ChatGPT per i consulenti finanziari

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Prima pagina del Time, servizi sul Corriere della Sera e alle Iene, dibattiti su pro e contro ovunque, praticamente anche nei bar. Il fenomeno ChatGPT sta travolgendo tutto e tutti.

In questa tabella, pubblicata dal NY Post nel marzo 2023, si vede come i consulenti finanziari siano tra i professionisti più toccati dalla rivoluzione ChatGPT.

Da dicembre tengo incontri e corsi su questo tema, e spesso incontro professionisti preoccupati: non solo giornalisti, blogger e insegnanti, ma anche consulenti di diversa estrazione: dai commercialisti agli avvocati, fino appunto ai consulenti finanziari.

Perché preoccupati? Perché ChatGPT è un chatbot, un sistema di intelligenza artificiale generativa (tecnicamente si parla di “Large langue model”: modelli linguistici di grandi dimensioni), in grado di sostituirci – ma dovremmo dire aiutarci! – in una serie di compiti, dai più semplici ai più complessi: scrivere e rispondere alle mail, analizzare documenti, riassumere contenuti, generare report, dare suggerimenti, avere idee nuove e altro ancora. Insomma, ChatGPT è bravo soprattutto con i testi e con le conversazioni, per altro occorre aspettare ancora un po’. Vediamo quindi come un consulente finanziario, o private banker, può usarlo nel lavoro di tutti i giorni.

Come l’intelligenza artificiale può aiutare consulenti finanziari e private banker

In generale, come l’A.I. può aiutare un consulente finanziario?

Attività del consulente finanziario Come l’Intelligenza Artificiale può migliorare il suo lavoro
Analisi del profilo del cliente Utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico per l’analisi dei dati finanziari e delle preferenze dei clienti
Creazione di un piano finanziario personalizzato Utilizzo di sistemi di raccomandazione per suggerire investimenti personalizzati e soluzioni di risparmio basate sui dati del cliente
Monitoraggio dei mercati finanziari Utilizzo di analisi predittiva per prevedere le tendenze del mercato e consigliare le azioni da intraprendere per minimizzare i rischi
Gestione del portafoglio di investimenti Utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico per ottimizzare la gestione del portafoglio e massimizzare i profitti
Gestione dei rischi finanziari Utilizzo di tecniche di analisi dei dati e di modellazione matematica per identificare e gestire i rischi finanziari

La tabella che hai appena visto non l’ho creata io. È stata ideata e realizzata da ChatGPT:

Ora vediamo, nel dettaglio, come ChatGPT può essere utile. D’ora in poi scrivo io, giuro.

Perché un chatbot può essere utile a un consulente finanziario?

Prima di tutto, vale la pena conoscere ChatGPT, modello sviluppato da OpenAI (e per metà ormai nelle mani di Microsoft). Ecco un’introduzione video, di una dozzina di minuti, a questo straordinario strumento:

Se il ruolo dei consulenti finanziari è quello di aiutare i propri clienti a gestire il proprio patrimonio e a prendere decisioni finanziarie informate, ChatGPT può essere un prezioso alleato , poiché consente di avere accesso a una vasta gamma di informazioni finanziarie. Magari non aggiornate, ma come vedrai si può ovviare a questo limite.

Dal punto di vista pratico, ChatGPT ti consente di rispondere alle domande dei clienti in modo rapido ed efficace. Lo uso anche io, tutti i giorni, per questo; e posso garantire: la sua capacità di capire il contesto, elaborare informazioni e fornire risposte precise, adeguandosi al tono del mittente e contestualizzando le risposte, ti impressionerà.

