificiale

Per capire l’intero fenomeno della A.I. generativa, avevo realizzato un videocorso gratuito prima del lancio di ChatGPT:

Che cosa dice chi ha fatto il mio corso su ChatGPT

Tome, l’intelligenza artificiale che crea presentazioni multimediali

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Da anni si parla di intelligenza artificiale che crea contenuti, ma di discutibile qualità: titoli sempre con lo stesso schema (i mitici listicle!), testi con stile legnoso, immagini inquietanti. Poi, nel dicembre 2022, cambia il mondo: ChatGPT di OpenAI dimostra al mondo che con un dataset immenso e una capacità di calcolo adeguata, gli output sono così buoni da superare, brillantemente, il test di Touring.

I professionisti di qualsiasi settore, in particolare i creatori di contenuti, passano dall’esaltazione alla depressione, un po’ affascinati dall’aiuto che gli algoritmi possono dar loro, come assistenti da schiavizzare a costo zero, e un po’ terrorizzati dall’idea di essere rimpiazzati, e quindi con pulsioni luddiste.

All’improvviso arriva lo tsunami e si scopre che esistono piattaforme di intelligenza artificiale che possono creare qualsiasi cosa: immagini, video, righe di codice, rendering 3D, piani di marketing e così via. Tra questi, voglio focalizzare l’attenzione sulle presentazioni multimediali. Un contenuto che, mischiando testi e immagini, tecniche di comunicazione e grafica, creatività e tecnicismi, si pensava non potesse essere gestito da macchine. Non è così.

Che cos’è Tome?

Vi racconto la storia di Tome. Si tratta di una startup di San Francisco che si occupa di strumenti software collaborativi per la “narrazione”. Qualche esempio? Dai libri per bambini ai rapporti aziendali, dalle presentazioni di vendita a storyboard cinematografici. Da qualche mese, Tome ha messo a disposizione uno strumento per generare automaticamente presentazioni multimediali a partire da un input testuale. Le presentazioni sono complete: dal titolo alle conclusioni, dall’immagine alla grafica. I testi sono generati sfruttando proprio il già citato ChatGPT di OpenAI e la grafica è creata grazie a Dall-E, sempre di OpenAI. Tutti i contenuti possono essere facilmente personalizzati e integrati con video, link e altro.
Giudicate voi il risultato (creato in meno di un minuto):

Qui un video che ne mostra il funzionamento:

Se avete il dubbio che questa realtà sia bislacca e non abbia futuro, facciamo parlare i numeri: l’azienda ha raccolto 32,3 milioni di dollari in finanziamenti da investitori come Greylock Partners e Coatue, e punta decisamente a rimpiazzare software Powerpoint o Canva, che nel frattempo dovranno adeguarsi includendo ulteriori moduli di automazione, in parte già presenti. Il prodotto, in versione Beta, è già stato usato da decine di migliaia di utenti, parola del Ceo di Tome Keith Peiris.

Tome non è l’unico strumento del genere in circolazione: altri esempi sono IA Presenter e Beautiful.AI, tra le altre.

Come si crea un deep fake?

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Il tema dei deep fake è letteralmente esploso, additato giustamente da molti come un’emergenza.

Faccio una premessa: nessuno aveva mai sentito questa espressione prima del 2018:

Ma cosa si intende per deep fake, letteralmente un “falso profondo”? Si tratta di una tecnica per la sintesi dell’immagine umana, basata sull’intelligenza artificiale, usata per manipolare e sovrapporre immagini e video originali con altre immagini e video fake, al fine di creare video falsi, contraffatti. Un esempio concreto? Qui fanno dire a Barak Obama cose che non ha mai detto, con la sua voce e con il volto che si muove naturalmente:

Esistono addirittura siti porno che usano i volti (si parla di face swap) e i corpi delle celebrità. In realtà questo lo può fare chiunque, per esempio con la app FaceMagic:

Come ho creato il deep fake di me stesso?

Per dimostrare quanto è facile creare dei deep fake, ho provato uno di questi strumenti su me stesso. Ho preso una mia immagine, un primo piano. E gli ho fatto cantare la Traviata. Ecco il risultato:

Impressionante, vero? Sai quanto tempo ci ho messo? Un paio di minuti. Ora ti racconto come.

Passo molto tempo in ascolto della rete (scusa per giustificare il mio cazzeggio sui social) e ultimamente sto trovando un sacco di spunti su TikTok, social che – a differenza di Instagram – non crea una tua bolla, ma ti mette sempre in contatto con account e contenuti nuovi. Casualmente, seguendo degli esperti tech, ho scoperto diversi tool di intelligenza artificiale interessanti. Insieme a strumenti quali, per esempio, Autodraw (tool che sfrutta l’A.I. per riconoscere automaticamente lo schizzo creato da una persona), mi sono imbattuto anche in Singing Portraits.

