“Migliorare la comunicazione a lavoro con l’Intelligenza Artificiale”: il mio nuovo corso per Edulia

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Dal sapere Treccani è nata Edulia Masterclass, la piattaforma di e-learning dedicata a chi vuole imparare sempre qualcosa di nuovo. Anche io ho preso parte al progetto realizzando il corso Migliorare la comunicazione a lavoro con l’intelligenza artificiale.

Il nuovo corso sulla comunicazione con l’AI

La comunicazione all’interno di un’azienda è essenziale per il successo dell’organizzazione, ma può anche essere un’attività impegnativa e complessa. Fortunatamente, l’AI può offrire nuovi strumenti per semplificare e migliorare la comunicazione professionale.

Descrizione del corso

Vuoi conoscere un nuovo strumento utile per il lavoro? Hai bisogno di rendere più efficiente la comunicazione all’interno dell’azienda? In questo corso, indirizzato a chi lavora, potrai comprendere come utilizzare l’intelligenza artificiale per facilitare e migliorare le comunicazioni che ogni giorno metti in atto con tecniche e strumenti tradizionali all’interno o all’esterno dell’azienda. L’obiettivo del corso è quello di fornire una panoramica sui modi in cui l’AI può aiutare a comunicare in modo più efficace, riducendo gli errori e aumentando l’efficienza.

  • Durata: 8 micro-moduli per il totale di un’ora di corso
  • Corso fruibile da ogni device in formato video e podcast
  • Certificato di completamento

L’accesso con lo sconto

Se Edulia vi incuriosisce e volete scoprire di più, vi lascio questo codice sconto del 30% da usare al momento dell’acquisto: bonanomi30

Il Web writing con ChatGPT: un possibile prompt

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Da qualche tempo a questa parte, tutte le volte che inizio un corso sul Web writing chiedo: ha ancora senso insegnare a scrivere per il Web ai tempi di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale generativa?
La risposta è sì.
Non solo perché voglio continuare a fare i corsi (scherzo).
È possibile analizzare il tema da due punti di vista:

  • Devi sapere che cosa chiedere all’intelligenza artificiale (input)
  • Devi essere in grado di valutare il contenuto (output)

Posto che l’AI non può sostituire un umano nella scrittura (ancora per un po’ di tempo) e che deve rappresentare un ottimo alleato, un assistente virtuale, in questo articolo vedrai un possibile prompt per trasformare ChatGPT nel tuo scriba.

Un prompt per il Web writing con ChatGPT

Dopo diverse prove ho messo a punto questo prompt, che tiene conto di tecniche di scrittura e organizzazione dei contenuti online:

Agisci come Web writer ed esperto SEO. Scrivi un articolo su [TEMA]. La lunghezza deve essere di 300 parole. L’articolo deve essere ottimizzato SEO, con titolo principale scritto con keyword principale a sinistra. Dividi l’articolo in paragrafi, ognuno con un sottotitolo H2. Nel primo paragrafo usa la tecnica giornalistica delle 5W, senza però elencarle. Esplicita eventuali acronimi. Inserisci almeno un link di approfondimento. Evidenzia le parole chiave in neretto. Crea una call to action finale, senza esplicitarla.

I risultati, con ChatPGT basato su GPT4, sono interessanti. Ecco un esempio sul tema giardinaggio 2.0.

Tecniche di Giardinaggio: Scopri le Nuove Tendenze per il Tuo Verde

Nuove tecniche per il giardinaggio del futuro

Oggi esploreremo le nuove tendenze nelle tecniche di giardinaggio, metodi innovativi che stanno rivoluzionando il modo in cui ci prendiamo cura delle nostre piante e giardini. Dall’impiego di tecnologie all’avanguardia al ritorno a metodi naturali e sostenibili, queste soluzioni offrono un’ampia gamma di opzioni per ottimizzare la cura delle piante e ridurre l’impatto ambientale. Scopriamo insieme quali sono le ultime novità nel campo del giardinaggio e come puoi applicarle nel tuo spazio verde.

Tecnologia e giardinaggio: l’Internet delle Piante (IoP)

L’Internet delle Piante (IoP) è una delle più sorprendenti innovazioni nel campo delle tecniche di giardinaggio. Questa tecnologia permette di monitorare in tempo reale la salute delle piante attraverso sensori connessi a una rete. Grazie all’IoP, è possibile rilevare eventuali problemi di crescita o carenze nutritive e agire tempestivamente per garantire il benessere delle piante. Per saperne di più, visita questo articolo approfondito sull’Internet delle Piante.

