Viber, chiamate gratis anche dal computer

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Viber permette di inviare e ricevere messaggi e telefonate via Internet senza spendere un euro. Un’ottima alternativa a Whatsapp, che vanta 200 milioni di utenti nel mondo. Ora il servizio si evolve ulteriormente: permette, da qualche giorno, anche di chiamare e “messaggiare” utilizzando il computer.

 

Viber Desktop per PC e Mac

Il nuovo strumento di comunicazione, che promette di cambiare il nostro modo di chiamare e inviare  messaggini ad amici e colleghi, è un comune software che può essere scaricato gratuitamente da questa pagina Web per Windows (http://viber.com/#windows) e da quest’altra pagina per Mac (http://viber.com/#mac). Dopo averlo scaricato e installato, prima di poterlo utilizzare, però, occorre aggiornare anche la versione mobile dell’app: senza la 3.0, disponibile dal 7 maggio, il sistema non funziona. A quel punto la versione per computer si mette in comunicazione con quella mobile, condividendo dati e contatti. Il proprio identificativo è semplicemente il numero di cellulare, anche se l’app può accedere a Facebook per ricavare tutti i nostri dati. Per completare la procedura occorre inserire un codice inviato sullo smartphone.

Una volta installato il programma sul computer, possiamo usarlo come faremmo con l’app. Possiamo chiamare, se abbiamo installato un microfono, videochiamare, ma serve la Web-cam e la funzione è ancora in fase sperimentale, oppure semplicemente scrivere messaggini o inviare fotografie. I messaggi in entrata e in uscita sono mostrati contemporaneamente sul cellulare e sul PC.

Questo è il video del lancio dell’applicazione desktop di Viber:

Feedly: l’app che organizza il flusso delle news online

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L’annuncio della chiusura di Google Reader ha creato un po’ di panico tra le molte persone, soprattutto chi lavora con le fonti Web, che all’improvviso hanno dovuto cercarsi un’alternativa. Anche se c’è tempo fino al primo luglio, data prevista per il black-out del servizio di Google, molti si sono fiondati su quella che pare l’alternativa migliore: Feedly (http://www.feedly.com/).

L’app per iOS e Android

Feedly è disponibile gratuitamente per iOS, qui (https://itunes.apple.com/us/app/feedly/id396069556), e per Android, qui (https://play.google.com/store/apps/details?id=com.devhd.feedly). La app fa tutto quello che fa il plug-in per browser, con la comodità di poter sfogliare le notizie, reimpaginate a mo’ di magazine, facendo scorrere le dita sullo schermo. Un po’ come avviene con Flipboard.

Alla prima installazione Feedly va a pescare tutti i Feed RSS che avevamo salvato in Google Reader, tenendo la divisione per categorie: basta inserire le proprie credenziali di Google. L’applicazione funziona perfettamente sia su smartphone che su tablet, adattando l’impaginazione a ogni formato.

A breve anche per Windows Phone e BlackBerry

In un’intervista concessa al portale Neowin.net, Cyril Moutran, dirigente di Feedly, ha annunciato che, a breve, saranno disponibili le versioni per Windows Phone e BlackBerry dell’app, senza però specificare delle scadenze.

 

LibreOffice, il pacchetto office gratuito, sbarca su Android

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LibreOffice è certamente la migliore alternativa gratuita a Microsoft Office: le applicazioni del pacchetto permettono di gestire senza problemi documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e altro ancora. Ora la suite gratis per l’ufficio sbarca sui telefonini Android.

Solo una versione provvisoria

Al momento si tratta solo di una versione sperimentale, addirittura etichettata come “alpha”, che può essere scaricata da questo sito (http://dev-builds.libreoffice.org/daily/master/Android-ARM@24-Bytemark-Hosting/current/) in formato APK e installata manualmente sui telefoni. Questa versione, compatibile sia con smartphone che tablet, è ancora incompleta. Per questo sconsigliamo di installarla. Basta avere ancora un po’ di pazienza: evidentemente questi sono i prodromi dello sbarco ufficiale su Google Play.

Presentazioni controllate a distanza

Nel pacchetto di LibreOffice per Android è inclusa anche LibreOffice Impress Remote, scaricabile liberamente qui (https://play.google.com/store/apps/details?id=org.libreoffice.impressremote&hl=it). È un’app che permette il controllo a distanza di una presentazione, via Bluetooth o WiFi: in pratica possiamo far scorrere le slide che si trovano su un PC dal nostro telefonino o tablet.

Phoster, l’app per creare i volantini

L’app Phoster, disponibile a 1,79 euro a questo indirizzo dell’App Store, è uno strumento prezioso per chi deve creare volantini: utili, per esempio, per chi vuole pubblicizzare la propria attività autonoma, ma anche per studenti che vogliono offrirsi come baby sitter o per le ripetizioni.

Oltre ai volantini, Phoster permette di creare, come intuibile dal nome, anche i poster, o i biglietti di invito. In pratica fa quello che, un tempo, si faceva con il computer grazie a Microsoft Publisher.

