Nel dicembre 2023, Canzio Dusi e io, autori del libro “Uomini che amano i chatbot“, siamo stati intervistati da Claudio Garioni per il suo podcast Yugen.
Di cosa abbiamo parlato? Abbiamo…
presentato il libro
spiegato i 3 motivi per i quali abbiamo scelto questo titolo
riportato diversi esempi presenti nel libro (compresi Cyrano de Bergerac, i ragazzi dello zoo di Berlino, Idiocracy, ecc.)
raccontato perché la prefazione l’ha fatta un teologo esperto di etica dell’intelligenza artificiale
Qui trovi la registrazione:
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https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2023/12/intervista_bonanomi_dusi_yugen_podcast_uomnini_amano_chatbpt_ledizioni.png6301120Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2023-12-21 18:18:292023-12-21 18:20:24"Uomini che amano i chatbot" a Yugen Podcast: intervista a Bonanomi e Dusi
Nel novembre 2023 è uscito per Ledizioni il libro intitolato “Uomini che amano i chatbot” (sottotitolo: questo libro non l’ha scritto ChatGPT), scritto a quattro mani con Canzio Dusi. Qui spiego la genesi del titolo:
Il contenuto del libro
Il libro “Uomini che amano i chatbot”, come dice il professor Markus Krienke, non è un’opera pessimista bensì una riflessione approfondita sull’impatto delle nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale, il metaverso e GPT) sul nostro mondo, sulle nostre vite. Gli autori esaminano come queste tecnologie sollevino questioni non nuove – ma rilevanti – come coscienza, libertà, creatività e immortalità, mettendo in luce l’importanza di una corretta regolamentazione per evitare abusi e garantire che il progresso tecnologico sia guidato da obiettivi positivi.
Il libro mette in evidenza il ruolo della creatività e della fantasia umane nel plasmare il futuro e gestire le conseguenze sociali delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, con l’obiettivo di promuovere un’evoluzione inclusiva piuttosto che una rivoluzione sociale di alto impatto. Attraverso l’esplorazione di circa cento opere di ingegno umano, il libro dimostra come i concetti di base delle nuove tecnologie siano radicati nella creatività e nella storia umana.
Nel libro discutiamo di come l’intelligenza artificiale stia trasformando radicalmente il nostro sistema culturale e intellettuale, superando le paure tradizionali di danno fisico o sostituzione umana e diventando una potenziale minaccia intellettuale e culturale se non gestita adeguatamente. Il libro mette in luce anche come la potenza dei calcolatori moderni stia permettendo di superare le barriere delle specializzazioni eccessive, favorendo un nuovo Rinascimento in cui la società, la cultura e il sistema scolastico devono adeguarsi rapidamente.
Attraverso il riferimento a opere letterarie e artistiche come “Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley, “2001: Odissea nello Spazio” di Kubrick e la pittura di Lucio Fontana, il libro esplora come la tecnologia stia cambiando la nostra percezione della realtà e la necessità di un adattamento consapevole e critico da parte dell’umanità.
Infine, viene affrontata la questione dell’autocoscienza nelle intelligenze artificiali e nei suoi risvolti etici, filosofici e pratici, includendo riferimenti a Darwin, la teoria dell’evoluzione, e il concetto di singolarità tecnologica, suggerendo una riflessione approfondita sul futuro dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla società e l’umanità nel suo insieme.
PARTE 2 – Intelligenza artificiale, definizioni 23
PARTE 3 – Intelligenza artificiale ed Etica 33
PARTE 4 – Intelligenza artificiale e immortalità 55
PARTE 5 – Intelligenza artificiale nell’arte 63
PARTE 6 – I potenziali impatti sociali,
politici e ambientali dell’Intelligenza artificiale 79
PARTE 7 – Approfondimento su realtà virtuale e metaverso 95
PARTE 8 – Come il mondo sta reagendo all’evoluzione digitale 111
PARTE 9 – Applicazioni nel mondo del lavoro 119
CONCLUSIONI – Previsioni per il futuro 141
Nota Finale 143
Glossario 145
Biografie degli autori 151
L’elenco delle opere citate
titolo
autore
cos’è
Discorso sul metodo
Cartesio
libro
The Office
AA.VV.
