Intelligenza artificiale e sostenibilità: intervista per RTL 102.5 (10 dicembre 2023)
Il 10 dicembre 2023 sono stato invitato dal biologo Livio Marossi a intervenire, nel suo spazio “L’ecologia della felicità” su RTL 102.5. Il tema era: “Intelligenza artificiale e sostenibilità”. La tesi: l’IA si sta affermando come uno strumento cruciale per promuovere la sostenibilità ambientale. Nell’intervista, ho esplorato tre ambiti chiave
- efficienza energetica;
- monitoraggio dei cambiamenti climatici;
- innovazione nei materiali.
Vediamoli uno a uno.
Efficienza energetica
L’IA può trasformare significativamente l’efficienza energetica, sia nelle industrie che nelle abitazioni. Per esempio, i sistemi intelligenti di gestione dell’energia nelle case possono apprendere le abitudini degli utenti, regolando automaticamente riscaldamento, illuminazione e altri dispositivi per massimizzare l’efficienza. Un esempio concreto è il termostato Google Nest, che può ridurre il consumo di gas per il riscaldamento fino al 12% e l’uso di elettricità per il raffreddamento fino al 15%.
Monitoraggio dei cambiamenti climatici
L’IA gioca un ruolo fondamentale nel monitoraggio dei cambiamenti climatici. L’analisi avanzata di dati provenienti da satelliti, droni e sensori terrestri permette di identificare e prevedere cambiamenti ambientali con precisione. La NASA utilizza AI e machine learning per accelerare la ricerca scientifica in questo campo. Inoltre, l’IA contribuisce alla lotta contro l’inquinamento, con sistemi intelligenti capaci di rilevare e tracciare fonti di inquinamento in tempo reale.
Innovazione nei materiali e riciclo
L’IA è alla base dello sviluppo di nuovi materiali sostenibili, impiegati in diversi settori, come l’edilizia e l’industria automobilistica. Nel campo del riciclo, l’IA ha trasformato i processi di smistamento dei rifiuti, con sistemi di riconoscimento visivo e apprendimento automatico che permettono un’identificazione e separazione più efficace dei materiali. IBM Research ha sviluppato una nuova plastica riciclabile, la VolCat, che può essere riciclata più volte senza perdere le sue proprietà.
I costi ambientali dell’IA
Nell’ultima parte dell’intervista, Livio Marossi mi ha chiesto se l’IA ha anche un costo dal punto di vista ambientale. In effetti, la gestione di data center, essenziali per le Big Tech, richiede grandi quantità di energia elettrica e acqua, non solo per il loro funzionamento ma anche per il raffreddamento. Uno studio di Google e dell’Università di Berkeley ha rilevato che l’addestramento di GPT-3 ha consumato 1.287 MWh e ha prodotto oltre 550 tonnellate di anidride carbonica equivalente. Inoltre, generare 1000 immagini con tecnologie come Stable Diffusion ha un impatto in emissioni di carbonio paragonabile a quello di un’auto a benzina che percorre più di 6,5 chilometri.
Ascolta la puntata
Qui trovi la registrazione (audio e video) della puntata:
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