È possibile sfruttare ben 197 modelli integrati, inserire e disporre con facilità testi e foto, anche catturate al volo con la fotocamera di smartphone e tablet, e aggiungere degli effetti speciali, come filtri e decorazioni.

Una volta creati poster, volantini e biglietti, possono essere spediti via email dove possiamo stamparli – la app è compatibile anche con AirPrint (http://support.apple.com/kb/HT4356?viewlocale=it_IT) – oppure condividerli sui più diffusi social network.

 

Il video

In questo filmato girato da FOXTappedin possiamo vedere come funziona Phoster su iPad:

Photo Measures, l’app per appuntare le misure delle stanze

Quante volte ci è capitato di dover tinteggiare una parete ma di non sapere quante latte di vernice comprare? La soluzione si chiama Photo Measures ed è opera di Big Blue Pixel. L’app, per iPhone, può essere scaricata a questo indirizzo dell’App Store. Disponibile solo in lingua inglese, costa 4,99 dollari, quindi circa 3,8 euro.

Le foto e le misure
Grazie a Photo Measures possiamo scattare la foto di una stanza, ma lo stesso vale per esempio anche per una barca o qualsiasi altra superficie da misurare. Possiamo giocare con lo zoom per inquadrare degli angoli particolari.
Grazie a Photo Measures possiamo tracciare delle linee sulle pareti, poi inserire i dati di base o altezza, ed eventuali angoli. Possiamo anche usare foto scattate in precedenza, e pescate dalla galleria del telefono. Alle foto possono essere aggiunte delle note, oppure possiamo dividerle per categoria. Le foto possono essere salvate in cloud grazie a Dropbox: in tal modo saranno poi disponibili online, sempre accessibili, soprattutto quando siamo nel negozio di fai da te. Possiamo anche condividerle con un tocco.

Il video
Il seguente filmato mostra il funzionamento dell’app Photo Measures:

Swype, la tastiera magica per Android

Nuance, azienda leader nel riconoscimento vocale, si è buttata anche nel mondo delle app Android e presenta Swype, una tastiera virtuale rivoluzionaria. L’app, che costa 79 centesimi su Google Play (https://play.google.com/store/apps/details?id=com.nuance.swype.dtc&hl=it), rappresenta in pratica una tastiera “quattro in uno”.

 

Quattro funzioni

Swype non è semplicemente un’alternativa alla tastiera Android. Svolge ben quattro funzioni diverse.

1. Impara dall’uso che facciamo della tastiera, da come e cosa scriviamo. In pratica ogni parola scritta con la tastiera, in qualsiasi ambito, viene aggiunta a un dizionario personalizzato, in modo che venga riconosciuta senza problemi al prossimo inserimento.

2. Permette di integrare scrittura e dettatura: ovviamente, tra le 55 lingua supportate, c’è anche l’italiano. Swype sfrutta il sistema di riconoscimento vocale di Dragon, prodotto di punta di Nuance.

3. Consente di applicare modifiche in modo rapido, flessibile e preciso.

4. Completa automaticamente le parole, grazie alla tecnologia Nuance XT9 (http://italy.nuance.com/azienda/prodotto/xt9/index.htm).

Anche la modalità di semplice inserimento del testo è innovativo: è infatti possibile scrivere le parole scorrendo le dita tra una lettera e l’altra.

 

Il video

Per mostrare Swype all’opera, Nuance ha realizzato questo filmato:

La nuova app iOS di Evernote consente l’uso dei promemoria

A pensarci bene era una cosa che proprio mancava, in Evernote: la possibilità di associare alle note dei promemoria, degli avvisi. Capitava infatti che, per esempio, appuntavamo delle note e le salvavamo in un taccuino e, all’ora in cui servivano, per esempio durante una riunione o al supermercato durante la spesa, ce ne scordavamo completamente. Ora, grazie alla nuova versione dell’app per iOS del più noto servizio di note in cloud computing, questo non accadrà più.

 

I promemoria in Evernote

La versione 5.3 di Evernote, in download gratuito qui (https://itunes.apple.com/it/app/evernote/id281796108?mt=8&affId=403275), supporta i cosiddetti “reminders”: i promemoria, appunto. In pratica possiamo associare alla nota un avviso che ci avvertirà, all’orario giusto, sia all’interno dell’app sia via email. I programmatori di Evernote hanno previsto anche un’altra possibilità: quella di portare le note con avviso in cima all’elenco, per metterle in evidenza.

 

Come si aggiunge un promemoria?

È possibile aggiungere un promemoria toccando l’icona a forma di sveglia che si trova nella parte superiore della nota, se stiamo usando Evernote via Web, oppure nella parte inferiore della nota se siamo su iPhone e iPad. Dopo aver impostato dato e ora, il titolo della nota apparirà nella sezione “Nuovo promemoria” nella parte superiore dell’elenco delle note. Quando l’attività è passata, bassa mettere un segno di spunta per eliminare la nota dalle cose da fare.