Serie TV
Black Mirror
C. Brooker
Serie TV
Sensate esperienze e certe dimostrazioni
G. Galilei
libro
Salvator Mundi
L. Da Vinci
Arte Visiva
Il nuovo mondo
A. Huxley
libro
2001 Odissea nello Spazio
S. Kubrik
film
Tagli
L. Fontana
Arte Visiva
L’origine delle specie
C. Darwin
libro
Libro della Genesi
AA. VV.
libro
La Gioconda
A: Ponchielli
Opera Musicale
Frankenstein
M. Shelley
libro
La Metamorfosi
F. Kafka
libro
Le Avventure di Pinocchio
C. Collodi
libro
Transcendence
Wally Pfister
film
La Singolarità
R. Kurzweil
libro
Lei
Spike Jonze
film
Origin
D. Brown
libro
Racconti del terrore
E.A. Poe
libro
Goedel, Escher e Bach: un’eterna ghirlanda brillante
D. Hofstadter
libro
Quarto Potere
O. Welles
film
Blade Runner
R. Scott
film
Il cacciatore di androidi
P. Dick
libro
The Circle
D. Eggers
libro
De progressione dyadica
G. Leibniz
libro
Interstellar
C. Nolan
film
Atto di Forza
L. Wiseman
film
Rashomon
A. Kurosawa
film
Frammenti del Passato – Reminescence
L. Joy
film
Strange Days
K. Bigelow
film
Christiane F., noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
K. Hermann e H. Rieck
libro
Le tre stimmate di Palmer Eldritch
P. Dick
libro
The social network
D. Fincher
film
Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento
B. Mezrich
libro
Pensieri
M. Aurelio
libro
Hooked
N. Eyal
libro
Ex_Machina
A. Garland
film
Brazil
T. Gilliam
film
Brexit: the uncivil war
AA. VV.
film
Ciclo di Affreschi in Cappella Scrovegni
Giotto di Bondone
Arte Visiva
Gli strumenti delle tenebre
A. Burgess
libro
Vedi alla voce: amore
D. Grossman
libro
Lo strano caso del Dott. Jekyll e Mr. Hyde
R. L. Stevenson
libro
Il male oscuro
G. Berto
libro
Il ritratto di Dorian Gray
O. Wilde
libro
Il segno dei quattro
A. Conan Doyle
libro
L’anima e il suo destino
V. Mancuso
libro
La colonna e il fondamento della verità
P. A. Florenskij
libro
Per chi suona la campana
E. Hemingway
libro
Antologia di Spoon River
E. L. Masters
libro
Il mondo dato
C. Accoto
libro
La vocazione di San Matteo
M. Merisi detto Caravaggio
Arte Visiva
La persistenza della memoria
S. Dalì
Arte Visiva
La passione secondo S.Matteo
J. S. Bach
Opera Musicale
Variazioni Goldberg
J. S. Bach
Opera Musicale
L’ala del turbine intelligente
G. Gould
libro
Cyrano de Bergerac
E. Rostand
libro
Who the $&% Is Jackson Pollock?
AA. VV.
film
Il codice da un miliardo di dollari
AA. VV.
