A che età si può avere Instagram?

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A che età si può avere Instagram? La risposta giusta è 13 anni, il problema è che non lo sa quasi nessuno. Durante i miei corsi di uso consapevole della Rete e dei social che faccio per genitori e figli, nelle scuole e nelle biblioteche, a un certo punto mostro una slide con il faccione di Gerry Scotti. Lo chiamo il “momento quizzone”.

Sembra proprio una scena di “Chi vuole essere milionario”, con la fatidica domanda che tutti i genitori – chi più, chi meno – si stanno facendo: a che età si possono usare i social network e i sistemi di messaggistica?
Le risposte possibili sono quattro:

A – 18 anni

B – 12 anni

C – 13 anni

D – nessuna età

Chiedo di alzare la mano, moltissimi indicano che occorre essere maggiorenne, qualcuno azzarda 12 o 13 senza convinzione, pochi (di solito i ragazzi) auspicano che non ci sia alcuna età minima. La risposta giusta, come anticipato, è 13 anni (vedi Facebook), anche se a livello di UE si vorrebbe portare l’età minima a 16 anni; in Italia, dopo l’entrata in vigore del GDPR, si è impostata un’età minima di 14 anni come specifica il Garante per la privacy:

[…] il minore che ha compiuto i quattordici anni può esprimere il consenso al trattamento dei propri dati personali in relazione all’offerta diretta di servizi della società dell’informazione. Con riguardo a tali servizi, il trattamento dei dati personali del minore di età inferiore a quattordici anni, fondato sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento, è lecito a condizione che sia prestato da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Inoltre:

In relazione all’offerta diretta ai minori dei servizi di cui al comma 1, il titolare del trattamento redige con linguaggio particolarmente chiaro e semplice, conciso ed esaustivo, facilmente accessibile e comprensibile dal minore, al fine di rendere significativo il consenso prestato da quest’ultimo, le informazioni e le comunicazioni relative al trattamento che lo riguardi.

In parole povere: tra i 13 e i 14 anni è necessaria una esplicita autorizzazione da parte dei genitori.

Perché proprio 13 anni?

Perché 13 anni e non 14, l’età minima per guidare un motorino, o 16 anni, l’età del consenso in Italia? Si tratta di una regola contrattuale proposta da multinazionali americane, alle quali è stata imposta dalla legge federale Usa: il Children’s Online Privacy Protection Act (nome in codice COPPA). Questa legge, come si spiega sul sito Protezionedatipersonali.it, “prescrive che nessuna persona giuridica (tranne gli enti pubblici) può raccogliere dati relativi a minori di 13 anni. Il COPPA prevede, inoltre, il preavviso di trattamento ai genitori, il consenso degli stessi, dimostrabile a richiesta, l’obbligo di adottare misure di sicurezza e il divieto di sollecitare dati non necessari al trattamento”.
Quindi, ricapitolando, 13 anni non è un’età legale riconosciuta dal nostro ordinamento, ma chi viola questa regola commette comunque un illecito: il dodicenne che si iscrive ugualmente viola un contratto. Questo vale per tutti i social (su Facebook c’è la possibilità di segnalare chi sgarra), Instagram compreso (qui l’Informativa, vedi foto sotto), per Gmail e tutto il mondo Google (ecco i requisiti in tutto il mondo); solo Twitter non fa cennno a un’età minima. Per WhatsApp, fino a qualche tempo fa l’età minima era 13 anni, ora è stata adeguata alla direttiva europea: vedi mio articolo “WhatsApp: è cambiata l’età minima per usarlo.

Ma torniamo a Instagram. Dopo quattro anni di tour nelle scuole di mezza Italia posso dire che la stragrande maggioranza degli undicenni e dodicenni ha lo smartphone e moltissimi sono su Instagram: la maggior parte dei ragazzi riceve il telefonino dai dieci anni (vedi statistiche) ma sempre più è il regalo della prima comunione (8 anni). Tra i ragazzi della fascia 10-15 anni l’uso di Instagram è passato dal 5% del 2014 al 55% del 2015, fino al 61% del 2016 (fonte: indagine nei Comuni della Brianza).
Instagram, molto amato da Millennials e generazione X/Z perché molto “visuale”, con poco testo e sempre più pieno di video, oggi vanta 19 milioni di italiani attivi. Secondo le stime di Vincenzo Cosenza, +36% in un anno. Come vedi dal grafico qui sotto, il 10% degli utenti è minorenne, ma è plausibile pensare che in quel milione e mezzo di ragazzi ci siano anche gli under 13 che falsificano l’età al momento dell’iscrizione.

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