Lo studio del cliente

Prima di incontrare un cliente, puoi sfruttare ChatGPT per studiarlo, prendere informazioni, prepararti. Potresti partire dall’analisi del profilo LinkedIn, se ce l’ha, o delle informazioni che si trovano online (altri profili social, articoli, interviste, ecc.). Questa la SWOT analysis del profilo LinkedIn di un direttore marketing:

Difficile che si abbia a disposizione anche il CV del cliente (succede solo per alcuni professionisti). In ogni caso, qui mostro come fare la SWOT analysis di un CV:

Lo studio delle aziende

Non solo i singoli, anche le aziende. ChatGPT può essere utilissimo per fare studi di mercato, analizzando le aziende: sia aziende clienti, sia a fini di investimento. Per esempio, puoi usare il chatbot per fare l’analisi dell’annual report. Ho chiesto al chatbot di analizzare il testo sulla strategia 2022-2025 di Eni e di evidenziarne i punti salienti. Pagine e pagine di testo sono riassunte in questo comodo bullet point:

Per aziende meno strutturate basta prendere dei testi dal sito Web o da una brochure, e chiedere a ChatGPT di riassumere i punti chiave riguardo storia, produzione, mercato, clienti e così via.

L’analisi dei documenti in PDF

ChatGPT consente di inserire, come prompt, un numero limitato di caratteri. E se volessi invece un’analisi di un documento, di un PDF? Questo ChatGPT non lo può fare, ma un altro strumento che sfrutta l’intelligenza artificiale, vale a dire Humata, sì. Permette di caricare dei PDF (gratis fino a 20 pagine) e di ricevere risposta a qualsiasi domanda sul testo. Si può chiedere anche un riassunto, un articolo, dei post e così via. Nell’esempio che segue ho caricato un PDF di BancoPosta e ho chiesto a Humata di riassumerlo in cinque bullet point.

Altra ottima alternativa gratuita è ChatPDF: inserendo le API Key di ChatGPT si possono caricare documenti di qualsiasi dimensione!

Lo studio del mercato

ChatGPT può essere utilizzato per raccogliere informazioni sul mercato. Posso chiedergli di elencare aziende di un determinato settore, i loro prodotti, il modello di business e addirittura il fatturato stimato.

Potrei chiedere di restituire altri risultati o aggiustare il tiro. Se queste informazioni servono per una presentazione, hai già una comoda tabella (chiedi di realizzare una tabella markdown: si tratta di un linguaggio di marcatura leggero per la pubblicazione di contenuti sul Web).

Tra parentesi: lo sai che puoi usare un’intelligenza artificiale per creare l’intera presentazione? Si chiama Tome, le immagini che genera non mi piacciono ma per il resto è un portento:

Tutte queste informazioni vanno controllare, perché ChatGPT non è (ancora) un motore di ricerca e le informazioni che ha “studiato” risalgono al 2021.

La comunicazione con i clienti

Oltre a un ottimo strumento per fare analisi, ChatGPT può essere utilizzato per generare e personalizzare la comunicazione con i clienti: mail o newsletter. Grazie a un prompt (insieme di istruzioni) personalizzato – dove si stabilisce qual è il tono, il contenuto e quale la call to action finale – puoi chiedere al chatbot di scrivere una newsletter per i tuoi clienti. Ecco un esempio di prompt che puoi personalizzare:

Agisci come l’assistente di un consulente finanziario. Scrivi una newsletter dedicati ai clienti dove annunci che il 15 aprile 2023 terrai un webinar sul tema degli investimenti sostenibili, usando le keyword ESG, cambiamento climatico e impatto sociale. Usa un tono professionale ma accattivante. Inizia con una domanda, chiudi con una call to action.

Ecco il risultato proposto da ChatGPT:

Caro/a cliente,

sei pronto/a ad investire in modo sostenibile e fare la differenza nel mondo? Il cambiamento climatico e l’impatto sociale sono temi sempre più importanti nel mondo degli investimenti e sono qui per aiutarti a comprendere come investire in modo responsabile.

Sono lieto di annunciare che il 15 aprile 2023 terrò un webinar dedicato al tema degli investimenti sostenibili. Durante questo evento, parleremo dell’importanza dell’ESG (Environmental, Social, and Governance) e dell’impatto dei cambiamenti climatici e delle questioni sociali sugli investimenti.

In particolare, discuteremo delle migliori pratiche per identificare e selezionare investimenti sostenibili, valutare il loro impatto ambientale e sociale, e creare portafogli di investimento che riflettano le tue esigenze e i tuoi obiettivi.

Inoltre, presenteremo alcune delle ultime tendenze e strategie in materia di investimenti sostenibili, inclusi i migliori strumenti e tecnologie disponibili per gli investitori che vogliono fare la differenza.