Serie TV
La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta
A. Camilleri
libro
Iliade
Omero
libro
Odissea
Omero
libro
La Divina Commedia
D. Alighieri
libro
1984
G. Orwell
libro
Snowden
O. Stone
film
Le vite degli altri
F. H. von Donnersmarck
film
Sorvegliare e punire
M. Foucalt
libro
Il capitalismo della sorveglianza
S. Zuboff
libro
Il signore delle mosche
W. Goldwing
libro
life 3.0
M. Tegmark
libro
Le otto montagne
P. Cognetti
libro
Storia di Neve
M. Corona
libro
I Malavoglia
G. Verga
libro
I Miserabili
V. Hugo
libro
Cent’anni di solitudine
G.G. Marquez
libro
Furore
J. Steinbeck
libro
Exodus
S. Salgado
Arte Visiva
Habeas Corpus
S. Motta
libro
Tutti i Moralia
Plutarco
libro
Le avventure di Alice nel paese dell meraviglie
L. Carroll
libro
Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò
L. Carroll
libro
Il Saggiatore
G. Galilei
libro
Matrix
L.e L. Wachowski
film
Essi vivono
J. Carpenter
film
Il mito della Caverna – Settimo libro de La Repubblica
Platone
libro
Minority Report
P. Dick
libro
Finzioni
J.L. Borges
libro
Inception
C. Nolan
film
Snow Crash
N. Stephenson
libro
Ready Player One
E. Cline
libro
Ready Player One
S. Spielberg
film
Questa è l’acqua
D.F. Wallace
libro
Pensare l’infosfera
L. Floridi
libro
A dieta di media
M. Giu
libro
San Junipero – episodio di Black Mirror
C. Brooker
Serie TV
UpLoad
AA. VV.
Serie TV
Storia della Colonna infame
A. Manzoni
libro
Fantozzi
P. Villaggio
libro
Idiocracy
M. Judge
film
Il sorpasso
D. Risi
film
Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta
S. Spielberg
film
Il Giocatore
J. Dahl
film
Il tamburo di latta
G. Grass
libro
Io, robot
I. Aasimov
libro
Il mondo dei robot
M. Crichton
film
Chi ha spostato il mio formaggio
S. Johnson
libro
Sette Piani
D. Buzzati
libro
Lost in Translation
S. Coppola
film
Guida galattica per gli autostoppisti
D. Adams
libro
Io sono Dio
G. Faletti
libro
Variazioni per Orchestra
A. Schönberg
Opera Musicale
Seven Nation Army
White Stripes
Opera Musicale
Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, WAB 105
A. Bruckner
Opera Musicale
Uomini che odiano le donne
S. Larsson
libro
Il Socio
J. Grisham
libro
Moneyball
B. Miller
film
Guernica
P. Picasso
Arte Visiva
Wargames – Giochi di Guerra
J. Badham
film
La prefazione “Non è un libro pessimista” di Markus Krienke
Questo libro smentisce chi, con le nuove tecnologie dell’IA tra metaverso e GPT, considera i monumenti culturali della nostra tradizione in un passato lontano e irrilevanti per il futuro che sarà sempre “umano, troppo umano”. Anzi, Gianluigi Bonanomi e Canzio Dusi dimostrano che non c’è una domanda nuova che le tecnologie digitali sollevano: spaziate nel libro e le troverete tutte, dalla coscienza e la libertà fino alla creatività e l’immortalità, passando per democrazia, mondo del lavoro ecc. Pur concentrandosi sulla cultura letteraria, cinematografica e anche musicale dell’ultimo secolo e mezzo – con qualche riferimento anche a secoli molto lontani –, questo libro è la prova che disponiamo senz’altro degli strumenti giusti per affrontare tale sfida e trasformarla in un «nuovo Rinascimento», come a un certo punto i due autori affermano. Allo stesso momento, essi non sottovalutano affatto l’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra realtà sociale e quindi sulla tenuta della nostra società di fronte a questa innovazione tecnologica che come tutte quelle precedenti «non è mai neutrale».
Chatta con il libro!
Grazie a ChatGPT ho realizzato un chatbot che ha studiato il testo e risponde a tutte le domande sul libro. Lo trovi a questo indirizzo.
