Data journalism: tre fonti gratuite di Google da mettere nei preferiti
Al tempo del Web tutto è misurabile: quelli bravi parlano di “data driven”. Anche il giornalismo, nell’era dei big data e delle infografiche, cavalca l’onda: si vede sempre più spesso online l’etichetta “data journalism”.
Che cos’è il data journalism?
Qualcuno lo definisce “giornalismo di precisione”. Secondo il sito dedicato www.datajournalism.it il data journalism è
“il racconto del mondo che ci circonda con l’aiuto dei numeri”
… ma anche di grafici, tabelle, fogli di calcolo, database, mappe, timeline e altro ancora. In pratica si parla anche di “information design” e di informazione supportata da matematica, statistica e scienze sociali.
Un esempio di data journalism
Uno storico (e bellissimo) esempio di data journalism è quello del New York Times: i giornalisti americani analizzarono le reazioni dei lettori in relazione alla morte di Osama Bin Laden. Ne risultò un grafico interattivo: spostando il mouse nelle diverse aree erano visualizzati i messaggi inviati dai lettori, reazioni emotive e opinioni.
Data journalism: le fonti di Google
Da qualche parte questi dati dovremo pur prenderli: per questo ci viene in aiuto, come spesso capita, Big G.: Google. In questo articolo presento tre strumenti gratis, molto interessanti.
Public data Explorer
Google Public Data Explorer, lanciato dal 2010, è presentato da Google così:
“È uno strumento che facilita l’esplorazione, la visualizzazione e la comunicazione di grossi set di dati di pubblico interesse. A mano a mano che l’animazione dei grafici e delle mappe cambia nel corso del tempo, i cambiamenti nel mondo diventano più facili da comprendere. Non è necessario essere esperti di statistica per navigare tra le diverse visualizzazioni, effettuare i confronti desiderati e condividere i risultati”
Quali dati vi si trovano? Le fonti sono ISTAT, EUROSTAT, Banca Mondiali e altri. Lo strumento permette di includere i grafici nel proprio sito, con aggiornamenti in tempo reale.
Sito Web: https://www.google.com/publicdata/directory
Ngram Viewer
Google Ngram Viewer permette di interrogare un database di più di cinque milioni di libri (presenti in Google Libri) e ottenere un grafico che dimostri quante volte è stato utilizzato un termine dal 1800 ai giorni nostri. Nel caso sopra si vedono le citazioni di Napoleone e Cleopatra, ma si possono usare anche altre keyword come, per esempio, “supermercato” e “intelligenza artificiale”.
Sito Web: https://books.google.com/ngrams
Think with Google
Think with Google è una raccolta di dati relative a un settore specifico: quello del marketing. Si trovano informazioni sui trend, tecnologie, mercati e strumenti (per dirne uno, conosci Market Finder? Serve per trovare nuovi mercati per la tua attività). Un esempio di apporfondimento? “Tre cambiamenti comportamentali e culturali osservati su YouTube nell’ultimo anno”.
Sito Web: www.thinkwithgoogle.com
P.S.: va da sé che i migliori strumenti gratuiti di data journalism offerti da Google restano Dataset Search e Google Trends!
Il workshop sul giornalismo
Nell’era delle fake news e della disinformazione divenuta emergenza democratica, tornare a ragionare di fonti e notizie ha senso se fatto in modo pratico.
Gli obiettivi del corso:
- Capire come funziona una redazione
- Selezionare le fonti
- Validare le fonti
- Trovare una notizia
- Scrivere un titolo efficace (evitando il clic-bait)
- Scrivere un articolo efficace (5W)
- Come fare un’intervista
- Diventare dei Mo.Jo. (mobile journalist)
- Assemblare un giornale/magazine/sito/podcast
Il corso, rivolto a scuole e aziende, è pensato per permettere ai partecipanti di familiarizzare con il mondo dell’informazione, vedendo come funziona dall’interno. Il laboratorio prevede lavori di gruppo con PC e smartphone, ma può essere organizzato anche senza aula informatica.
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