Giardinaggio sostenibile: Permacultura e giardini verticali

La permacultura è un approccio olistico al giardinaggio che si basa sulla creazione di ecosistemi autosufficienti e sostenibili. Questa metodologia si ispira ai principi della natura, promuovendo la biodiversità e la collaborazione tra le varie specie vegetali. I giardini verticali, invece, sono soluzioni ideali per chi dispone di spazi ristretti o vuole migliorare l’aspetto estetico di muri e facciate. Queste strutture permettono di coltivare piante in modo efficiente e sostenibile, contribuendo anche a migliorare la qualità dell’aria.

Giardinaggio digitale: App e strumenti smart

Le app di giardinaggio e gli strumenti smart stanno diventando sempre più popolari tra gli appassionati di verde. Queste soluzioni digitali offrono un supporto prezioso per la gestione delle piante, la programmazione dell’irrigazione e il monitoraggio delle condizioni ambientali. Inoltre, molte app disponibili sul mercato integrano funzioni di realtà aumentata che permettono di progettare e visualizzare in anteprima il risultato finale del giardinaggio.

In conclusione, le nuove tecniche di giardinaggio offrono un’ampia gamma di possibilità per migliorare la cura delle piante e la sostenibilità ambientale. Non perdere l’occasione di sperimentare queste innovazioni nel tuo giardino e scoprire quale metodo si adatta meglio alle tue esigenze.

La presentazione sul Web writing con ChatGPT

Durante una mia lezione sulla comunicazione digitale presso l’Accademia SantaGiulia di Brescia ho chiesto a un gruppo di studenti (Casetta, Cimarosti e De Vico) di realizzare una presentazione sul tema. Eccola.

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LLaVA: l’intelligenza artificiale che riconosce le immagini e chatta

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ChatGPT è una killer application, ma non è l’unico strumento di intelligenza artificiale da effetto wow. Da Midjourney (immagini da input testuale) a Beautiful.ai (presentazioni automatiche), da Algor (mappe mentali create dall’AI) a Humata (chattare con i propri PDF) sono tanti gli strumenti che ci stanno mostrando le potenzialità, spesso ancora in nuce, dell’intelligenza artificiale alla portata di tutti. Ma sempre a proposito di effetto meraviglia, in questo articolo ti voglio parlare di LLaVA e quindi di computer vision.

Che cos’è LLaVA?

LLaVA è un progetto gratis per uso non commerciale e open source di Microsoft, sviluppato con due importanti università americane. L’acronimo sta per “Large Language and Vision Assistant”: si tratta di un modello multimodale, ovvero, al contrario di ChatGPT, può analizzare input non solo testuali. Nel caso specifico serve per interpretare le immagini. Va detto che anche GPT4 promette una cosa del genere, ma al momento abbiamo visto solo delle demo.
Come è stato istruito LLaVA? Il dataset di quasi 600.000 immagini è stato raccolto nell’aprile 2023, attraverso l’API GPT-4-0314 di OpenAI.

Tutto questo non è una novità. Da anni Facebook usa strumenti di riconoscimento delle immagini per classificarle. Guarda qui: basta andare nel codice della pagina Facebook per capire che applica etichette a tutte le foto caricate. In questo caso ha scambiato il mio avatar in un’altra persona…

Il funzionamento è molto semplice. Basta aprire il sito https://llava-vl.github.io, che non richiede registrazione. Poi è sufficiente caricare l’immagine da far analizzare dove c’è scritto “Drop image here or click to upload” e iniziare a chattare.

I test con LLaVA

Per comprendere le potenzialità dello strumento, ho fatto alcuni test. Ho caricato l’immagine presa durante un mio evento, un corso sui social. Ho chiesto a LLaVA di descriverne il contenuto. Risultato eccellente:

“Nell’immagine, un uomo è in piedi in una stanza piena di persone e a un grande schermo. Sembra che stia tenendo una presentazione o una lezione. Ci sono diverse persone sedute, alcune delle quali con un blocco sulle ginocchia, a indicare che stanno prendendo appunti e sono interessate.”

Ho proseguito sulla stessa strada. Ho caricato un’altra immagine simile: ho chiesto, questa volta in italiano, se riesce a capire qual è l’argomento dell’evento. Ha un indizio importante: il titolo del corso nella slide alle mie spalle. In effetti capisce che si parla di social e digital marketing, grazie all’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri).

Con una slide è facile, ma ce la fa anche con gli appunti? Sì.
Va detto che questo la fa già molto bene anche Google Lens.

Nel riconoscere le immagini è bravino ma non ancora fenomenale (non sa leggere le ore di un orologio a lancette, per esempio). Ma ne comprende il senso? Se carico un’immagine divertente, sa perché fa ridere? In questo caso sì, ha capito che c’è qualcosa che non va nella capigliatura del lama.