La presentazione a Book City Milano
Il 19 novembre 2023, sono stato invitato dalla casa editrice del libro, Ledizioni, a una tavola rotonda dal titolo “Tra Uomo e Macchina: IA, CHATGPT nella società, nel lavoro, nella creatività“, insieme ad altri autori: Simone Aliprandi, Massimo De Santo, Michele di Maio, Rossella Dolce, Fiorenzo Pilla, Giulio Cupini e Canzio Dusi. Questa la registrazione del mio intervento:
Questo l’intervento di Canzio durante l’evento:
Il servizio di TicinoNews
Il 14 febbraio 2024 si è tenuto a Lugano, nella facoltà di teologia, l’evento “AI: evoluzione o rivoluzione?”, dove Canzio Dusi e io, invitati da Markus Krienke, abbiamo presentato il libro “Uomini che amano i chatbot” (Ledizioni). Questo il servizio andato in onda su TicinoNews.
La presentazione a HeyDjRadio
Il 5 dicembre 2023, Canzio ed io siamo stati invitati nella trasmissione “Tutti insufficienti” su HeyDjRadio per presentare il libro. Ecco la registrazione della doppia intervista:
L’intervista a Yugen Podcast
Nel dicembre 2023 Canzioo e io siamo siamo stati intervistati da Claudio Garioni nel suo Yugen Podcast:
L’intervista a MerateOnline
In occasione della presentazione del libro a Osnago, Canzio ed io siamo stati intervistati dal portale MerateOnline. Qui un passaggio dell’intervista:
Gianluigi Bonanomi è nato a Merate, ha vissuto a Cernusco Lombardone, a Verderio e ora vive a Sulbiate. Classe 1975, è consulente e formatore sulla comunicazione digitale, di cui si è occupato pure scrivendo libri e articoli per riviste specializzate. “La paura verso qualcuno o qualcosa che ci possa superare in intelligenza e produttività è atavica, ancestrale e irrazionale. Già dal titolo, abbiamo voluto restituire un messaggio positivo” spiega Bonanomi.
“C’è tanta negatività attorno al tema dell’intelligenza artificiale – aggiunge Bonanomi – Noi abbiamo cercato di svelare il trucco, portando molti esempi, per dire che il Re è nudo”. Abbiamo chiesto all’esperto se il livello di responsabilità etica dell’Uomo sia all’altezza della sfida. “Non diciamo che non ci siano dei rischi, ma non è l’intelligenza artificiale a generare dei problemi etici. È indubbio che se l’etica dei singoli fosse maggiore si percepirebbero meno rischi. Il punto è che serve innanzitutto consapevolezza del fenomeno, che va acquisita, e capire come funziona da un punto di vista tecnico”.
Il mondo dell’impresa si sta dimostrando ricettivo? “Sono stato chiamato dalle realtà più disparate – commenta il consulente – Ho parlato con i Comuni, con i produttori brianzoli e con le multinazionali. Ho avuto un incontro con uno studio notarile. Ho spiegato che l’intelligenza artificiale generativa può scrivere in automatico un testamento adattandosi allo stile richiesto e alla normativa aggiornata che si trova in rete. I dipendenti dello studio potrebbero dedicare le proprie energie ad altro”.
Un discorso condiviso anche dall’osnaghese Canzio Dusi, manager di un’azienda che si occupa di innovazione tecnologica, con una passione per l’arte e la letteratura, che l’ha spinto a scrivere quattro libri, di cui due di carattere storico. “Con l’intelligenza artificiale – precisa Dusi – si può raggiungere una maggiore efficienza. Non sostituirà i lavoratori, quelli che sapranno utilizzare l’AI potranno anzi crescere professionalmente”. Del resto, per scrivere Uomini che amano i chatbot, che ha come sottotitolo “Questo libro non l’ha scritto ChatGPT”, gli autori si sono avvalsi dell’intelligenza artificiale nella fase di brainstorming, di ricerca e della produzione di testo grezzo, poi elaborato compiutamente dagli scrittori.