Se vuoi essere parte di questo importante webinar, non esitare a registrarti. La registrazione è gratuita e aperta.

Siamo entusiasti di poter condividere con te le nostre conoscenze e competenze su questo argomento così importante. Non perdere questa occasione unica di imparare come investire in modo sostenibile e di fare la differenza nel mondo.

Cordiali saluti,

[Il tuo nome]

Call to action: Registrati ora per partecipare al nostro webinar gratuito sul tema degli investimenti sostenibili e scoprire come investire in modo responsabile e fare la differenza nel mondo. Non perdere questa occasione unica!

Sempre per quanto concerne le comunicazioni con i clienti, è possibile anche installare dei plugin di Chrome (segnalo WriteGPT) per chiedere a ChatGPT di rispondere direttamente alle mail, generando messaggi che tengano in considerazione tono, temi e contesto di quanto scritto dal mittente.

Gli utenti più evoluti potranno mettere in campo un automatismo per fare in modo che ChatGPT risponda automaticamente alle email: ovviamente le deve salvare nelle bozze per permettere una controllatina prima dell’invio. Questo si può fare, per esempio, con Zapier:

Comunicazioni in lingua straniera

Altro punto interessante: l’internazionalizzazione della comunicazione. Nel caso di clienti non italiani, ChatGPT, al pari di traduttori che usano l’intelligenza artificiale come Deepl (consigliatissimo!), risulta particolarmente utile per scrivere in lingua straniera o revisionare testi e messaggi, nonché tradurre da e in 95 lingue (anche in dialetto!).

La minuta delle riunioni

Pensa invece se potessi scrivere un messaggio di follow-up dopo la riunione con il cliente con i punti più importanti, un recap di quanto deciso, i prossimi step, una to do list e così via. Basta che registri l’incontro (puoi tenere il telefono acceso usando lo strumento di trascrizioni di Android o Transcribe su iOS), trasformi il parlato in testo – tecnicamente si parla di text to speech – e chiedi a ChatGPT di farne il riassunto.

Se la riunione è online e usi Microsoft Teams (Microsoft è uno dei maggiori azionisti di OpenAI, abbiamo detto), puoi usare la nuova funzione di recap.

In alternativa a ChatGPT puoi usare strumenti come FireFlies.

La strategia per il blog del consulente finanziario

Puoi anche chiedere a ChatGPT di aiutarti nel marketing e con la tua comunicazione online. Lo so che non è il tuo mestiere, ma ogni professionista deve investire sul proprio personal branding, sulla propria comunicazione online. Soprattutto se, come nel caso di molti consulenti finanziari, parliamo di partite IVA.

Iniziamo dalla comunicazione online: blog, per chi ce l’ha, e social, per tutti. Prima ancora di scrivere i contenuti, puoi chiedere a ChatGPT idee per il tuo blog. Meglio ancora: puoi farlo agire da blogger ma anche da esperto SEO (colui che si occupa di far apparire i contenuti su Google e sugli altri motori di ricerca). Ecco un esempio:

ChatGPT suggerisce anche i pubblicare 2-3 post a settimana (sono d’accordo) e promuoverli tramite i social media, come Facebook, Twitter e LinkedIn (eviterei Twitter, per il resto: perfetto). Ma ChatGPT invita anche a inviare newsletter periodiche agli abbonati della mailing list del blog, che potrebbero contenere informazioni sui nuovi post e altri consigli finanziari utili. Infine, si potrebbe considerare la possibilità di collaborare con altri siti Web o blog per ampliare la propria portata e raggiungere un pubblico più vasto. Sacrosanto.

Cosa pubblicare sui social?

I canali social menzionati sopra vanno alimentati. Aprirli è facile, riempirli un po’ meno. Quindi puoi usare ChatGPT per aiutarti anche nella creazione dei contenuti. Ma qui c’è un problema: ChatGPT è allenato con dati vecchi (2021) quindi rischi di ottenere contenuti non accurati. Ecco quindi la soluzione. Puoi prendere un contenuto interessante online, da fonte autorevole, come per esempio un articolo del Financial Times come questo sulle B-Corp, e chiedere a ChatGPT di crearti un post per proporlo alla tua rete. Il bello è che il pezzo è inglese ma puoi chiedere di creare un post in italiano (con tanto di hashtag). Ecco il risultato:

Il contenuto attira-clienti

A proposito di marketing, quanto sarebbe utile avere un cosiddetto “lead magnet”, un contenuto che generi contatti? Torniamo al webinar citato in precedenza (format che ha spopolato durante la pandemia) o, meglio ancora, a un eBook. Potresti chiedere a ChatGPT di scrivere un libretto centrato sul problema del cliente. Non hai nemmeno idea di quale contenuto scegliere? Chiedilo a lui!

