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Studiare online si può

È arrivato il momento dei corseware, i corsi universitari interamente gestiti via Web. La brutta notizia è che la stragrande maggioranza è in lingua inglese. Quella bella è che moltissimi sono gratis.

In un mondo dove pochissimi hanno il posto fisso e dove occorre cambiare nel corso della propria vita lavorativa anche cinque o sei professioni, la formazione continua, in inglese “lifelong learning”, è un dovere. In alcuni casi, poi, è un obbligo. Solo che – obiezione! – studiare, soprattutto a certi livelli, costa molto. Obiezione: non necessariamente. In Rete si trovano tantissime risorse gratuite, spesso messe a disposizione da realtà accademiche ispirate dal principio della “cultura libera”. Ecco cosa e dove si può studiare online a costo zero.

Da Radio Elettra al Web Learning
In principio fu Radio Elettra, i corsi a distanza: il candidato pagava e si vedeva recapitare a casa un pacco con libri e materiale scolastico. Poi venne la volta di Uninettuno: le università mettevano a disposizione di tutti interi corsi da guardare, in piena notte, sui canali Rai. Preistoria. Nell’era del Web e dell’e-learning – meglio: Web learning – basta mettersi davanti al PC, al limite inforcando le cuffiette con microfono, e studiare. Ovviamente, visti i tempi, senza carta di mezzo. Una precisazione: che differenza c’è tra e-learnign e Web learning? Poca roba: sono due fasi di un processo che ha portato all’uso della tecnologia informatica nell’insegnamento, la formazione a distanza, con il Web learning che comporta un maggior grado di interattività, una sorta di evoluzione dell’e-learning.
I corsi sono di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ci sono quelli a pagamento, organizzati da realtà quali eCampus e Pegaso, vere e proprie università telematiche – per un elenco completo di questi centri si può visitare il sito http://unitelematiche.it. Ma in questa sede ci siamo ripromessi di citare solo quelle gratuite: intendiamo infatti fare una rassegna delle migliori risorse che si rifanno alla “open culture”.
Prima, però, serve un’introduzione alle modalità di fruizione dei corsi.

La tecnologia al servizio dell’insegnamento
I mezzi messi a disposizione dalla Rete non sono meno vari ed efficaci di quelli tradizionali. Se un tempo, agli albori dell’e-learning, ci si doveva accontentare di pagine Web, qualche filmato in VHS e al limite una chat, i tempi sono cambiati. Ora è tutto molto più comodo e interattivo.
Chi organizza corsi di Web learning, che possono prendere anche la “forma” di Webinar – i seminari online – e Workshop o videoconferenza, ha a disposizione ottime piattaforme didattiche interattive, come per esempio la open source Moodle, ma soprattutto la tecnologia streaming e le videochat. Gli eventi sono spesso in diretta, e gli studenti possono interagire, disponendo di una semplice Web cam, anche F2F, ovvero “faccia a faccia”, con gli insegnanti e con i compagni di corso. I docenti possono usare delle lavagne virtuali condivise, dove proiettare presentazioni o documenti. Molto usati i forum, per le discussioni tra studenti, e i quiz.
Si possono anche vedere o scaricare filmati e registrazioni delle lezioni. Non solo su YouTube, quindi, ma anche utilizzando i podcast: in pratica si scarica un file MP3 con la lezione che è possibile ascoltare in auto o nell’iPod. Chiaramente siamo lontani dalla realtà virtuale, dalla presenza “fisica” in un’aula in stile Second Life, ma meno di quanto si pensi…