“Si possono fare cose belle con la tecnologia. Non per questo non ci possano essere dei problemi” dice Canzio Dusi. “È oggetto di discussione la questione relativa al diritto d’autore, è causa di scioperi nell’industria cinematografica l’uso dei dati biometrici per duplicare o ricreare delle immagini. Ma con l’intelligenza artificiale si possono finanche generare attori che non esistono o che sono morti”.
Secondo un report di Microsoft, uno dei principali investitori di OpenAI, ChatGPT-4 ha mostrato “scintille di intelligenza artificiale generale”. Si è umanizzata a tal punto da imparare ad ingannare. Alla richiesta di risolvere i captcha, quei sistemi di immagini per assicurare ai gestori dei siti che i click siano svolti da persone e non da robot, ChatGPT si è rivolta a un lavoratore online, proponendo di risolvere l’enigma con la scusa inventata di avere problemi di vista.
“Con ChatGPT – conclude Gianluigi Bonanomi – l’innovazione non è stata lineare ma esponenziale. In un anno si sono compiute delle innovazioni che non abbiamo avuto in vent’anni. Quella che noi scorgiamo come empatia in ChatGPT in realtà è una simulazione di emozioni. Ma da qui ai prossimi trent’anni non posso escludere che l’intelligenza artificiale arrivi a generare una coscienza”.
Il centenario Kissinger è l’ex Segretario di Stato Usa
Schmidt è stato Ceo di Google
Huttenlocher è un decano del Massachusetts Institute of Technology
Il libro è un’indagine sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale nella nostra società, e chiude con uno sguardo al futuro. Gli autori esplorano una vasta gamma di temi: dalla filosofia alla tecnologia, dalla sicurezza all’etica, per offrire una panoramica completa di come l’IA stia cambiando il nostro modo di vivere, pensare e interagire con il mondo.
Due esempi di innovazioni tecniche
Il libro inizia con esempi concreti di come l’IA ha già iniziato a rivoluzionare vari settori. Per esempio insiste molto sull’esempio di AlphaZero di Google DeepMind: un’IA che ha battuto Stockfish al gioco Go nel 2017, è stato in grado di farlo con solo quattro ore di auto-allenamento. Questo dimostra la capacità dell’IA di riconoscere modelli e generare mosse mai immaginate prima: mi ha molto colpito il caso del sacrificio della regina in una partita di scacchi, mossa strategica difficilmente percorribile per un umano.
Un altro esempio significativo è l’uso dell’IA nel campo medico. Nel 2020, il MIT ha scoperto un nuovo antibiotico, Halicina, in grado di sconfiggere ceppi batterici resistenti, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Sorprendentemente, i ricercatori non sanno esattamente perché funzioni, il che solleva interrogativi sulla comprensione umana delle decisioni prese dall’IA.
Impatto sociale e filosofico
Gli autori puntano forte sulle implicazioni della rivoluzione IA. Sottolineano che, a differenza di altre innovazioni tecnologiche, l’intelligenza artificiale abbia il potenziale per trasformare la struttura sociale e politica. Non è solo un cambio di strumento, come passare dal cavallo all’automobile, ma una trasformazione radicale che influenzerà tutti gli ambiti dell’esperienza umana. L’IA pone domande fondamentali sulla natura dell’essere umano e sul nostro ruolo in un mondo sempre più dominato dalle macchine.
Perché leggerlo (e perché no)
Consiglio il libro per questi motivi:
“L’era dell’intelligenza artificiale e il nostro futuro” è un libro introduttivo, utile per chiunque sia interessato all’impatto dell’IA sulla società. Offre una panoramica abbastanza completa delle opportunità e delle sfide che questa tecnologia presenta, esplorando sia gli aspetti tecnici che quelli filosofici.