Gli usi futuri

Quali potrebbero essere gli usi pratici, in futuro? Ne butto lì quattro, tra i tanti.

  • Riconoscimento delle immagini di prodotto per creare schede per gli e-commerce
  • Realizzazione di post e articoli a partire dalla foto di un evento
  • Telemedicina, per le diagnosi. Per esempio, c’è chi ha mostrato a LLaVA la radiografia di una frattura, e LLaVA ha capito quale osso era rotto.
  • Anticontraffazione

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ChatGPT e AI tra fake news e allucinazioni [VIDEO]

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Il 19 aprile 2023 il Washington Post pubblica uno scoop: nell’articolo “Inside the secret list of websites that make AI like ChatGPT sound smart” rivela quali siano le fonti giornalistiche utilizzate per addestrare C6, il dataset usato per il training delle AI di Google e Meta. Si possono controllare anche le fonti giornalistiche italiane, come racconta La Repubblica: il Corriere della Sera e il sito del Governo, ma si notano anche noti portali di fake news. Inoltre nel video spiego perché ogni tanto questi chatbot hanno le allucinazioni.

Il corso su ChatGPT per Primopiano

Ho realizzato un videocorso on demand per Primopiano: puoi acquistarlo qui.

Come i bibliotecari possono utilizzare ChatGPT e l’intelligenza artificiale generativa

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L’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando il mondo in modo significativo: lo dico dai primi di dicembre 2022, molti mi guardano con occhi strabuzzati, sono scettici se non incattiviti (perché spaventati), ma è la verità. Basti pensare che secondo Goldman Sachs 300 milioni di posti di lavoro sono a rischio. Sempre più settori stanno adottando questa tecnologia avanzata per migliorare i propri servizi. Anche le biblioteche stanno iniziando a esplorare le potenzialità dell’AI per offrire un’esperienza migliore ai propri utenti. Basta dare un’occhiata a questo articolo di Gizmodo per rendersene conto: “Is ChatGPT Closer to a Human Librarian Than It Is to Google?“. A tal proposito consiglio di seguire questo blog: Chatgptlibrarian.com.

In questo articolo, mostrerò come i bibliotecari possono utilizzare ChatGPT e l’intelligenza artificiale generativa per migliorare l’esperienza degli utenti nelle biblioteche.

Cos’è ChatGPT?

ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da OpenAI: il modello è stato addestrato su una vasta quantità di testo e può generare testo coerente e di alta qualità su una vasta gamma di argomenti. Presento ChatGPT in questo video da una dozzina di minuti:

Utilizzo di ChatGPT nelle biblioteche

I bibliotecari possono utilizzare ChatGPT per migliorare l’esperienza degli utenti in vari modi. Per esempio, possono utilizzare ChatGPT per creare chatbot che possono rispondere alle domande degli utenti in modo efficace e preciso. Questi chatbot possono fornire informazioni sulla biblioteca, sui servizi offerti, sugli orari di apertura e chiusura e su altri aspetti. Chatbot e cultura si frequentano da tempo, del resto. Segnalo, a tal proposito, il progetto Culture Chatbot: una piattaforma volta a migliorare le funzionalità di ricerca applicate al patrimonio culturale digitale. Server, in pratica, per fare ricerche, utilizzando un linguaggio naturale, fra le risorse del patrimonio culturale offerte da Europeana o da altre Istituzioni culturali che permettono di accedere ai loro contenuti on-line.

Insomma, l’utilizzo di un chatbot può migliorare l’accessibilità dei servizi di biblioteca, rendendoli disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Alcuni utilizzi concreti in biblioteca

L’utilizzo di ChatGPT può fornire numerosi vantaggi alle biblioteche. Per esempio, ChatGPT può aiutare a ridurre il carico di lavoro dei bibliotecari, permettendogli di concentrarsi su compiti più complessi e di valore aggiunto. Ecco alcuni esempi.

Creare contenuti personalizzati per gli utenti

ChatGPT può essere utilizzato anche per creare contenuti personalizzati sulla base delle preferenze degli utenti. Per esempio, un utente che ha mostrato interesse per la narrativa contemporanea potrebbe ricevere suggerimenti di lettura in questo campo, mentre un altro utente potrebbe ricevere informazioni sulle attività della biblioteca nella sua zona. In questo modo, si crea un rapporto più stretto e personalizzato con gli utenti e si aumenta la fidelizzazione. Ecco un esempio di prompt per ChatGPT:

Agisci come un bibliotecario. Sono un appassionato di fantascienza, ho molto amato Blade Runner e Minority Report. Suggeriscimi 10 libri assolutamente da leggere. Metti i risultati in una tabella con le seguenti colonne: autore, titolo, editore, anno di pubblicazione, 300 caratteri sulla trama.

