Mamma e papà, state tranquilli

Non siamo sempre presenti quando i nostri figli sono al computer? Facciamo in modo che Windows, grazie al Controllo Genitori, vigili sulle loro scorribande informatiche: controlli i contenuti, limiti l’orario di utilizzo del PC, escluda l’accesso a determinati contenuti e proibisca l’apertura di siti sconvenienti.

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Una delle caratteristiche più importanti di Windows è la multiutenza: se un computer è utilizzato da più persone, ognuno può piegarlo alle proprie esigenze, personalizzarlo come crede, così da avere tanti PC in uno solo. Questo si rivela particolarmente utile se uno o più utenti sono minorenni: il genitore, deus ex machina che ha il controllo completo (account da amministratore), può infatti limitare l’accesso a determinate risorse da parte di un altro utente (account standard), per evitare che si imbatta in contenuti sconvenienti, certamente inadatti alla sua età perché pericolosi o violenti (e spesso veicolo di minacce informatiche). Stiamo parlando di quello che comunemente è definito “parental control”, concetto inglese che da noi, più che “controllo parentale”, si traduce con l’espressione meno marziale di “filtro famiglia”. Esistono due approcci concettuali a questo tipo di filtri: bloccare tutto quello che è considerato sconveniente oppure, al contrario, consentire solo quello che è lecito, escludendo di fatto tutto il resto: l’approccio di Seven è tendenzialmente il primo, tranne nel caso dell’elenco programmi consentiti. Questi filtri possono essere utilizzati non solo per i bambini: molte aziende li usano per evitare che i dipendenti si “distraggano”, e sfruttino le risorse interne per fini non lavorativi: è sempre più frequente il caso di lavoratori che non possono accedere a Facebook e YouTube.
Windows Seven è certamente ben attrezzato, dal punto di vista dei filtri. L’ultimo sistema operativo di casa Microsoft permette persino di stabilire delle fasce orarie, oltre le quali il PC è off-limits per i piccoli. Oppure può inibire l’utilizzo di determinati programmi (come per esempio le chat) o videogiochi (in base alla classificazione, al contenuto o al titolo): la vera essenza del parental control. Visto che Seven, a differenza del predecessore Windows Vista, non consente di limitare l’accesso a determinati siti Web (si parla di navigazione differenziata), questo può essere impostato direttamente dal browser o, meglio ancora, grazie a un particolare strumento del pacchetto Live: Windows Live Family Safety. In ogni caso esistono molti programmi di terze parti che svolgono il ruolo di controllori in modo soddisfacente; ve ne segnaliamo uno che, a nostro avviso, funziona in modo eccellente: K9 Web protection.
Il controllo dell’account del minore

1. Attiviamo il Controllo Genitori
Prima di tutto, accediamo ad Account utente, all’interno del Pannello di controllo. Selezioniamo l’account del pargolo, quindi scegliamo l’opzione Imposta Controllo genitori.

2. La scelta dell’account
Se l’account Amministratore non è protetto da password, è il momento di impostarla. Quindi scegliamo l’account del figlio: basta farci clic sopra.

3. Le restrizioni di orario
Nel pannello di controllo dell’account del minore, possiamo innanzitutto restringere le possibilità d’utilizzo del PC, impostando delle fasce orarie. Facciamo clic su Restrizioni d’orario, e usiamo il mouse per colorare gli intervalli consentiti.

4. Giochi proibiti
Seconda fase: scegliere quali sono i giochi consenti, e quali invece sono solo appannaggio degli adulti (o dei figli più grandi). Facciamo clic su Giochi, quindi impostiamo la classificazione che si basa sul PEGI; oppure blocchiamo dei titoli specifici.

5 Niente giochi
Se invece non vogliamo fare distinzioni tra giochi proibiti e consentiti, e vogliamo che il computer non venga usato per spassarsela, possiamo anche rispondere no alla richiesta se il pargolo possa o meno dedicarsi ad attività ludiche.