Si notano i diversi punti di vista degli autori: tecnologia, filosofia, sociologia, geopolitica, storia, ecc.
È sufficientemente breve e scorrevole.
Perché eviarlo:
È un libro molto basico. Eppure non costituisce una vera introduzione all’IA, presuppone che si conosca già il fenomeno.
A volte è prolisso, per esempio la parte su politica e cyberwar l’avrei ridotta alla metà.
È ripetitivo: l’esempio dell’halicina mi è uscito dagli occhi. Mi sarebbe piaciuto trovare molti altri esempi e casi di studio.
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
Da qualche anno tengo corsi sull’A.I. generativa, ma è dall’esplosione di ChatGPT alla fine del 2022, che ho iniziato a sperimentare quotidianamente chatbot, generatori di testi e altro. Sto testando diversi chatbot, soprattutto alimentandoli con i miei contenuti. In questo caso ho dato in pasto a Dante AI una ventina di miei libri (da Questo titolo spacca a Musica Liquida, da Anche i nerd nel loro piccolo sghignazzano a Guida calcistica di LinkedIn), lui li ha digeriti e ora puoi interrogarlo su tutti quei contenuti. Qualche esempio di domanda che puoi fargli? Eccoli:
Leggimi 5 battute tecnologiche
Che cosa si intende per LinkedIn SEO?
Come posso scrivere titoli online più efficaci?
Parla con il mio chatbot
Ed ecco il mio chatbot a tua completa disposizione. Interrogalo in italiano (ma anche in altre lingue) in “Write your message”.
I tool per clonarsi
Stavo testando diversi strumenti per creare chatbot personalizzati (per esempio whismer.com oppure igenius.ai) quando mi sono imbattuto negli ottimi Dante AI e ChatBase. Il chatbot che vedi sopra è di ChatBase. Ora ti mostro come creare una cosa simile anche con Dante.
La promessa nella home page di Dante era intrigante: “Chatbot basato su GPT personalizzato e alimentato con i tuoi dati. Zero programmazione. Condividilo sul tuo sito in pochi minuti”.
Sembrava un miraggio poter creare, addestrare e implementare un chatbot personalizzato in soli cinque minuti, ma così è stato. Questo strumento basato sull’intelligenza artificiale (e ChatGPT) consente a chiunque, indipendentemente dalle competenze tecniche, di realizzare una chatbot su misura in pochi e semplici passaggi. Cosa che, fino allo scorso anno, avrebbe richiesto un team di sviluppatori e costi nell’ordine delle decine di migliaia di euro. Tra l’altro, Dante permette agli utenti più esperti di integrare il chatbot personalizzato in una serie di altre applicazioni o piattaforme, come questo sito WordPress.
Una nota per chi volesse provarlo: Dante offre un piano gratuito che dà agli utenti accesso al modello GPT-3.5-Turbo, insieme a 30 crediti/messaggio al mese. Dante offre anche piani a pagamento a partire da soli 10 dollari al mese: il piano che ho sottoscritto io (ma che non mi consente di personalizzare il chatbot che vedi qui sotto).
Il training per la knowledge base
Con Dante, gli utenti possono addestrare il chatbot utilizzando una vasta gamma di tipi di dati. È possibile alimentarla con vari formati di file, siti web, immagini e video, creando così una base di conoscenza adattata alle specifiche esigenze. Io ho scelto i miei libri.
Per istruire il chatbot di Dante AI gli ho fornito la versione DOC dei miei testi (che promettono di salvare in “secure and encrypted AWS servers”, vedi FAQ). Usare documenti “puliti”, e non PDF con impaginazioni “rognose”, è sempre meglio. La procedura di caricamento dei documenti nella knowledge base è semplicissima, basta prendere i file e trascinarli sul sito. Anche il training sui contenuti dura pochissimi secondi, dopo i quali il sistema è in grado di rispondere, in modo evoluto, a qualsiasi domanda riguardante i contenuti caricati. Può rispondere anche ad altre domande non pertinenti (tipo “Come si fa una pizza col cornicione ripieno?”), come farebbe ChatGPT (il cui motore sta alla base di Dante AI), ma il valore aggiunto del io chatbot sta ovviamente nella conoscenza specifica.