Ed ecco il risultato (tra parentesi ogni volta diverso):

Autore Titolo Editore Anno di pubblicazione Trama
Philip K. Dick Ubik Vintage 1969 Ubik è una sostanza misteriosa in grado di alterare la realtà, in un mondo dove l’aspettativa di vita è estesa al punto da poter comunicare con i morti. Il protagonista, Joe Chip, si ritrova coinvolto in un mistero che lo porterà a interrogarsi sulla sua stessa esistenza.
Isaac Asimov Fondazione Bompiani 1951 Nel futuro distante, un uomo di nome Hari Seldon predice la caduta dell’impero galattico. Per prevenire il collasso totale, Seldon avvia un progetto per conservare la conoscenza dell’umanità e guidare il futuro della galassia.
Arthur C. Clarke 2001: Odissea nello spazio Nord 1968 Nel 2001, un gruppo di astronauti viene inviato a esplorare un monolite misterioso che si trova sulla Luna. La loro missione li porta ad affrontare situazioni strane e inaspettate, che mettono in dubbio la loro comprensione dell’universo.
Frank Herbert Dune Fanucci 1965 La storia segue la famiglia Atreides mentre assume il controllo del pianeta desertico di Arrakis, il quale è la sola fonte di una sostanza altamente preziosa chiamata “Spezia”. La lotta per il potere sul pianeta si intensifica e coinvolge molte casate nobiliari.
Neal Stephenson Snow Crash Mondadori 1992 In un futuro prossimo, un virus informatico chiamato Snow Crash inizia a diffondersi, controllando le menti degli utenti di un mondo virtuale chiamato Metaverso. Il protagonista Hiro Protagonist si unisce a una hacker per fermare la diffusione del virus e impedire il caos.
William Gibson Neuromante Mondadori 1984 In un futuro distopico, il protagonista, Case, è un hacker che ha perso l’accesso alla realtà virtuale, nota come Matrice. Viene assunto da un misterioso datore di lavoro per portare a termine un’importante missione che coinvolge un’intelligenza artificiale.
Aldous Huxley Il mondo nuovo Mondadori 1932 In un futuro distopico, l’umanità vive in una società controllata dallo Stato, in cui la felicità è raggiunta attraverso l’uso di droghe e il controllo delle nascite. Un uomo di nome John il Selvaggio, cresciuto al di fuori della società, si ribella al sistema.
Ray Bradbury Fahrenheit 451 Mondadori 1953 In un mondo futuro in cui la lettura è bandita, un pompiere di nome Guy Montag inizia a mettere in discussione la sua vita e il sistema oppressivo che lo circonda. Il libro è diventato un classico della letteratura distopica.

Ricerche avanzate sui cataloghi e catalogazione automatica dei libri

Grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati, ChatGPT può essere utilizzato per effettuare ricerche avanzate sui cataloghi delle biblioteche. Per esempio, si potrebbe chiedere a ChatGPT di trovare tutti i libri sulla storia dell’arte del Rinascimento, o tutti i libri pubblicati negli ultimi tre mesi su un determinato argomento.

La catalogazione dei libri è una delle attività più importanti dei bibliotecari, ma anche una delle più lunghe e complesse. Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono creare modelli di catalogazione automatica che riconoscono i dati dei libri e li inseriscono automaticamente nei cataloghi della biblioteca. In questo modo, si aumenta l’efficienza e si riducono gli errori umani nella catalogazione.

Indicizzazione dei documenti digitali e dialogo con i libri

Anche la gestione dei documenti digitali può essere semplificata grazie a ChatGPT. I bibliotecari possono utilizzare questa tecnologia per indicizzare i documenti digitali, rendendoli facilmente rintracciabili e consultabili dagli utenti. In realtà si può fare anche di più. Grazie a strumenti come ChatPDF, si può “parlare” con i documenti PDF.

Niente male anche BookAI:

Traduzione automatica dei testi

Le biblioteche possono avere un pubblico multilingue, e la traduzione dei testi può essere una sfida importante per i bibliotecari. Utilizzando ChatGPT (parla 95 lingue oltre a diversi dialetti), è possibile creare modelli di traduzione automatica che consentono di tradurre con una buona precisione e velocità. A livello di Deepl, per intenderci.

