È finalmente l’ora della PEC?
Con l’Agenda digitale la posta elettronica certificata dovrebbe affermarsi. Finalmente.
La PEC, la posta elettronica certificata ovvero l’equivalente elettronico della raccomandata con ricevuta di ritorno, è una dei protagonisti dell’Agenda digitale. Tanto che viene citata come il “domicilio elettronico” di ognuno di noi. Già obbligatoria per professionisti e aziende, esiste da diversi anni. Ma finora ha riscosso pochissimo successo. Per quali motivi? Secondo gli esperti, prima di tutto, la PEC è un’anomalia tutta italiana: solo la Tanzania ha uno strumento simile; e non è uno scherzo. Secondo: di solito i mezzi tecnologici hanno successo perché gli utenti li adottano in quanto funzionali, semplici, convenienti; invece la PEC ci è stata imposta per legge. Legge che però non ha virato, negli anni passati, con decisione, sulla PEC, lasciando aperto il doppio canale: così privati e aziende sono rimasti sulla consueta, forse più familiare per quanto scomoda e a volte insicura, raccomandata. Ultima cosa: la PEC certifica solo il momento dell’invio e la ricezione della posta, non certo il contenuto: per quello ci vuole la firma digitale.
Finalmente l’Agenda Digitale sgombra il campo da tutti questi dubbi, e molto probabilmente imporrà questo strumento definitivamente.
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