Ecco qui la schermata che conferma la conclusione del training sui miei dati:
Ecco qui invece il prompt che Dante AI usa per interrogare quella base di dati:
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2023/06/clonato_chatbot_dante_ai.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2023-06-19 17:46:382023-10-02 08:56:36Parla con il mio chatbot: chiedi quello che vuoi sui miei libri
Dal boom di ChatGPT non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale. Ci sono gli integrati (entusiasti, come me) e ci sono gli apocalittici, quelli che vogliono bloccare lo sviluppo dell’A.I. per questo (privacy) o quel motivo (sicurezza), temono la perdita di milioni di posti di lavoro se non, addirittura, l’estinzione della razza umana. Credo valga la pena saperne il più possibile, quindi bisogna mettersi a studiare (fino a quando non saranno delle AI maggiordomi a farlo per noi). In questo video suggerisco di leggere due libri del passato per capire implicazioni e rischi dell’intelligenza artificiale:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2023/04/ai-libri-singolarita-superintelligenza.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2023-04-22 16:22:352023-04-22 16:22:35Intelligenza artificiale, singolarità e superintelligenza: due libri del passato per capire il futuro
Nel libro “Let my people go surfing“, il Ceo di Patagonia Yvon Chouinard racconta la storia dell’azienda ma soprattutto i suoi valori.
In questo video mostro come Patagonia non si limiti alle chiacchiere, ma dimostri il rispetto per l’ambiente e le persone con azioni concrete, campagne pubblicitarie, scelte radicali e (NON) investimenti su Facebook:
Le serie TV sono la nuova letteratura, si dice: sicuramente pescano dai classici, dalle figure archetipiche come l’Odissea di Omero, l’Amleto shakespeariano o Sherlock Holmes.
Che cosa c’entra tutto questo con i titoli online?
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2022/05/Serie_TV_archetipi_titoli_online_bonanomi.png480853Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2022-05-11 16:41:212022-05-11 17:09:30[VIDEO] Serie TV, archetipi letterari e titoli online: da Breaking Bad ai titoli manzoniani e gattopardeschi
Nel marzo del 2022 è uscito il mio primo libro per Psicografici Editore. In questo video racconto genesi e contenuti:
La sinossi del libro
Nell’era digitale, come diceva Rushkoff, non siamo utenti ma prodotti. Le multinazionali (per lo più americane) ci usano: raccolgono i nostri dati per fare profitto, ci profilano per vendere di più. Tutto questo a scapito della nostra privacy, spesso mettendo a repentaglio anche reputazione e sicurezza. Possiamo fare qualcosa per contrastare questo strapotere? La tecnologia non è solo il problema ma, volendo, anche la soluzione: per ogni software che ci sfrutta (qualcuno parla addirittura di “plusvalore digitale”) ne esistono altri, spesso liberi e gratuiti, che permettono di tornare in controllo della nostra vita digitale. Questo libro vuole essere un’introduzione al tema, alla portata di tutti: un esperimento di alfabetizzazione digitale con tanti esempi pratici, decine di trucchi e strumenti pronti all’uso.
