Questa è la raccolta delle battute che ho scritto nell’anno domini 2016.
- Microsoft ha comprato LinkedIn. Hanno capito che devono trovarsi un lavoro.
- Ho installato Checky, l’app che ti dice quanto sei dipendente dallo smartphone. Ci sono cinque livelli: poco, abbastanza, molto, troppo e Gianluigi Bonanomi.
- Quando leggi “Diventare ricco online: le strategie avanzate”, vuol dire che le hanno provate quasi tutte e sono avanzate solo quelle.
- La notizia non è che l’Agenzia delle entrate abbia aperto una pagina Facebook. È che, un attimo dopo, alcune aziende e professionisti hanno chiuso la loro.
- Inventato il modo per far sparire gli oggetti. Basta metterli sulla mia scrivania.
- R1, il robot che lavorerà al fianco dell’uomo, è italiano. La commercializzazione su larga scala avverrà appena avrà finito lo sciopero.
- Faccio file sharing da vent’anni. Ho scaricato talmente tanta roba che mi ha appena scritto Google: chiede se posso cercagli un paio di file.
- Metà popolazione mondiale non ha accesso a Internet. Poveretti, non sanno che il bicarbonato può curare ogni malattia e credono che Hitler ed Elvis siano morti davvero.
- A volte non seguo le indicazioni del navigatore GPS. Dopo il terzo ricalcolo del percorso, il TomTom mi fa: “E allora fai come cazzo vuoi”.
- La mia auto è smart: ha l’accesso a Internet. Appena finisce di navigare, partiamo.
- Ho trovato la password perfetta, che nessuno indovinerà mai. È il passato remoto di cuocere.
- Ieri ho provato il braccialetto smart: ha contato i passi che ho fatto durante la giornata. Entrambi.
- Ho comprato un romanzo sulla pirateria. Per coerenza avrei dovuto scaricare l’eBook da qualche sito russo.
- È arrivato il momento di pulire la tastiera. Ho appena trovato, tra un tasto e l’altro, tracce di un Urrà Saiwa e delle Morositas.
- Pornhub racconta il porno ai ciechi. Per alleviare il proprio senso di colpa.
- Si può stampare il cibo. Per il miracolo dei pani e pesci ora basta una fotocopiatrice.
- Ho scoperto una funzione dello smartphone che permette di aumentare la produttività. È il tasto Spegni.
- È possibile stampare il cibo. Solo che sa di inchiostro.
- L’iPhone è un congegno quasi perfetto, peccato per la batteria. Praticamente come i Beatles.
- Grazie all'”Internet delle cose”, forno e frigo potranno comunicare tra loro. Per sparlare della lavatrice.
- Chi l’ha detto che con gli eBook si risparmia? Per riempire la libreria ho dovuto comprare decine di Kindle.
- Scoperto nuovo baco di WhatsApp che rende il telefono inutilizzabile: il gruppo Mamme.
- Trovato pericoloso latitante ricercato ovunque da anni. Era su Google+.
- Messa a punto un’app per relazionarci con chi ci piace davvero. Fa solo i selfie.
- L’uomo medio guarda lo smartphone 150 volte al giorno. Prima di capire che deve toccarlo per sbloccarlo.
- Chiesa, sempre meno “chiamate”. Deve cambiare “piano”.
- Non sono assolutamente dipendente dalla Rete. Sono stato senza WiFi per mezz’ora e ho solo provato a usare una pianta grassa come hotspot.
- Ho trasmesso un intero matrimonio live su Facebook. La sposa era contrariata: ero io lo sposo.
- Ho scaricato un’app per il calcolo della pensione. È una truffa! L’app invece funziona benissimo.
- Apple punta sull’intelligenza artificiale. Gli umani li hanno già fregati tutti.
- Il mio televisore è smart. Ha 55 pollici, tutti opponibili.
- Stop alla produzione di VHS. Propongo un minuto di riavvolgimento.
- L’Inps ha un account Twitter. I follower sono in coda, col numeretto.
- I giornalisti saranno sostituiti da robot. Ai buffet delle conferenze stampa si troveranno libri di cibernetica e insalate di matematica.
- Nel deep Web si può contrabbandare di tutto: droga, armi, nduja.