FAQ

ChatGPT permette di automatizzare le risposte degli utenti ma anche alle domande frequenti, in gergo FAQ. Molte biblioteche ricevono ogni giorno decine, se non centinaia, di domande dagli utenti. Molte di queste sono ripetitive (orari di apertura, info sugli eventi, modalità di restituzione dei libri, ecc.), richiedono risposte standard. Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono creare una serie di risposte predefinite e personalizzabili, che vengono attivate automaticamente quando l’utente chiede una determinata informazione. In questo modo, si libera tempo prezioso per rispondere a domande più complesse e specifiche.

Presidio dei social media

I social media sono diventati uno strumento importante per promuovere le attività della biblioteca e interagire con gli utenti (da anni tengo corsi su questo tema). Ma so bene, frequentando le biblioteche anche da consulente oltre che da formatore, che i bibliotecari non hanno tempo per ricoprire il ruolo anche di social media manager. Perché non farlo fare all’intelligenza artificiale? Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono monitorare automaticamente i social media, rispondere alle domande degli utenti e soprattutto creare contenuti.

Faccio un esempio concreto, con guida passo a passo (i passi sono solo 3!). Un bibliotecario potrebbe copiare il contenuto di un volantino o della pagina Web di un evento e chiedere a ChatGPT di creare dei contenuti per promuoverlo sui social.

Step 1: copiare il contenuto dell’evento

Step 2: aprire ChatGPT e copia il contenuto nel prompt, con le seguenti istruzioni:

Agisci come un social media manager. Prendi in considerazione il testo che ti copio sotto, riguarda un evento per una biblioteca. Crea un tweet, un post Facebook e un post Instagram (con emoji e hashtag) per promuovere quell’evento. Usa un tono professionale ma accattivante.

Ecco il testo: [TESTO EVENTO]

Step 3: copia il risultato proposto da ChatGPT e copialo nei vari canali, dopo un’attenta revisione.

Ovviamente lo stesso vale per altri canali di comunicazione digitale, e non, della biblioteca: sito, blog, volantini, presentazioni e così via.

Vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT per le biblioteche

Ricapitolando, l’utilizzo di ChatGPT può portare numerosi vantaggi alle biblioteche, tra cui:

  • Riduzione dei tempi di attesa per gli utenti, grazie all’automatizzazione delle risposte alle domande frequenti
  • Miglioramento dell’esperienza degli utenti, che ricevono contenuti personalizzati e consigli di lettura mirati
  • Maggiore efficienza dei bibliotecari, che possono dedicare più tempo ad attività di consulenza e assistenza
  • Incremento della fidelizzazione degli utenti, grazie al rapporto più personalizzato che si instaura con loro
  • Riduzione dei costi, grazie all’automatizzazione di alcune attività

Post scriptum. Anche l’immagine di cover di questo articolo è stata generata con un’intelligenza artificiale, in particolare con lo strumento (gratuito) FireFly di Adobe.

I corsi per AIB e sistemi bibliotecari territoriali

Dall’inizio del 2023 tengo corsi su intelligenza artificiale generativa per AIB (vedi il corso in Friuli) e sistemi locali. Come in questo caso a Treviglio:

Durante il corso affronto i seguenti temi:

Mattino
• Che cos’è l’intelligenza artificiale generativa
• Applicazioni pratiche dell’AI generativa
• Non solo ChatGPT
• Punti oscuri e opportunità
Pomeriggio
• L’uso dell’AI generativa in biblioteca: esempi pratici
• Workshop sul prompt engineering

Ecco alcuni esempi di esercitazioni di gruppo che faccio svolgere nel pomeriggio:

1. Chiedere a ChatGPT di fare 5 domande sui propri gusti letterari al fine di proporre un percorso di lettura per l’estate (farsi fare una domanda alla volta).
2. Generare una tabella con un itinerario turistico di tre giorni in [LUOGO].
3. Usare la gamification per aumentare la partecipazione degli utenti in biblioteca.
4. Promuovere il prossimo evento della biblioteca con un calendario editoriale per i vostri canali social. Chiedere di generare un post di esempio, multilingua.

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La presentazione del “Manuale di pronto soccorso digitale” con Salvagente (Monza, 1 aprile 2023)

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Il primo aprile 2023 abbiamo presentato, presso la sede di Salvagente di Monza, il libro “Manuale di pronto soccorso digitale”:

Di che cosa parla il libro? Ecco la quarta di copertina.

