“Il problema non sono i nativi digitali, ma i genitori”: articolo su Merateonline
A seguito della serata su “Web e social: i pericoli della Rete” del 27 aprile 2018 a Paderno D’Adda, è uscito su Merateonline questo articolo a firma di Sergio Perego.
Paderno: ‘Prontuario per i genitori di nativi digitali’. Una serata sui pericoli della rete
“Web e social; i pericoli della rete”, ovvero come parlare di smarphone e internet, senza demonizzarli, cercando invece di spiegare come è possibile cercare di controllarne l’abuso, soprattutto tra i minori. Mettendone comunque in evidenza le grandi potenzialità. Una serata molto coinvolgente, con la quale Gianluigi Bonanomi, autore con Fiorenzo Pilla di “Prontuario per genitori di nativi digitali” (Ledizioni editore) ha tenuto incollate alle poltrone di Cascina Maria una quarantina di persone. Molte le facce incontrate per la prima volta alle proposte culturali che l’amministrazione comunale (qui Marinella Corno e Claudio Stella) organizza con cadenza settimanale.
Gianluigi Bonanomi e Claudio Stella
Giornalista hi-tech, Bonanomi ha lavorato per una dozzina d’anni nel settore dell’editoria informatica. Ha scritto saggi e manuali. Adesso si dedica alla formazione e alla consulenza aziendale. Interviene, con frequenza sempre maggiore, anche nelle scuole. Approccio diretto e coinvolgente, Bonanomi ha esordito subito con una sorta di provocazione, che in realtà tale non era. “Nell’uso dei social – ha detto – i problemi non sono dei figli, ma dei genitori. Sono mondi che fanno fatica a parlarsi. Per superare l’ostacolo, si può cerca di costruire una sorta di patto che stabilisca regole, inderogabili. Se questo avviene le conseguenze saranno inevitabili”. Un passaggio che, durante le quasi due ore di incontro, Bonanomi ha ripetuto in più occasioni. In particolare quando ha citato l’uso di smartphone tra bambini o adolescenti.
“Vorrei sfatare cinque falsi miti – ha continuato il dottor Bonanomi, stigmatizzando poi i motivi per i quali li ritiene falsi. Eccoli: 1) la rete è la fonte di tutti i mali. “E’necessario educare all’uso, la rete e lo smartphone sono uno strumento” 2) I ragazzi non comunicano. “Approccio sbagliato, lo fanno in modo diverso, per noi difficile da capire”. 3) I social sono una perdita di tempo. “Nel mondo li usano 2,2 miliardi di persone, 34 milioni di italiani. Sbagliano tutti? I social sono un bisogno. Se togliete fame e sete, tutti gli altri sono soddisfatti dai social”. 4) In rete non ci sono regole. “Non è vero, ce ne sono di più”. 5) la tecnologia ruberà lavoro. “Nei prossimi anni, quelli che adesso sono i nostri bambini troveranno lavoro grazie alla tecnologia”.
Impossibile raccontare qui due ore di affabulazione coinvolgente (di Bonanomi) e domande altrettanto interessanti dal pubblico. Si è parlato infatti anche di cyberbullismo, di capitale delle aziende social “Su internet il prodotto sei tu”, di dipendenza, del disagio di chi, praticando i social, vive chi non è connesso. Sono alcune delle 100 domande, e risposte, raccontate nel libro presentato da Bonanomi. Che a metà della serata ha detto: “Sapete quale è la parola più usata al mondo: questa” ha spiegato, passando all’immagine della faccina che piange per le troppe risate. Sull’utilità dell’incontro come quello proposto a Cascina Maria (e verrà replicato il 17 maggio all’auditorium di Merate) quelle poche parole valgono più di molti discorsi.
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