- Ho eseguito il test della velocità della mia ADSL Alice. È apparsa la figurina di Thiago Motta.
- Messo a punto il primo schermo fatto per il 90% di acqua. Dopo un po’ che lo usi la pelle dei polpastrelli si raggrinzisce.
- Gli hacker sono entrati nel mio conto corrente online. Poi hanno deciso di devolvermi il cinque per mille.
- Su Internet potrei avere il dominio incontrastato. Solo non saprei che farmene di www.incontrastato.it.
- La mia non è proprio una pennichella. Vado in standby.
- Guardo le partite di calcio in streaming: si vedono male e il commento è in cinese. L’ultima volta mi sono accorto solo dopo un’ora che stavo guardando l’hockey su prato.
- Finalmente è possibile pagare con lo smartphone. Se avanzano soldi dopo aver comprato lo smartphone.
- Sdraiato in spiaggia so sempre esattamente che ore sono: mi basta guardare in alto. Verso lo smartphone.
- Ho disabilitato la geolocalizzazione dello smartphone. I Pokemon mi stanno cercando.
- Sul mio desktop ci sono talmente tante icone che il Cestino ha appena avuto un attacco di panico.
- Questa storia che per colpa della tecnologia non sappiamo più fare di conto la sento dire ogni due per tre. Otto!
- Spotify propone una playlist per diabetici. Non ci sono tracce di Zucchero.
- Dopo il sesso virtuale ci vuole una sigaretta elettronica?
- Il mio medico scrive in modo illeggibile anche al computer. Usa il font Webdings.
- Ho appena fatto un corso online di inglese gratis e super-accelerato. Non mi resta che trovare qualche straniero con cui parlare di penne sui tavoli.
- Oggi ho finalmente deciso come investire tutti i soldi guadagnati in questi anni vendendo eBook. Ho scelto un pacchetto di classiche, quelle al formaggio stufano.
- Prima di partire per le ferie ho installato un’app che mi fa da personal trainer. Ha messo su un paio di chili.
- Mi hanno suggerito delle app per il tempo libero. Ora non ho più tempo libero.
- Trovo la pubblicità online utile. Approfitto dei banner per fare pipì.
- Un articolo su tecnologia e psicanalisi mi ha colpito molto. Ho sostituito la cover del cellulare con delle mutande.
- Non faccio per vantarmi, è che una volta mi è arrivato uno spam per la riduzione del pene.
- Grazie alla geolocalizzazione so sempre dove sono. Sul divano.
- I robot ci ruberanno il lavoro. Non potremmo aiutarli a casa loro?
- C’è un prete che confessa online. Bisogna dargli l’accesso alla cronologia del browser.
- Uber lancia il taxi che si guida da solo. Così il tassista è ancora più libero di protestare contro Uber.
- Grazie a Internet spariranno le carte di credito. Finora le avevano solo clonate.
- La mia auto ha una telecamera posteriore. Riprendere il compleanno delle bimbe è stato un casino.
- In Dropbox metto davvero di tutto. Alcuni file sono andati a male.
- Con il computer scrivo lettere e componimenti pregiatissimi. Sono tutti DOC.
- Mentre sul treno leggevo l’eBook “Come trattare gli altri e farseli amici”, ho litigato con dei pendolari.
- Le tette siliconate possono essere classificate come realtà aumentata?
- Ho comprato da una farmacia online. I prodotti omeopatici me li hanno spediti come allegato a una mail.
- Ho ordinato online il costume dell’invisibilità. Non so se mi è già arrivato.
- Amazon venderà anche automobili. Il problema sarà metterle nel carrello…
- Ho installato due app di dating online: Tinder e Meetic. Domani sera usciranno insieme.
- Microsoft dice addio a Internet Explorer. Stava ancora aspettando che si aprisse il motore di ricerca. Altavista.
- Un robot italiano esprime le emozioni. Vuole la mamma.
- Il settore smartphone è saturo. Il mio iPhone ha un Samsung Galaxy.
- iPhone, aumentano gli ordini: “Metti giù quel telefono”, “Piantala di giocare”, “Non fotografare il piatto, mangia!”.