Pensare che i ragazzi vivano una vita online e una reale è sbagliato. È vita e basta: un po’ in Rete e un po’ no. Il genitore, spesso in difficoltà perché non riesce a stare al passo con le novità tecnologiche, dovrebbe accompagnare il ragazzo anche in Internet. Dovrebbe affiancarlo nell’uso di computer, tablet e soprattutto smartphone. Dovrebbe imparare a riconoscere i rischi legati alla Rete. Non solo il solito cyberbullismo, ma anche temi quali privacy, sicurezza, rischi penali, dipendenza, uso eccessivo, reputazione e disinformazione. Questo testo illustra i pericoli del mondo del Web, presentando molti esempi e le soluzioni adeguate. In appendice si trova una guida completa all’uso di un Parental Control.

Fai clic qui per comprarle il libro

Un estratto del libro

Alcune challenge possono essere pericolose

La maggior parte delle challenge sui social sono trovate di buontemponi per farsi qualche risata o strategie di marketing usate per rendere virali alcuni contenuti e, come nel caso della Ice Bucket Challenge, tenera alta l’attenzione su importanti temi sociali e racimolare fondi per la ricerca. Oltre a essere innocue e spassose, insomma, possono contribuire al supporto di alcune valide cause. In altri casi, sono semplicemente dei passatempi per farsi due risate. Come la Mannequin Challenge, alla quale hanno partecipato anche VIP come Michelle Obama, Paul Mc Cartney, Beyoncé, e che prevedeva di filmare persone perfettamente immobili.

Non mancano però sfide un po’ meno divertenti e potenzialmente pericolose. Una delle più assurde è la Tide Pods Challenge, dove si sfidavano i partecipanti ad addentare le pastiglie per la lavatrice. Non si hanno notizie di persone finite in ospedale a fare una lavanda gastrica, fortunatamente, ma è fuori di dubbio che questa è una di quelle sfide che potrebbero portare a spiacevoli conseguenze. Non è un caso che l’azienda che le produceva, Tide, ha dovuto dissociarsi con forza, sottolineando che i suoi prodotti hanno un solo utilizzo: lavare i capi. Le piattaforme social, Youtube in primis, hanno in ogni caso rimosso tutti i video che riprendevano adolescenti mentre si mangiavano le tab, tenendo online solo quelli informativi sul fenomeno.

Un’altra challenge che ha raggiunto una certa popolarità è la Shiggy Challenge. Persone che scendono dall’auto in lento movimento e, a portiera aperta, camminano ballando a fianco della vettura sulle note di In My Feelings di Drake. Come prevedibile, qualcuno è inciampato o ha dato una testata ad alberi o cartelli stradali, ma niente di troppo pericoloso, a ben vedere. Sino a che è arrivato qualche genio che ha deciso di partecipare alla sfida, ma stando dal lato del guidatore. Cosa potrà mai succedere mettendo la macchina in folle, uscendo e ballando di fianco a una vettura senza conducente? Inutile dire che, come prevedibile, qualcuno ha fatto dei danni. Fortunatamente, solo a oggetti e non a persone.

Le foto dell’incontro

L’incontro sui social

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Come costruire le buyer persona con ChatGPT

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La buyer persona è una rappresentazione semi-fittizia del cliente ideale, basata su ricerche di mercato e dati demografici. Questo profilo dettagliato aiuta a capire meglio le esigenze, i desideri e i comportamenti del cliente ideale, in modo da poter adattare le strategie di marketing e comunicazione, per esempio per migliorare i contenuti o l’efficacia delle campagne pubblicitarie.

Per creare un buyer persona, si possono seguire questi passaggi tradizionali.

Raccogliere dati demografici

Cerca informazioni sulle caratteristiche demografiche del target di mercato, come età, genere, istruzione, reddito, lavoro, luogo di residenza, ecc. Questi dati possono essere raccolti tramite sondaggi, analisi di dati o ricerche di mercato.

Definisci gli obiettivi e i bisogni

Identifica quali sono gli obiettivi e i bisogni dei tuoi clienti ideali. Per esempio, se vendi prodotti per la cura della pelle, i bisogni potrebbero essere una pelle pulita e idratata, mentre gli obiettivi potrebbero essere una pelle giovane e radiosa.

Comportamenti d’acquisto

Analizza i comportamenti d’acquisto dei tuoi clienti ideali. Quali sono i loro motivi per l’acquisto, dove fanno acquisti, come valutano i prodotti, ecc.

Emozioni e valori

Cerca di capire le emozioni e i valori dei tuoi clienti ideali. Quali sono le cose che li rendono felici, cosa li spinge a prendere decisioni d’acquisto, quali sono le loro preoccupazioni principali.

Utilizzando queste informazioni, crea una rappresentazione dettagliata del tuo cliente ideale. Dà un nome, un’età, un lavoro e una descrizione completa del loro stile di vita. Questo ti aiuterà a immaginare il tuo cliente ideale quando crei contenuti, campagne pubblicitarie e strategie di marketing.

