Giochi “artigianali” da ufficio
Solitamente quando si parla di giochi da fare in ufficio, tra una riunione e l’altra, tra un schermata di Excel e una di Word, si fa riferimento ai classici FreeCell, o a Campo Minato, al massimo a qualche gioco on-line, in Flash. In questa pagina, invece, vi proponiamo qualcosa di più originale, e al tempo stesso artigianale. Giochi “di società” che si possono fare stando seduti alla propria scrivania, utilizzando strumenti di lavoro come un client di posta o un programma di fotoritocco. Buon divertimento.
Photoshop tennis
Il gioco è molto semplice. Tutti i partecipanti utilizzano un programma di fotoritocco, come Photoshop o Gimp (purché supportino i layer, le immagini su più livelli). Si sceglie un’immagine qualsiasi, trovata in Rete. Il primo giocatore crea un livello (al quale dà il proprio nome) e la modifica. Quando ha finito, unisce (fonde) tutti i livelli, in modo che non si possa vedere l’immagine originale. Quindi la passa al giocatore successivo, che la modifica a sua volta (creando un altro livello con il proprio nome). Non si vince nulla, ma i risultati, a volte, sono esilaranti, altre volte stupefacenti. Qui riportiamo tre round di una partita giocata da studenti americani.
Uno Scarabeo nel PC
Si tratta di una sorta di “paroliere” utilizzando le e-mail. Ogni giocatore ha tre vite, e viene eliminato quando le perde tutte. Vince chi resta “vivo” per ultimo. Solitamente, attorno a un tavolo, si gioca in senso orario, ma utilizzando il computer va benissimo l’ordine alfabetico.
Il primo giocatore sceglie una lettera e scrive una nuova e-mail che contenga solo quella lettera, per esempio “E”. Quindi manda l’e-mail a tutti i partecipanti. Il secondo giocatore sceglie un’altra lettera (per esempio “T”), e la aggiunge a quella precedente (prima o dopo, a sua discrezione). In tal modo formerà una sillaba (“TE”) e spedirà la e-mail a tutti gli altri. Il gioco procede così, fino a quando un giocatore non è in grado di aggiungere altre lettere che formino una parola di senso compiuto, oppure quando nessuno è in grado di sfidare l’ultimo giocatore che ha composto una parola. In tal caso, il giocatore di turno perde una vita e si ricomincia con un nuovo giro, con una singola lettera. Per sfidare il giocatore successivo lo si invita a dire una parola che contenga quella sequenza di lettere: se lo sfidato non risponde, perde una vita; se risponde, la perde lo sfidante.
L’icona morta
Siete dei burloni e volete fare uno scherzo tecnologico? Aspettate che il vostro vicino di scrivania si alzi e vada in bagno, o alla macchinetta del caffé. Quando avete campo libero, chiudete tutte le finestre aperte sul video del collega, e premete il tasto STAMP (su alcune tastiere “Print screen”). In tal modo, catturate una schermata del desktop. Aprite un programma di fotoritocco e incollatene all’interno il contenuto degli appunti, ovvero l’istantanea della vostra scrivania. Salvatela come immagine Bitmap (“.bmp”). Chiudete il programma, e impostate la vostra nuova immagine come sfondo del desktop. A questo punto, spostate tutte le icone sotto la barra di Windows, in modo che non siano visibile. Ora attendete il ritorno del collega. Osservate, poi, quando cerca di fare doppio clic sulle icone…
Gli e-scacchi
Giocare agli scacchi via e-mail. Semplice, direte voi: basta che ogni giocatore abbia una scacchiera di fianco al computer, e registri le proprie mosse e quelle dell’avversario, comunicate via e-mail o via ICQ. Il problema è che una scacchiera, anche se portatile, dà nell’occhio. Ecco perché vi consigliamo di scaricare “w3-Chess” (http://w3chess.sirtobi.com/). Il programma, scritto in linguaggio C, è disponibile anche in lingua italiana.