- Il nuovo iPhone sarà impermeabile. Finalmente potrò usare Shazam sotto la doccia per scoprire cosa diavolo canto.
- Col conto online faccio fino a 30 movimenti al mese. Al momento è l’unico sport che pratico.
- Ho applicato talmente tanti filtri a una foto su Instagram che il piatto di orecchiette ora sembra un tramonto.
- Vorrei conoscere il tizio che pirata i miei eBook gratuiti. Secondo me è uno di quelli che vanno da McDonald’s a mangiare le insalate.
- Ogni giorno vengono caricate 150 milioni di foto su Facebook. Se togliamo selfie e food porn, ne restano due: una è un autoritratto, l’altra un’immagine di cibo.
- Se cerchi “motore di ricerca” con Google, non compare Google. Falsa modestia?
- Ho segnalato una foto su Instagram di Belen perché inappropriata. Era completamente vestita.
- Ho un computer vecchio. Prima di vedere un filmato AVI o MPEG deve riavvolgerlo.
- Ho scritto il libro “Non mi piace” perché così, se qualcuno digita “Non mi piace Gianluigi Bonanomi” su Google, mi faccio pubblicità. In pratica ho inventato l'”hater marketing”.
- Grazie alla realtà virtuale è possibile esplorare posti surreali con gente finta. Praticamente via Montenapoleone.
- Quando iniziai a usare il PC, con DOS, lo schermo era tutto nero. Poi passai a Windows, e lo schermo era spesso tutto blu.
- I frigoriferi comunicheranno con gli altri elettrodomestici. Per non sembrare troppo freddi.
- Sul mio televisore 4K le immagini sono talmente realistiche che fatico a distinguere Peppa Pig dal Granbiscotto Rovagnati.
- Temo di aver fatto troppe foto di cibo. Il mio smartphone ora ha 32 Gb di memoria, 12 Megapixel e 300 di colesterolo.
- Saranno frigo e forno a suggerirti le ricette. Devi solo sperare che uno dei due non sia vegano.
- Sono davvero contento del mio operatore telefonico, Tre. Se avessi campo, anche solo per un minuto, glielo comunicherei.
- Forse sto troppo su Facebook. Un giorno non mi sono collegato e Zuckerberg mi ha scritto per chiedere se era tutto a posto.
- Ho trovato online un volo low cost per New York a 9,90 €. Se non ci sto nella cappelliera, mi metteranno in stiva.
- Non ho impostato alcuna password per la rete Wi-Fi. Tanto non ci entra nessuno: l’ho chiamata “Equitalia”.
- Ogni volta che sento il verso di Battisti “Motocicletta 10 HP” mi chiedo che cosa c’entrino le stampanti.
- Aggiorno il mio PC quotidianamente. Ogni sera gli racconto come è andata la giornata.
- Amazon invia prodotti a domicilio usando i droni. Quando si dice una consegna al volo.
- Ho scaricato l’app di Poste Italiane. Ci ho messo più di un’ora perché avevo 12 persone davanti.
- Ogni giorno trovo in posta in entrata circa 300 e-mail. Nemmeno i Corinzi ricevevano tanta corrispondenza.
- La miglior funzione degli smartphone è la torcia. Utilissima quando non trovi lo smartphone.
- Partecipo a un programma di recupero per la dipendenza dalla Rete. Comodo: è tutto via Internet.
- Ho provato un’app per fare la dieta. L’ho disinstallata dopo aver addentato il telefono.
- Ho usato Google Translator per tradurre Imagine di Lennon. C’è qualcosa che non va: la traduzione mi ha fatto venire voglia di arruolarmi.
- Una volta, per un corso su LinkedIn, ho usato una presentazione da 200 slide. L’aula, alla quarta ora, si è appellata alla Convenzione di Ginevra.
- Per oltre 10 anni ho scritto di tecnologia su giornali di carta. Ero come un dietologo obeso.
- Il mio sito non sta riscuotendo molto successo. Negli ultimi tre giorni ha avuto due accessi. Ieri non ho proprio avuto tempo.
- Il mio smartphone è stato hackerato. Ora è pieno di foto di Diletta Leotta.
- Il mio Google Calendar è talmente pieno di impegni che mi ha chiesto un giorno libero.