Come creare la buyer persona con ChatGPT

Questi, come detto, sono i passaggi “tradizionali”. In questo video ti mostro un metodo alternativo. Partire dalla descrizione di un prodotto, per esempio un materasso, per chiedere a ChatGPT di generare, automaticamente, la buyer persona. Buona visione.

Scrivimi se vuoi organizzare un corso sull’AI generativa e ChatGPT.

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Perché uno studente universitario dovrebbe usare LinkedIn (e l’A.I.)?

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Il 28 marzo sono stato invitato dall’Università Bicocca di Milano per tenere un workshop sull’uso strategico di LinkedIn.

Perché gli universitari dovrebbero usare LinkedIn?

Ho raccontato ai ragazzi, scettici perché convinti che il profilo LinkedIn serva solo a chi ha già una carriera avviata, i motivi per i quali dovrebbero aprire e curare il profilo. I motivi sono essenzialmente cinque.

  1. Networking

LinkedIn consente di connettersi con professionisti di ogni settore e di tutto il mondo: un’opportunità per conoscere persone che potrebbero aiutare a trovare lavoro dopo la laurea o a trovare uno stage durante gli studi.

  1. Ricerca di lavoro

LinkedIn è uno strumento utile per la ricerca di lavoro. Molti datori di lavoro e (praticamente tutti i) recruiter utilizzano LinkedIn per cercare candidati.

  1. Informazioni sulle aziende

LinkedIn è una fonte di informazioni sulle aziende, anzi: una miniera d’oro (quali aziende pubblicano sul sito l’organigramma?). Si possono studiare i post degli impiegati dell’azienda, le offerte di lavoro aperte e le informazioni sulla cultura aziendale.

  1. Imparare dai professionisti affermati

Su LinkedIn, ci sono molti punti di riferimento di diversi settori (chiamarli influencer mi fa specie). È possibile seguire le loro attività, imparare dalle loro esperienze.

  1. Personal branding

LinkedIn consente di iniziare a lavorare sul proprio posizionamento, anche prima di sbarcare nel mondo del lavoro. Creare un profilo completo che mostri percorso di studi, competenze acquisite, progetti (laboratori, tesi, ecc.) serve sia per eventuali recruiter e datori di lavoro, ma anche per LinkedIn stesso: inizia a capire chi sei, di che cosa ti occupi, a chi mostrare il profilo e i contenuti.

In sintesi, LinkedIn è uno strumento potente per gli universitari che cercano di costruire la propria carriera, anche da. Utilizzando LinkedIn, puoi connetterti con professionisti, cercare lavoro, ottenere informazioni sulle aziende, imparare dalle persone di successo e costruire la tua marca personale. Non perdere l’opportunità di utilizzare LinkedIn per la tua carriera.

Un suggerimento concreto: usare l’AI per sistemare il profilo LinkedIn

Durante l’evento alla Bicocca, abbiamo parlato molto della rivoluzione dell’intelligenza artificiale: ChatGPT e non solo. Ecco un suggerimento concreto: usare l’AI per sistemare il profilo LinkedIn. In particolare ho suggerito di caricare il proprio CV su un sito come AskYourPDF, che consente di caricare qualsiasi PDF e di “interrogarlo”. In questo esempio, dopo aver caricato il mio curriculum, ho chiesto di creare una headline per LinkedIn, anche aggiustando il tiro.

Chiaramente si possono chiedere anche altri contributi per sistemare il profilo LinkedIn:

  • Individuare le skill
  • Trovare le keyword per un’ottimizzazione SEO del profilo
  • Riscrivere dei testi
  • Suggerire modifiche del CV

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Incontro sull’intelligenza artificiale e ChatGPT a Merate: le slide

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Il 21 marzo 2023 ho tenuto a Merate un incontro pubblico su intelligenza artificiale e ChatGPT. Queste le slide che ho usato durante la serata.

