Che cos’è il vamping: la mia intervista a Radio Capital del 22/2/20
Sabato 22 febbraio la DJ La Mario di Radio Capital mi ha intervistato sul tema del vamping. Puoi riascoltare l’intervista qui:
Per approfondire il tema del vamping fai clic qui:
Sabato 22 febbraio la DJ La Mario di Radio Capital mi ha intervistato sul tema del vamping. Puoi riascoltare l’intervista qui:
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Il fenomeno del vamping, vale a dire la tendenza dei ragazzi a navigare su Internet durante le ore notturne, sempre più diffusa sugli adolescenti, è ora un problema che tocca i giovanissimi, gli under 13.
Questo emerge dall’indagine su “Internet e minori in Italia” condotta da ESET. Il dato preoccupante è anche un altro: un ragazzo su due rimane connesso per diverse ore durante la notte utilizzando spesso profili social finti, eludendo completamente il controllo dei genitori e mettendo a rischio la propria sicurezza: il 35% dei preadolescenti ammette di essere caduto nella trappola del grooming, l’adescamento. Altri dati interessanti: l’utilizzo che i giovanissimi fanno di Internet è prevalentemente focalizzato sulle chat di WhatsApp (95%), i nuovi social network come Musical.ly (78%) e i giochi online come Clash Royale (65%), ben il 90% ammette di condividere sui social con sconosciuti contenuti privati ed informazioni personali.
Per vamping si intende l’attività notturna dei ragazzi in Rete. Si tratta di un fenomeno sottovalutato, considerati i numeri e le conseguenze. Si legge sul Report annuale Osservatorio Nazionale Adolescenza 2017
Stiamo parlando del 62% che rimane sveglio fino a tarda notte per chattare, parlare o giocare con gli amici e il fidanzato, a guardare video o serie in streaming, e un 15% che si sveglia sistematicamente, anche dopo essersi addormentato, per controllare le notifiche. Il dato è più basso negli adolescenti dagli 11 ai 13 anni, scendendo al 40%, nonostante sia sempre molto alto se si tiene in considerazione la giovane età e i danni che crea la deprivazione di sonno.
In realtà, dicono gli esperti, il cellulare non solo non dovrebbe essere usato di notte, ma nemmeno di sera o quantomeno non a ridosso del sonno: uno studio apparso sulla rivista Plos ONE e condotto dai ricercatori della University of California a San Francisco mostra che, come riporta La Stampa:
“L’uso di cellulari e computer è associato a una cattiva qualità del riposo e ad una riduzione nelle ore di sonno, in particolare quando l’uso avviene nelle ore serali e si prolunga fino a ridosso dell’addormentamento”
Conferma la dottoressa Maura Manca, presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza:
“Il problema è molto grave perché questi ragazzi dormono troppo poco e male, il sonno è intaccato da un punto di vista quantitativo e qualitativo e va ad interferire sulla concentrazione, sull’attenzione e quindi anche potenzialmente anche sul rendimento scolastico e sull’umore, rendendoli più irritabili ed instabili. Il sonno serve per riequilibrare e per recuperare, mentre questi ragazzi vivono all’estremo creando così un terreno troppo instabile su cui possono insorgere disagi emotivi e comportamentali”.
Il 22 febbraio 2020 ho parlato di vamping in radio:
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