- Il call center di Vodafone non sa più che cosa propormi per convincermi a passare con loro. L’ultima volta mi hanno offerto 4 giga, 1000 minuti di telefonate e la remissione di tutti i miei peccati.
- Ogni anno, il 10 ottobre, mi arrivano gli auguri di buon compleanno, via SMS, da parte di Adecco. Nemmeno Ungaretti sapeva sottolineare in modo tanto efficace la precarietà della vita.
- Ho acquistato migliaia di like su Facebook. Ma i nuovi fan non partecipano e non capiscono una minchia: devo aver comprato per sbaglio il pacchetto “elettori italiani”.
- Giro per le scuole e vedo 11enni che hanno problemi tipo il sexting. Io, alla loro età, avevo 10 anni.
- Foto col telefonino, devo darmi una regolata: ho appena tentato di fotografare la fotocamera posteriore usando quella anteriore.
- Avevo l’app Runtastic per monitorare le mie performance sportive. L’ho disinstallata: tanto ho già l’app “Sport TV Live”.
- Ho finalmente scelto il nuovo tablet: tra le caratteristiche non c’è l’olio di palma.
- Ho rivenduto Wii Fit appena ho scoperto che la ginnastica la dovevo fare io, non l’avatar.
- Uso Dropbox da anni e ci metto dentro di tutto. Ieri ho scoperto che un file è andato a male.
- Ho convertito un file MP3: era Alleluja.mp3 , ora è Allahuakbar.mp3.
- Il phishing è diventato subdolo: oggi mi è arrivata una mail con una richiesta di soldi da me stesso.
- Apple 15 anni fa lanciava l’iPod. L’ho lanciato anche io, quella volta che mi è capitato di ascoltare un mp3 dei Modà.
- Il 19% degli anziani è online ogni giorno. Su www.cantieri-online.it.
- Il Galaxy Note 7 esplode. Meno male che il marketing di Samsung non l’aveva presentato come “una bomba”.
- Il mio smartphone è così vecchio che dopo 24 foto devo cambiare rullino.
- Sempre più giovani stanno abbandonando Facebook. Non vogliono stare sullo stesso social dove ci sono genitori, nonni e Gianni Morandi.
- Molti pensano che gli smartphone inibiscano la comunicazione con gli altri. E se ne lamentano su WhatsApp.
- La targetizzazione di Facebook è impressionante. Ho cercato la pagina di un commercialista e mi ha proposto, contestualmente, la pubblicità di un antidepressivo.
- La mia carta di credito è ricaricabile. Si ricarica sempre di nuove spese.
- In un futuro non troppo lontano i robot prenderanno il nostro posto. Anche quello fisso, appena impareranno a fare i concorsi.
- Da ragazzo creai un videogioco usando il TurboPascal. Era talmente brutto che il Moige mi inviò una copia di Carmageddon.
- Ho visto l’annuncio per un posto da social media manager nel quale chiedevano più di cinque anni di esperienza. Potrebbe inviare il CV solo Zuckerberg.
- Ormai non sono più un ragazzino. Ho capito che nella vita non bisogna mai aprire due cose: i file con virus e la partita IVA.
- Non vedo l’ora che inventino il teletrasporto. Per passare direttamente dal divano al letto, la sera.
- Grazie a domotica e IoT la mia casa è completamente connessa alla Rete. Solo che ora appare lo spam nell’oblò della lavatrice e i banner pubblicitari sulle tapparelle elettriche.
- Sul televisore 4K le immagini sono talmente realistiche che si vedono nitidamente i soldi che hai sprecato per comprarlo.
- Ho preso un auricolare Bluetooth così posso telefonare mentre, con le mani libere, cerco di far funzionare l’auricolare Bluetooth.
- Stavo per comprare un iPhone 7 da 256 Giga. Ma la banca mi ha negato il mutuo.
- In Italia ci sono 59 milioni di abitanti ma 100 milioni di SIM attive. La doppia SIM non è per il lavoro, ma per l’amante.
- Jobrapido mi manda un sacco di offerte di lavoro ogni giorno. Ma io non voglio lavorare per Jobrapido.
- LinkedIn mi informa che un mio contatto festeggia tre anni la posizione di… “in cerca di occupazione”. Immagino che festa.