Come funziona Singing Portraits?

Il tool dei “ritratti cantanti”, in pratica, funziona così. Ti fai un selfie oppure scegli la foto (sotto i 10 Megapixel) che vuoi far cantare, quindi scegli la canzone tra quelle disponibili. Tra le altre, un bell’Happy birthday o un Feliz navidad, utilissime per mandare video di auguri originali…

A questo punto, il video viene elaborato automaticamente, ed è pronto in pochi secondi. Quindi puoi scaricarlo liberamente e farne quello che vuoi. Attenzione, però: con il piano gratuito si può creare una sola animazione. Eventualmente si possono anche comprare cinque animazioni per 5,99 dollari, oppure un abbonamento da 8 dollari al mese.

Buon deep fake!

[VIDEO] Come sconfiggere le fake news con blockchain e intelligenza artificiale

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In questo video mostro un paio di esperimenti interessanti di contrasto alle fake news. Ecco le fonti per eventuali approfondimenti:

Buona visione:

Scrivimi se vuoi organizzare un evento sulle fake news

[Videocorso gratis] Come generare contenuti con l’intelligenza artificiale

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[3 VIDEO] Evento “I linguaggi della comunicazione” di MakingLife: comunicazione digitale, A.I., gamification

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Il 5 novembre 2021 sono stato invitato dalla rivista MakingLife all’evento “I linguaggi della comunicazione nelle scienze della vita” per parlare di comunicazione digitale.

Nella prima parte del mio intervento sono partito da una notizia di cronaca di quei giorni (Donald Trump ha fondato il suo social network, Truth). È stata l’occasione per parlare di questi temi:

  • Che cosa si intende per disintermediazione?
  • La scelta dei canali di comunicazione
  • I modelli B2B, B2C ma anche C2B e C2C
  • Che differenza c’è tra social media e social network? (Il caso del Papa su Twitter)

Puoi rivedere questa parte di intervento qui:

Nella seconda parte del mio intervento parto da un’altra notizia: Facebook cambia nome e diventa Meta. Perché Zuckerberg ha preso questa decisione? Qui i temi sono:

Puoi rivedere questa parte di intervento qui:

Nella terza parte dell’intervento alla tavola rotonda sono invece partito da una provocazione: si parla tanto di comunicazione online, ma perché diamo per scontato che nei prossimi anni saranno gli umani a comunicare?

I temi sono:

  • Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella comunicazione
  • Esempi di tool per la creazione automatica di testi
  • Il verso scopo della comunicazione online: creare relazioni

Puoi rivedere questa parte di intervento qui:

Contattami per il tuo evento

 

 

5 trend di comunicazione digitale per il futuro (che ho scoperto con Exploding Topics)

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Dicembre 2021: tempo di previsioni per il prossimo anno. Ovviamente non parlo di oroscopi, vade-retro, ma di trend di comunicazione digitale. C’è chi parla del consolidamento di trend già noti come iper-targetizzazione, mobile, intelligenza artificiale e via dicendo. Ma su cosa si basano queste previsioni? Spesso su intuizioni personali, sentito dire, letto qua e là. Io preferisco fare previsioni basate sui dati.

Nel 1922 il danese Niels Bohr, premio Nobel per la Fisica, disse:

«È difficile fare previsionisoprattutto sul futuro»

Difficile fare previsioni, a meno che si abbiano a disposizione tantissimi dati e sistemi di analisi predittiva. Sto parlando, chiaramente, dei big data. Nel mio corso “Big data e comunicazione digitale: come costruire un piano editoriale data driven” illustro tanti strumenti per rivelare i trend di interesse del pubblico, ma anche qualcuno per prevedere i trend. Il mio proferito è Exploding Topics.

Che cos’è Exploding Topics?

Qualche tempo fa ho realizzato un breve video, di soli due minuti, dove illustro lo strumento e il suo funzionamento, davvero molto semplice:

Cinque trend di comunicazione digitale per il futuro

Grazie a Exoloding Topics, strumento freemium (parte free, parte a pagamento) che prevede anche una newsletter settimanale, da qualche tempo sto osservando i trend emergenti del mondo della comunicazione digitale. Segnalo i 5 a mio avviso più interessanti:

  1. L’intelligenza artificiale diventa… umanista
  2. Anche gli influencer diventano virtuali
  3. L’uomo, per difendersi, deve puntare sulla comunicazione emozionale
  4. La comunicazione emozionale è fatta soprattutto di immagini e pochissimo testo
  5. Bisogna fare marketing a ogni costo?