 

Il video

Questo filmato realizzato da Evernote spiega brevemente il funzionamento dei promemoria:

Copy, il nuovo servizio cloud con tanti Gb gratis

Ogni utente, partendo da 15 Gb, può guadagnare molto spazio facendo iscrivere gli amici


Copy (https://www.copy.com) è un servizio di cloud storage: consente di salvare i propri file sulla nuvola e, come Dropbox, di gestire anche una cartella sul computer che si sincronizza automaticamente con l’online.

Prodotto da Barracuda Networks, per entrare in un mercato quasi saturo, ha deciso di puntare tutto sulla quantità di spazio gratis a disposizione. Chi si inscrive al servizio, infatti, parte da una base di 15 Gb disponibili. Quantità facilmente aumentabile con un sistema di “referral” simile a quello di Dropbox ma molto più generoso: ogni amico che si iscriverà al servizio su nostra indicazione guadagnerà 5 Gb, e ne farà guadagnare altrettanti a noi. In tal modo nel giro di qualche giorno è facile disporre di una quarantina di Gb di spazio, anche se i responsabili del servizio affermano che, in media, ogni utente dispone di 60 Gb gratis. Ciò non toglie che per chi ha esigenze “professionali” sono previsti pacchetti per l’acquisto di spazio supplementare: si parla di canoni da 9,99 dollari al mese fino a 99 dollari al mese per 250 Gb.

Come ogni buon servizio di “cloud storage” che si rispetti, Copy permette anche di condividere i file caricati online ma soprattutto consente di accedere ai propri file anche in mobilità, grazie alle app gratuite per iOS (http://itunes.apple.com/us/app/copy-for-ios/id546789632?mt=8&uo=4) e Android (https://play.google.com/store/apps/details?id=com.copy).

YouTube, ecco l’Ultra HD

Uno dei problemi del 4K, i firmati in Ultra HD che sono quattro volte più definiti dell’HD, era fino a qualche tempo fa quello che non si trovavano i contenuti. I produttori di televisori, in testa Samsung e LG, continuavano a sfornare modelli con risoluzione 3840 per 2160 pixel o più, ma i clienti, poi, non sapevano come sfruttarli.

Ora però i contenuti cominciano ad arrivare. YouTube, per esempio, ha introdotto l’opzione che permette di scegliere la visualizzazione a 4K. In particolare si può scegliere la risoluzione di 4096 per 2160 o la già citata 3840 per 2160 pixel. In realtà la piattaforma video di Google supportava queste risoluzioni da qualche anno, fin dal 2010, ma fino a qualche tempo fa l’opzione 2160p non era selezionabile.

Si può ragionevolmente affermare che ormai l’UltraHD è maturo, visto che lo supportano non solo molti televisori e smartphone, ma anche le console PlayStation 4 e Xbox One, la action camera Go Pro o la macchina fotografica Canon 4K EOS-1D C.

 

I migliori 5 video in 4K da vedere su YouTube

Un’avvertenza: per godere dei video alla massima qualità occorre aprire, in YouTube, il menu delle impostazioni, poi quello della qualità delle immagini, infine selezionare “2160p”.

videoYouTubefullHD

1 Wildlife in Ultra HD

Spesso le immagini della natura sono sbalorditive…

http://youtu.be/xDMP3i36naA

 

2 Sundance in 4K

Ancora natura, ma in chiave “raggio di sole”.

http://youtu.be/4pSzhZ76GdM

 

3 Italy in 4K

Se il nostro si chiama “bel paese”, un motivo ci sarà…

http://youtu.be/eUnLEXXK7g4

 

4 “Go Beyond”

Non poteva mancare un bell’esempio di “timelapse” (la tecnica che permette di creare un video unendo una serie di scatti fotografici in sequenza).

http://youtu.be/suWsd372pQE

 

5 Hubble Space Telescope

Alcune meravigliose immagini dello spazio. Direttamente dalla Nasa.

http://youtu.be/WRtn5o02erk

Le peggiori password del 2013

password

Sulle pagine di Computer Idea abbiamo sottolineato più e più volte quanto sia importante scegliere una password sicura, sufficientemente lunga e complessa, ricca di numeri e caratteri speciali. Sicuramente non banale. Eppure ci sono tantissimi utenti che continuano a usare password scontatissime, come il proprio nome, la data di nascita o, peggio, parole diffusissime.
Spinback, azienda che si occupa di sicurezza, ha stilato la classifica delle 30 peggiori parele d’ordine dell’anno appena concluso. Ecco le prime 10:

1. 123456

2. 123456789

3. password

4. Nomi dei propri animali

5. 12345678

6. qwerty

7. 1234567

8. 111111

9. Luogo di nascita

10. 123123 .

Davvero poca fantasia. Per l’elenco completo potete consultare il blog di Spinback: http://blog.spinbackup.com.