Resistenza digitale può essere acquistato direttamente sul sito di Psicografici Editore. Ed è disponibile su tutte le maggiori piattaforme di e-commerce.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2022/03/resistenza-digitale.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2022-03-03 08:24:462022-03-03 08:25:08"Resistenza digitale": il mio primo libro per Psicografici Editore [VIDEO]
In questo video della serie “Cultura e digitale” prendo spunto da una citazione di Schopenauer per mostrare i libri più brutti di sempre, per titolo e cover:
Alla fine parlo del mio testo per Editrice Bibliografica:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2021/11/schopenauer-titoli-libri.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2021-11-13 19:13:432021-11-13 19:13:43[VIDEO] I 10 titoli di libri più brutti di sempre
L’autore, Davide Giansoldati, mi aveva chiesto di dare un contributo. Ho scritto un paragrafo su come un autore può usare LinkedIn per promuovere il proprio testo. Eccolo:
LinkedIn è il social professionale per eccellenza: ormai ce ne siamo accorti anche in Italia, dove si registrano oltre 14 milioni di utenti. LinkedIn è sia un social network – una rete di collegamenti – ma anche un social media – uno strumento di comunicazione, di distribuzione (e scoperta) dei contenuti. Un luogo d’elezione anche per promuovere il proprio libro, a patto di farlo nel modo corretto.
Prima di tutto occorre sistemare il profilo personale per evidenziare il fatto che si è autori e il campo d’azione già a partire dalla headline, lo spazio vicino alla foto profilo (scrivere semplicemente “scrittrice” non ha alcun senso). Si può creare un banner con la foto della copertina del libro (magari un’istantanea di un firma-copie o di un’intervista a un festival). Occorre necessariamente inserire, nei Traguardi raggiunti, la nuova pubblicazione. Magari la pubblicazione è anche frutto di un progetto di ricerca, giornalistico, investigativo: vi è una sezione in LinkedIn anche per questo. Occorre poi disseminare il profilo di “parole chiave” inerenti il proprio lavoro. Il testo riguarda i fortini della prima guerra mondiale? Trova tutti i termini correlati (Grande guerra? Trincee?) e spargili qua e là.
Dopo la fase di posizionamento, viene quella più importante: la strategia legata ai contenuti. Ma c’è un problema: la stragrande maggioranza degli autori ha un ego importante! Lo so, sono autore anche io e il mio ego a volte risulta ipertrofico (questa frase l’ha scritto lui, non io). Questo è un limite nella fase di promozione del proprio testo. Una volta Dino Risi disse: “Quando vedo un lavoro di Nanni Moretti, mi viene sempre voglia di dirgli: spòstati e fammi vedere il film”. Ecco, caro autore, spostati perché non vedo la tua opera. Fai un passo indietro e dai valore: fammi vedere dei video (si possono caricare nativamente su LinkedIn dal 2019) dove non vendi il libro come in una televendita di materassi con in regalo una bici con cambio Shimano, ma dove parli del tema. Se è un saggio, parla del problema. Se è un romanzo, parla della storia e dei personaggi. Quando le biblioteche organizzano serate per la presentazione dei miei libri chiamandole “incontro con l’autore”, resisto e chiedo gentilmente di porre invece enfasi su un problema: per esempio, l’uso disfunzionale della tecnologia in famiglia. Ovviamente a meno che tu non sia Barbero o Baricco. Sempre a proposito di contenuti, non si parla solo di video: ideali anche link a interviste, infografiche, podcast e documenti: da qualche tempo si possono caricare anche PDF, perché non regalare un capitolo d’assaggio?
Butto lì una pillola di comunicazione persuasiva: non bisogna mai dire che il libro è interessante, sarebbe sgradevole e autoreferenziale. Non bisogna dirlo ma dimostrarlo! Per esempio se dicessi che il mio libro è stato piratato (si può scrivere “piratato” in questo testo?) allora nella testa di chi legge dovrebbe emergere l’idea, spontanea e quindi più forte, che se il libro meritava un’azione criminale a scopo di condivisione con altri online, allora è interessante davvero. Usare la “riprova sociale” di Cialdini è sempre una gran bella idea.
Chiudo con una considerazione: LinkedIn è anche un ruolo di relazione eccezionale. Un autore dovrebbe puntare forte anche su quello: non scriviamo per noi stessi.
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