Eccoli uno a uno, con tanto di trend di crescita presi da Exploding Topics.

1) L’intelligenza artificiale umanista

Osservando gli ultime trend in termini di comunicazione digitale su Exploding Topics mi sono imbattuto in “Copysmith“. Scopro subito che si tratta di uno strumento di “AI copywriting“. Interessante: stiamo parlando di algoritmi che scrivono al posto nostro, ovvero di generazione automatica di testi. Non solo: questi algoritmi fanno questo lavoro con tutti i crismi, sistemando la SEO, le keyword, i tag, i titoli e tutto il resto. Possono scrivere schede prodotto (qui ovviamente sono più forti), annunci pubblicitari online (ads) ma ben presto alimenteranno bacheche social, blog, articoli di giornale e così via.

Alla base di strumenti come Copysmith (altri sono per esempio Nichesss, copyai e copyPro) c’è GPT-3: si  tratta proprio di intelligenza artificiale (intelligenza artificiale creata da OpenAI , un’azienda di ricerca co-fondata da Elon Musk) che partorisce contenuti con una struttura linguistica – linguaggio umano o linguaggio macchina – e con capacità di machine learning: impara!

Ecco un video che spiega come funziona uno di questi tool, copyai:

L’intelligenza artificiale scriverà i messaggi al posto nostro. Poi si prenderà la briga anche di conversare con i clienti. Manychat è un tool che ho visto crescere su Exploding Topics già dal 2020:

Anche se il trend è rosso (vuol dire che il picco di ricerche è passato), dobbiamo considerare che si tratta di trend americani che solitamente arrivano da noi con un certo ritardo. E infatti ancora adesso il tema dei chatbot personalizzati con Manychat è forte: questa guida, per esempio, è di metà del 2021.

Ecco un tutorial su Manychat, software che permette di creare e gestire dei chatbot professionali su Facebook Messenger e Instagram, automatizzando le interazioni con gli utenti:

2) Virtual influencer

L’intelligenza artificiale scrive e dialoga. Se l’uomo diventa così irrilevante, togliamolo di mezzo del tutto! Creiamo anche dei falsi idoli: gli influencer virtuali.

Faccio prima un passo indietro: la questione influencer è delicata, perché lo scenario è monopolizzato da subrette e cantanti. Esiste però un mondo di micro-influencer, rilevanti in ambiti ristretti, per nicchie di mercato. Esempio concreto: lavoro moltissimo con il mondo finance per progetti di formazione e consulenza; ho scoperto che in quell’ambiente vi è una sorta di venerazione per Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, il più grande hedge fund del mondo. In quell’ambito lui è un influencer, al di fuori non lo conosce quasi nessuno. Ma pensa anche al giornalista del settore B2B di nicchia seguito da qualche centinaia di persone, punto di riferimento per quel pubblico business.

Ma veniamo all’influencer che non esiste. Su Exploding topics ho visto crescere il concetto di “virtual influecer”. Siamo ben oltre i bebé e animali influencer (veri famiglia Fennagnez), i follower sono veri ma la celebrità seguita no:

Un esempio di virtual influecer è Imma.gram: una celebrità da 300.000 follower completamente creata al computer da una società che, guarda caso, promuove film come Final Fantasy e il videogioco The Legend of Zelda.

Qui un video dedicato a Imma:

Sempre su Exploding Topics si sta notando la crescita dei Vtuber, gli youtuber virtuali:

Kizuna AI è considerata la prima Vtuber in assoluto.

3) La comunicazione emozionale è l’unica arma di difesa dell’uomo

Per contrastare tutta questa tecnologia e l’intelligenza artificiale, molto poco empatica, la comunicazione umana dovrà essere sempre più emozionale. Un altro trend che mi ha colpito nei mesi passati è “storybrand”:

Storybrand è un’azienda B2B che aiuta i clienti (con formazione e consulenza) a rafforzare il loro marketing e il loro posizionamento grazie allo storytelling. Passata l’era della fisicità e dell’intelligenza (prima creavano valore i forti, poi quelli intelligenti), ora che gli algoritmi sono più intelligenti di noi (passami la provocazione) vi è un ritorno all’umani e alle emozioni. E quindi anche alle storie.

4) La comunicazione emozionale è fatta di immagini e pochissimo testo (o audio)

Il trend della comunicazione digitale degli ultimi anni è chiarissimo: meno testo, più immagini. In perfetto stile Instagram. A volte addirittura zero testo e solo video brevi: vedi TikTok. Insomma: meno ragionamento, più emozioni. Meno messaggi per la neocorteccia, più cibo per i pensieri veloci (per dirla con Kahneman). Il testo, sui vari social, scompare? Non ancora, ma si accorcia ulteriormente. Prendiamo, per esempio, il fenomeno “one word caption”.