- Ho comprato una lavatrice Smart. Ho scoperto che accumulando le monetine trovate nei miei pantaloni ha aperto una lavanderia a gettoni.
- Un tempo avevo CD, DVD e software talmente contraffatti che la SIAE aveva messo una taglia sulla mia testa.
- Ho provato un videogioco così piatto e noioso che sopra la custodia c’era questa etichetta: “Il Moige suggerisce di buttarlo e provare un bello sparatutto”.
- La gente non accetta consigli dagli sconosciuti. A meno che li trovi online.
- Secondo me quelli contrari al voto elettronico temono di non riuscire a cancellare il disegno del pene dal monitor.
- Le auto Tesla costano così tanto che se alimentassi la mia Opel con pile AA non ricaricabili spenderei lo stesso.
- Secondo uno studio dell’Università di San Diego, chi usa Facebook vive il 12% in più rispetto a chi non è social. Ma passa quel tempo in più a capire come chiudere l’account Facebook.
- Facebook ha lanciato un piattaforma contro il bullismo. Per favorirne l’uso, minaccia, insulta e prende in giro i suoi iscritti.
- Una volta, durante un convegno sull’uso consapevole della Rete, un signore mi chiese come mai ogni sua sessione di navigazione fosse costellata da pubblicità di donnine nude, MILF e altre amenità. Il figlio dodicenne, di fianco a lui, sprofondò sulla sedia: non per la vergogna, ma per il senso di colpa.
- Non è vero che nelle scuole italiane non è entrata la tecnologia. È una questione di equilibrio tra innovazione e tradizione: benvengano le LIM, a patto che siano analogiche.
- Il primo motore di ricerca al mondo è Google. Il secondo YouTube. Il terzo mia moglie: ha la capacità, che a me manca totalmente, di aprire cassetti e armadi per trovare le cose.
- Ho comprato 4000 follower su Twitter. Sono talmente falsi e inutili che sembrano internauti veri.
- Una volta ho provato un telefono Huawei. Per telefonare dovevo prima passare dal centralino del governo della repubblica popolare cinese.
- Ho rinnovato la PEC, la posta certificata. In dieci anni l’ho usata solo una volta: per comunicare l’attivazione della PEC.
- Toglietemi Amazon. Ieri ho cercato di comprare talmente tanta roba che ho dovuto usare due carrelli.
- Chi l’ha detto che con gli eBook si risparmia? Per riempire la libreria IKEA ho dovuto comprare un centinaio di Kindle.
- Sono un abitudinario. Ogni domenica mattina faccio una passeggiata, la colazione al bar e verso l’ora di pranzo aspetto, con tutta la famiglia, la chiamata del call center di Vodafone.
- In Italia ci sono più caselle mail che abitanti. Tanta voglia di comunicare online? No, non si ricordano le credenziali d’accesso.
- Sono cliente Sky da oltre dieci anni e tutte le settimane mi mandano un SMS per invitarmi a entrare in Sky. Questo lo chiamo “Sevizio clienti”.
- Grazie a Spotify posso ascoltare tutta la musica di merda che non comprerei mai. Ecco perché ho chiuso l’account di Spotify.
- Ho un televisore che si spegne da solo, grazie alla funzione sleep con timer. Anche da piccolo avevo un televisore che si spegneva da solo: bastava un colpo, ben assestato, per farlo ripartire.
- Samsung ha inventato un parabrezza intelligente. Convince i moscerini a non farlo, a credere ancora nella vita.
- In futuro le auto si guideranno da sole. Il vero obiettivo è quello di non farci entrare quegli esseri cafoni, indisciplinati e puzzolenti conosciuti come umani.
- Ho scoperto una pagina Facebook talmente bella che gli ho tolto il like. Per metterglielo due volte.
- In futuro ci governeranno gli algoritmi. Ma solo quelli che puntano al vitalizio.
- 10 anni fa in Italia c’erano 40.000 edicole, ora sono 30.000. Non possiamo restare insensibili, troviamo il modo di farle chiudere tutte subito!
- Nel futuro i robot faranno i lavori più sporchi e degradanti al posto nostro. Ma temo che si rifiuteranno di fare il social media manager.
