Internet delle Cose: 10 esempi incredibili (ma veri)

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Grazie all’“Internet delle cose”, forno e frigo potranno comunicare tra loro. Per sparlare della lavatrice.

Chiamata IoT, Internet of Things, Internet delle Cose o come ti pare, la notizia è che tu, essere umano connesso alla Rete, sarai in minoranza. La gran parte degli oggetti che ci circonda, o che ci stanno addosso, saranno collegati a Internet e tra loro. D’accordo, un vecchio white paper di Cisco aveva toppato: diceva che 50 miliardi di oggetti più o meno intelligenti sarebbero stati connessi già dal 2015. Eppure il trend è chiaro, e lo racconta benissimo un bel libro che ho letto di recente: “Come usare al meglio l’Internet della Cose” (Tecniche Nuove), scritto da Martina Casani – esperta di marketing B2B, cloud, sharing economy e ovviamente IoT – e Marcello Majonchi – esperto IoT di Microsoft.
Il libro è ben scritto, approfondito ma soprattutto riporta un sacco di esempi interessanti. Ne ho scelti 10, per dimostrare che, numeri a parte, l’IoT è già una realtà consolidata.

1. La coda delle mucche è IoT

Moocall è un gadget irlandese che avvisa gli allevatori quando le mucche iniziano il travaglio. Si aggancia alla coda della mucca.

2. La macchina del caffè connessa

Grazie alla piattaforma Plat.One di Abo.Data e alla Cloud Azure di Microsoft si è sviluppata una soluzione che permette di monitorare le macchine del caffè a uso professionale con una serie di vantaggi sotto il profilo della qualità, della manutenzione predittiva e dell’accesso a nuove informazioni di marketing. A questo proposito, è possibile monitorare, a livello mondiale e in tempo reale, il consumo di determinati prodotti in determinate aree geografiche o in determinati orari.

3. Il copri-materasso intelligente

Prodotto di una start-up italiana, Eight è il coprimaterasso “intelligente” che analizza i dati del nostro sonno (temperatura, frequenza respiratoria, battito cardiaco…) e ci rimanda via app i consigli su come dormire meglio.

4. La valigia connessa

Bluesmart è la prima valigia intelligente del mondo: si pesa da sola, conosce la propria posizione, ricarica smartphone e tablet e si sblocca con un’app.

5. Il caschetto che previene gli incidenti sul lavoro

Nel settore ingegneristico, l’azienda O’Rourke ha adottato caschetti intelligenti che controllano la temperatora e la frequenza cardiaca dei portatori così come la temperatura e esterna e l’umidità.

6. Il sofà intelligente

Lift-Bit è un sistema di arredo modulare e riconfigurabile con il movimento delle mani e via app. Sfrutta Internet delle cose per consentire agli sgabelli esagonali imbottiti, che si alzano e si abbassano a comando digitale, di assumere varie forme. Lift-Bit può avere la funzione di poltrona, sedia, divano, chaise longue o letto.

7. Il lampione smart

La startup rumena Flashnet ha sviluppato un sistema che permette di gestire in modo più efficiente l’illuminazione pubblica. Attraverso un modulo connesso a una rete wireless e montato su un lampione, per esempio, il sistema permette di accendere e spegnere la luce o regolarne l’intensità da remoto. Il dispositivo può anche memorizzare una pianificazione automatizzata per l’illuminazione, in modo che non ci siano malfunzionamenti se si interrompe il collegamento wireless.

8. Giacche da sci interattive

Sui capi DKB vi è un sensore che garantisce l’autenticità e dà ai consumatori, tramite app, anche le istruzioni per l’uso e la manutenzione. Tutto questo consente anche di aprire un canale di comunicazione e marketing diretto.

9. Smart wine

Wenda è un dispositivo elettronico che può essere inserito sia sul collo della bottiglia di vino per un monitoraggio uno-a-uno, che posizionato all’interno del pallet, così da controllare una spedizione intera. Ma soprattutto il dispositivo comunica le caratteristiche del vino.

10. Maiali col tag

L’Azienda Agricola Ca’ Lumaco è specializzata nell’allevamento dei suini che vivono allo stato brado, nel bosco, in uno spazio di circa 18 ettari, cibandosi di ghiande e castagne e altri prodotti provenienti da agricolture biologiche. La soluzione tecnologica adottata consente di tracciare i suini all’interno dell’azienda grazie a un tag RFID auricolare, dove è memorizzato un codice che identifica univocamente l’animale. Dall’altro, grazie a un sistema di videocamere installate in sala parto, il sistema si integra a un sistema di videosorveglianza che consente un controllo da remoto dei capi nei vari box. Su un display sinottico l’operatore può verificare in tempo reale la situazione dei capi nel macello, le presenze in sala parto e le altre immagini provenienti dalle videocamere, con un notevole risparmio di tempo e un significativo aumento dell’efficienza generale.

Nel libro di Casani e Majonchi, M&Ms, trovi moltissimi altri esempi, insieme ad analisi, studi, scenario attuale e future o ogni altra implicazione dell’IoT. Puoi acquistare il libro su Amazon:

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