ChatGPT_Bonanomi_evento_Merate_21marzo2023

L’articolo di Merateonline

Questo l’articolo sulla serata pubblicato da Merateonline.
Dalla fine del 2022 l’interesse per l’intelligenza artificiale è letteralmente esploso. Ma quali sono le reali potenzialità di questa tecnologia? E quali sono i rischi? Durante l’ultimo incontro del percorso “Educazione digitale”, ciclo di conferenze organizzato dal Pierantonio Merlini e promosso dell’Istituto comprensivo di Merate, è stato affrontato questa delicata tematica, con un focus proprio sui rischi e sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale. A condurre l’incontro è stato Gianluigi Bonanomi, giornalista ed esperto di tecnologia digitale che spesso incontra studenti e genitori per approfondire tutto ciò che riguarda il mondo del web. Anche in questa occasione il relatore ha saputo coinvolgere i presenti: Bonanomi ha, infatti, la rara capacità di affrontare in maniera chiara e precisa un argomento spesso difficile da comprendere, soprattutto per tutti coloro che non conoscono o non utilizzano le nuove tecnologie.
All’incontro erano presenti anche il sindaco di Merate, Massimo Panzeri, e il dirigente scolastico dell’Istituto, Dario Crippa. Il preside ha ringraziato i numerosi presenti, il professor Merlini e il relatore. “Non è facile spiegare in modo semplice ed efficace concetti che possono risultare ostici a chi non conosce bene la tecnologia” – ha precisato Crippa. Inoltre, il dirigente ha ringraziato le famiglie “che hanno deciso di approfondire questa tematica così importante per i nostri giovani”. Bonanomi ha dato numerosi spunti, anche se si è concentrato soprattutto su ChatGPT, “un chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa, addestrato con una quantità di dati mai vista prima”.

Al lancio di Chat-GPT di OpenAI – avvenuto il 30 novembre 2022 – sono stati registrati un milione di iscritti in cinque giorni, 100 milioni in due mesi. Il chatbot risponde alle domande, dialoga e genera contenuti di ogni tipo. Non copia il contenuto dal web, ma crea un contenuto originale a partire dalle informazioni esistenti e dalle richieste degli utenti.  Uno dei vantaggi dell’intelligenza artificiale è la sua capacità di elaborare e analizzare grandi quantità di dati in pochissimo tempo.

Ciò ha permesso ai ricercatori di sviluppare algoritmi di apprendimento automatico che possono identificare modelli nei dati e predire risultati futuri. Questi algoritmi possono essere utilizzati in una vasta gamma di settori – tra cui la finanza, la medicina e la sicurezza informatica – per migliorare l’efficienza e la precisione dei processi. Ma quali rischi sono legati al mondo della scuola? Fin dai primi giorni, molti studenti hanno iniziato a usare questo strumento per fare i compiti, come se avessero un ghost-writer. Di conseguenza molti insegnanti hanno iniziato a preoccuparsi, vedendo in ChatGPT solo una minaccia.  Secondo Bonanomi, l’intelligenza artificiale non rappresenta di per sé un problema. “Certo, è un campo in continua evoluzione che sta rivoluzionando la nostra vita quotidiana e quella degli studenti – ha spiegato Bonanomi.  – Si tratta di uno strumento potentissimo che può farci risparmiare molto tempo. Non bisogna però abusarne e può rappresentare un rischio per i nostri figli che già oggi usano ChatGPT per svolgere temi e compiti”.
Con l’Intelligenza artificiale probabilmente molti lavori spariranno. È un processo inevitabile, inarrestabile. Nasceranno però molti altri lavori legati proprio a questo nuovo settore, come sempre accade per le nuove invenzioni. È necessario aggiornarsi,  capire e acquisire competenze per poter essere competitivi sul mercato. “Non sarà l’intelligenza artificiale a rubarci il lavoro, ma il professionista che sa utilizzarla a fregarci il lavoro” – ha concluso Bonanomi.

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Come usare ChatGPT nella vendita B2B [VIDEO – webinar]

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Il 22 marzo 2023 ho tenuto un webinar con Luca Image sul tema “Come usare ChatGPT nella vendita B2B“. In mezz’ora abbiamo ho raccontato la mia esperienza con l’uso di questa tecnologia nella comunicazione aziendale e come può essere utile nei processi di vendita. Ho evidenziato l’enorme potenziale di ChatGPT grazie alla sua vasta quantità di dati usati per l’addestramento e alla sua struttura neurale. Tuttavia, ne ho menzionato anche i limiti.

I temi del webinar

  • ChatGPT è una tecnologia utile per la comunicazione aziendale e può essere utilizzata nei processi di vendita.
  • Può essere utile per migliorare le relazioni e la comunicazione con i clienti.
  • Può essere utilizzata per studiare il mercato e individuare nuove opportunità di vendita, quindi anche per fare marketing.
  • Può supportare il venditore nel processo di social selling.
  • Può aiutare nella creazione di contenuti personalizzati e mirati per i clienti.
  • Può rivelarsi utile anche per il training dei venditori, simulando negoziazioni.

Qui un articolo di approfondimento:

La registrazione dell’evento

Ecco il video integrale:

Il corso su ChatGPT e le AI generative

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