- Ebbi installato un’app per la coniugazione automatica dei verbi. Non funzionasse.
- Ho installato un’app per dormire meglio. Bellissima, la uso tutte le notti. Solo che ho deciso di disinstallarla perché, se no, non dormo.
- Fino a tre anni fa scrivevo di tecnologia su giornali di carta. Persino gli arrotini e i lustrascarpe mi prendevano per il culo.
- Avevo pensato di scrivere il libro “È facile smettere di comprare libri se sai come farlo”, ma l’editore mi ha cassato l’idea.
- Indagine di Kaspersky Lab: tre utenti su quattro vorrebbero lasciare i social network. Il quarto ci lavora, e sono io.
- Quando ho comprato l’ultimo quotidiano di carta? L’ultima volta che ho imbiancato casa.
- È possibile inviare fax dall’iPhone. A breve si potranno anche postare su Instagram i dagherrotipi.
- – La gente crede a tutto quello che legge su Internet.
– Chi te l’ha detto?
– L’ho letto su Internet! - I Google Glass, gli occhiali smart, permettono di riconoscere i nerd con uno sguardo. Sono quelli che li indossano
- Ho avuto un incubo. Ho sognato che Salvatore Aranzulla mi chiedeva di aiutarlo per un problema col PC.
- Checché se ne dica in Internet non è così difficile distinguere le bufale dalle notizie false.
- Il solitario di Windows diventa un’app. Finalmente lo smartphone è uno strumento di lavoro per tutti.
- C’è qualcosa che non va nei miei corsi per cercare lavoro online. I corsisti mandano il CV a me.
- Tre italiani su quattro usano Internet. Ma non disperiamo: il quarto a breve abbandonerà la scrittura cuneiforme.
- Hanno inventato una batteria che dura cinquemila anni. Aspetto a comprarla: metti che ne inventano una che dura per sempre?
- Presto le auto viaggeranno senza autista. Non vedo l’ora che inventino anche le bici da strada senza ciclista.
- Messo a punto uno strumento per scoprire se una notizia pubblicata su Facebook è vera oppure è falsa. Eccolo: “È falsa”.
- Gli smartphone stanno cambiando le nostre abitudini. Ora mettiamo nel naso le dita di una mano sola.
- Grazie agli smartphone delle intelligenze superiori possono dialogare con degli esseri cognitivamente limitati. Deve essere frustrante, per Siri e Cortana.
- Esiste un sito che permette di inventare sempre nuove imprecazioni. Trenitalia.com.
- Su TripAdvisor un commento su tre è falso. Ho iniziato a farmi delle domande quando ho letto che all’Accademia della Crusca la crusca non è un granché.
- Ho appena scoperto che esiste una app per combattere la tendenza a procrastinare. Ma la installo domani.
- Inizialmente Twitter traduceva la parola follower in “seguaci”. Esagerati: non sarebbe stato meglio “discepoli”?
- Amazon inventa il supermercato senza casse. Crollano le vendite di pile, rasoi e ovetti Kinder.
- Le vendite di Apple Watch calano del 70%. Molti non vedevano l’ora.
- La batteria è del mio telefono dura così poco che
-
Presto useremo gli smartphone anche per pagare. Già in fase di test le app “assegno postdatato” e “sconto dell’IVA in caso di nero”.
-
Ho dei problemi con il correttore automatico del mio colonscopia.
-
Ho comprato una bilancia smart. Dichiara 5 Kg in meno perché non vuole finire in discarica.
-
Nella comunicazione umana la parte verbale conta solo per il 7%. Tranne quando spari una cazzata enorme.
-
Su Twitter uno degli hashtag più usati è #RIP. Questo la dice lunga sul futuro di Twitter.
- Yahoo!: rubati dati di un miliardo di utenti. La notizia è che Yahoo! ha ancora un miliardo di utenti.
- In una classe delle medie spiego che Anobii è un social network che prende il nome da un insetto che divora i libri. Chiedo: di che cosa si parla in Anobii, quindi? In coro: di insetti.
- Sono anni che nei miei corsi per cercare lavoro online vedo curriculum altrui. Un tizio, una volta, di fianco a sesso ha scritto “abbastanza”.