I migliori corsi gratuiti online
Tra i migliori courseware gratuiti online va annoverato certamente Coursera, www.coursera.org. La storia di questo esperimento, ormai divenuto un’istituzione, è interessante. Tutto ha inizio dalla Stanford University nel 2012, quando due professori decidono di lanciarsi nella formazione a distanza. L’azienda funziona, e molte università americane decidono di appoggiarsi a questa piattaforma.
Coursera offre corsi MOOC, siglia che sta “Massive open online course”: in pratica i corsi online aperti, e quindi gratuiti, per grandi platee a distanza. Per iscriversi bastano pochissimi minuti, e tutte le istruzioni si ricevono via email. I corsi che si trovano online, e che sono liberamente e gratuitamente accessibili, a ottobre 2013 erano 534: si spazia dalla scienza alle discipline umanistiche, dal business all’informatica. Si tratta prevalentemente di videolezioni, ma vengono forniti anche dei materiali didattici, compresi documenti e dispense, per lo studio e le esercitazioni. Coursera parla anche italiano: la prima università del Balpaese a entrare nel circuito, e fornire dei corsi, è stata La Sapienza di Roma; al momento l’unico corso disponibile è “La visione del mondo della relatività e della meccanica quantistica” del professor Carlo Cosmelli.
Coursera non è l’unica piattaforma disponibile. Si difende bene anche quella del mitico MIT di Boston: MIT OpenCourseWare, http://ocw.mit.edu. I corsi gratuiti sono tantissimi e in molte lingue, ma sfortunatamente nessuno nella nostra. Interessante vedere quali sono i più seguiti: programmazione, fisica, algebra e principi di microeconomia; materia in linea con le competenze più richieste dal mercato, anche quello IT, in questi anni.
Molto interessante anche il progetto tedesco Iversity.org, il cui slogan in home page è “Education. Online. Free”. Anche in questo caso i corsi a costo zero, tutti in inglese o tedesco, sono parecchi: ce ne sono anche di architettura, storytelling, filosofia politica, design e finanza. Vale la pena visitare il sito.
Come abbiamo visto, e come logicamente potevamo aspettarci, la stragrande maggioranza dei corsi sono in lingua inglese; primo perché i paesi anglosassoni sono, come sempre, all’avanguardia; secondo perché l’inglese è il nuovo Esperanto, soprattutto in ambito accademico. Eppure, oltre al progetto di Uninettuno che trattiamo in un riquadro a parte, esistono anche esempi di corsi gratuiti in italiano. Un caso su tutti è quello di Federica, www.federica.unina.it, progetto dell’università Federico II di Napoli che prevede moltissimi courseware: 300 corsi per 500 lezioni. Si spazia tra diverse facoltà, comprese agraria e medicina. Basta scegliere la facoltà tra le 13 disponibili, poi il corso e quindi fare clic sulle singole lezioni per seguirle al volo, senza doversi nemmeno iscrivere. Oltre alle lezioni di Web learning e ai podcast, è possibile anche usufruire di una “Living Library”, una sorta di guida all’accesso alle fonti scientifiche in Rete attraverso una selezione di biblioteche e archivi online per ogni Facoltà: riviste, e-book, enciclopedie, collane e banche dati.

I corsi sull’iPad
iTunes U promette a tutti di studiare quello che si vuole quando si vuole, distribuendo contenuti audio e video messi a disposizione da scuole e università. Questo straordinario strumento, fornito gratuitamente da Apple, in realtà può essere usato anche dai docenti per creare corsi interattivi, anche dal browser grazie a iTunes U Course Manager. In tal modo gli studenti, oltre a vedere e ascoltare i docenti, possono prendere appunti sincronizzati con la lezione, leggere libri e vedere presentazioni, scorrere un elenco completo di tutti i compiti e spuntarli man mano che li completano; tutto direttamente dall’app, dal tablet o dallo smartphone.
In ogni caso chiunque può accedere ai corsi già pronti, anche quelli messi a disposizione da enti prestigiosi. È il caso, per esempio, dell’Università Bocconi di Milano, che ha aperto una sua pagina su iTunes U: si trova all’indirizzo http://itunes.apple.com/gb/institution/id392242578. Chiaramente si trovano anche le maggiori università del mondo, da Oxford a Stanford.

Studiare l’inglese per seguire i corsi
Come abbiamo avuto modo di vedere, la stragrande maggioranza delle lezioni che si trovano gratuitamente online sono in lingua inglese. Poco male: è un motivo in più per studiarlo, visto che in un modo o nell’altro non ne possiamo più fare a meno. A questo punto, visto che siamo ben disposti verso i corsi via Web, possiamo anche approfittarne per seguire dei corsi di lingua. Anche in questo caso se ne trovano di gratuiti. Un caso, per esempio, è quello di servizio Duolingo, la cui app gratuita, che si chiama “Impara l’inglese con Duolingo”, è in download su App Store e Google Play. Come funziona? Prima di tutto occorre accedere al sito ufficiale http://duolingo.com e creare un account, eventualmente utilizzando il proprio profilo Facebook. Poi occorre scegliere un nome utente e una password, che usaremo per accedere al servizio anche dalla app. Dopo aver scelto un livello, occorre completarlo con giochi e indovinelli, ma anche con traduzioni e altri esercizi più “seri”.

Uninettuno rediviva
Nella nuova era della didattica online la storica Uninettuno non è tagliata fuori, anzi: ora si è costituita l’ITIU, che sta per “Università telematica internazionale Uninettuno”, il cui sito è www.uninettunouniversity.net. ITIU fa parte del circuito europeo OpenupEd, www.openuped.eu, che raccoglie decine di corsi gratuiti messi a disposizione da svariate realtà accademiche europee.
I corsi gratuiti di Uninettuno sono davvero interessanti. Anzitutto riguardano sei aree molto eterogenee: comunicazione, giurisprudenza, ingegneria, psicologia, economia e lettere. I corsi disponibili, a fine ottobre 2013, erano ben 123. Ce n’è per tutti i gusti: dall’arte alla semiologia, dall’analisi matematica alle basi di dati, dalla psicologia all’antropologia culturale. Si compongono di videolezioni: dalle 10 alle 40 per corso.