6. Il blocco dei programmi
Per scegliere quali programmi togliere dalla portata dei bambini, facciamo clic su Consenti e blocca programmi specifici. Facciamo in modo che il figlio non possa usare tutti i programmi, ma solo quelli consentiti.

 

Internet sotto controllo con Family Safety
1. Scarichiamo Family Safety
Family Safety è un programma incluso nel pacchetto Live. Se non l’abbiamo ancora installato, andiamo sul sito http://explore.live.com: lo troviamo nella sezione Essentials.

2. Configuriamo il programma
Dopo aver installato e avviato Family Safety, inseriamo il nostro identificativo Windows Live ID e la password: gli stessi dati dell’account Hotmail e del vecchio MSN.

3. Selezioniamo l’account del minore
In questa fase dobbiamo selezionare l’account del piccolo da gestire. Se non l’abbiamo ancora creato, possiamo farlo in questa finestra grazie all’opposito comando. Facciamo clic su Salva per accedere a Family Safety.

4. Il controllo dell’account del minore
Il programma ci spedisce sul sito http://familysafety.live.com per gestire l’accesso all’account utente del piccolo (che quindi può essere gestito in remoto). Apriamo la pagina relativa all’account del piccolo e modifichiamo a piacere le impostazioni relative a filtri Web, gestione contatti, restrizioni di orario o di contenuti e via dicendo.

K9: un aiuto “esterno”
Se il filtro famiglia di Windows non vi soddisfa, potete installare nel PC un programma di parental control di terze parti. Uno dei più diffusi e apprezzati è certamente K9 Web Protection (www.k9webprotection.com). Questo software, disponibile per Windows e Mac, è in lingua inglese: ciononostante l’uso è semplice e intuitivo.
Le sue performance sono sbalorditive. Prima di tutto, risulta molto efficace nel controllo della navigazione: riconosce oltre 70 categorie di contenuti sconvenienti (pornografia, gioco d’azzardo, droghe, violenza, razzismo, malware e così via) e li blocca quasi sempre senza esitazioni. Può inibire, durante la ricerca con i più comuni motori, i risultati inappropriati (questa funzione, in Family Safety, si chiama “SafeSearch”). Come Seven, permette di impostare fasce d’uso del PC. Consente di impostare white e black list di contenuti. Può limitare l’accesso a determinati contenuti (per esempio pagine Web) che possono poi essere sbloccati con l’inserimento di una password. Fornisce dettagliati report sull’uso del computer. Cataloga, in tempo reale, nuovi contenuti a rischio.
Tutto questo a costo zero: basta solo registrarsi sul sito Web, per ottenere una licenza gratuita, prima dell’installazione.

Il PEGI
PEGI è un sigla che significa “Pan European Game Information”. È il metodo più diffuso, ma non l’unico, di classificazione dei videogiochi attraverso fasce d’età e contenuto. Le fasce d’età sono cinque: si va dalla prima, che include i bimbi di tre anni, fino alla maggiore età. Per quanto riguarda i contenuti, permette di indicare se il gioco include scene di sesso o violenza, linguaggio sconveniente, gioco d’azzardo o droga.

Il controllo di TV e film
Il filtro famiglia di Windows Seven permette di tenere sotto controllo anche Windows Media Center, per specificare il blocco all’accesso di programmi TV (se il computer ha un sintonizzatore) e film non adatti ai bambini. Per abilitare il parental control, avviamo Windows Media Center (WMC), quindi spostiamoci su Impostazioni e facciamo clic su Generale – Controllo genitori. Dopo aver inserito un codice di quattro cifre, che fa da password, possiamo stabilire quali contenuti bloccare.

La lista nera dei siti
Se vogliamo bloccare dei siti Web, possiamo usare un’apposita estensione di Firefox che si chiama, appunto, BlockSite. Si trova sul sito https://addons.mozilla.org.

 

Per approfondire

Per scoprire tutto, ma proprio tutto, sul mondo del parental control, colleghiamoci al sito Web www.ilfiltro.it. Vi troviamo informazioni su cyber-nanny, filtro famiglia, procedure di segnalazione alla Polizia, trucchi, consigli, faq e molto altro.

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