Che cosa si intende per “one word caption”? È una parola (a volte una brevissima frase, spesso aforismi sbagliati: povero Oscar Wilde!) che solitamente si usa su Instagram o nello status di WhatsApp. Comunica in modo immediato, come una trigger word, uno stato d’animo, un messaggio, una suggestione.

Qui trovi una lista di oltre 400 “one word caption” in lingua inglese. Qualche esempio:

  • “Homecoming”
  • “Legend”
  • “Speechless”
  • “Daydreaming”

A volte le caption sono associate anche alle emoji:

Non basta contrarre il testo, occorre puntare prevalentemente sulle immagini. Del resto gli esperimenti di eye-tracking ci dimostrano che per ottenere lo “stop the scroll” sui social occorre puntare forte sulle immagini, non sulle parole. In questo grafico, preso da Viralbeat, si può notare anche il tipico F-pattern:

Per puntare sulle immagini  un’azienda o un professionista hanno due alternative: rivolgersi a un professionista oppure arrangiarsi con il “fai da te2. Io, spesso, me la la cavo con Canva.

Da quando ho scoperto Canva, anni fa, mi è cambiata la vita. Ho poca dimestichezza con la grafica digitale, quindi uno strumento che mi consente di creare banner per il blog, miniature per Youtube, post per i social, infografiche, presentazioni accattivanti per me è oro.  L’interesse per lo strumento, che è nato 8 anni fa e che nel frattempo è diventato un unicorno, è ancora in crescita:

 

Sono tante le piattaforme che consentono di scaricare grafiche gratuitamente. UnDraw è un portale che mette a disposizione illustrazioni e immagini vettoriali di alta qualità, ma soprattutto open source:

Ecco un’esempio di un’immagine da scaricare:

E il trend dell’audio? Nonostante il mezzo flop di Clubhouse, l’audio pare essere un trend davvero interessante:

Perché l’audio è un trend destinato a durare? Per tre motivi:

  • L’audio è versatile (posso ascoltare un podcast anche quando corro al parco o sono in coda in tangenziale): basti vedere il trend di crescita degli audiolibri
  • La diffusione degli smart speaker (Alexa, Google Home, ecc.) sta spingendo i contenuti audio
  • L’audio permette di creare contenuti più coinvolgenti. Un ricerca ha rivelato che l’audio digitale lo è più di radio e TV.

5) Marketing a tutti i costi?

Conosci la legge di Sturgeon?

«Il novanta percento di tutto è spazzatura»

Perché la cito? Perché uno dei trend che ho intercettato è il shitposting, una parola poco elegante:

Per shitposting si intende un contenuto brutto, inutile o irrilevante che ha lo scopo di far deragliare una conversazione o provocare gli altri. Esempi? Meme brutti, battute squallide, spam. Ecco un assaggio trash:

Roba da troll, insomma. In realtà non si tratta di un nuovo trend: per qualcuno shitposting era la parola digitale del 2017!

Si può fare shitposting, oltre che per provocare, anche per promuovere? Tradotto: esiste il shitposting marketing?

Tema delicato. Vale tutto pur di attirare l’attenzione? In un mondo caotico e assordante, vince chi grida di più? Possiamo fare un contenuto scadente, sbagliato per, machiavellicamente, ottenere l’obiettivo della visibilità? Faccio un esempio concreto. Qualche tempo fa mi imbatto su Facebook in questo volantino:

Sulle prime mi sono messo a ridere: com’è possibile che un grafico sia così ingenuo da fare un errore così macroscopico? Poi ho capito: se quella comunicazione non fosse diventata virale, non avrei mai scoperto quell’evento… La shitstorm funziona!

Questo è stato definito il “marketing dell’errore” (a volte dell’orrore). Ecco un esempio:

Come racconta Insidemarketing:

Questo visual della campagna di Real Time per San Valentino fece il giro del web indignando i puristi della grammatica. Solo più tardi si scoprì che non si trattava né di un refuso di un copy distratto, né di un apostrofo di troppo, ma che era invece una voluta scelta di genere: il programma lanciato, infatti, raccontava storie d’amore e vicende di coppia, anche di coppie omosessuali.

Lo stesso vale per dei “tone of voice” particolari e provocatori. È il caso Taffo, per esempio. Quanti funerali e bare vende di più grazie al black humor? Pare pochi. “A dirlo sono i dati dello Sprout social index 2017: un atteggiamento irriverente sui social attira l’attenzione dei consumatori, ma non è detto che questo condizioni positivamente le vendite“.

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