In questo caso, se la scaletta proposta dal chatbot piace, si può procedere: basta chiedergli di scrivere i singoli capitoletti del libro, specificando anche le dimensioni desiderate dell’output. Addirittura potremmo generare l’immagine di copertina con un altro strumento di intelligenza artificiale di OpenAI come Dall-E e impaginare tutto con Canva.

Per spingere quel libro o gli eventi online, potresti aver bisogno anche di fare della campagne di digital marketing, su Google o sui social: ovviamente ChatGPT può essere un ottimo copywriter per i tuoi annunci. Oppure può alimentare il tuo blog o i canali social.

Il personal branding del consulente finanziario

Lato marketing, ma di sé stessi, puoi farti aiutare da ChatGPT nel personal branding. Per sistemare il profilo LinkedIn, magari cercando le migliori keyword, legate anche al tuo business, per farti trovare. Ecco come fare.

Il training

Altra idea strampalata. Siccome una volta, per divertimento, ho chiesto a ChatGPT di impersonare un personaggio famoso, tipo Socrate o Nietzsche, nulla mi vieta di chiedergli di mettersi nei panni di un cliente che vuole investire. Questo per allenarsi, superare le obiezioni, chiudere le trattative. Soprattutto se si è alle prime armi, ovviamente.

Per esempio, se chiedo a ChatGPT come comportarmi di fronte a un cliente che ha 200.000 euro da investire a seguito di un’eredità ma non ha le idee chiare, mi suggerisce di fargli queste domande:

  1. Quali sono i tuoi obiettivi finanziari a lungo termine?
  2. Qual è il tuo livello di esperienza in materia di investimenti?
  3. Qual è il tuo livello di tolleranza al rischio?
  4. Hai bisogno di una parte di questi fondi per spese immediate o a breve termine?
  5. Quanto tempo prevedi di investire questi fondi?
  6. Qual è il tuo reddito attuale e come pensi di utilizzare i guadagni dell’investimento?
  7. Hai già effettuato investimenti in passato? In tal caso, come ti sono andati?
  8. Hai debiti o passivi finanziari da pagare?
  9. Hai preferenze di investimento specifiche, come ad esempio l’investimento in titoli a reddito fisso o variabile?

Poi si può proseguire con il dialogo:

Si possono azzardare anche domande tecniche:

I collaboratori virtuali

ChatGPT può essere, a tutti gli effetti, un assistente virtuale. Ma quello che sta per arrivare è molto più evoluto. Ti faccio un esempio. GPTBoss è uno strumento che consente di “assumere”, si fa per dire, dei chatbot al posto dei dipendenti. Alcuni di questi sono stati istruiti per fare i business coach.

Il consulente del consulente

E se il consulente finanziario avesse un consulente? Prova Finchat: è un chatbot alimentato da intelligenza artificiale (ChatGPT) progettato specificamente per l’industria finanziaria. Puoi fare domande su oltre 750 società pubbliche e investitori.

L’infografica con i prompt da provare

Ho creato per te una infografica che riporta i cinque prompt da provare con ChatGPT. Puoi scaricarla gratuitamente qui.

chatgpt_consulenti_finanziari_infografica_prompt

Il corso su ChatGPT

Scrivimi per una consulenza o per organizzare un corso su ChatGPT

La ChatGPT-mania su LinkedIn: il mio articolo per Agenda Digitale

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Ho scritto questo articolo per Agenda Digitale, ed è stato pubblicato il 20 febbraio 2023.

Da ChatGPT “consultant” o “evangelist” comparsi a pochi giorni dal lancio ai tanti iscritti che si fanno aiutare a descrivere la loro storia professionale o la posizione lavorativa o, ancora, a realizzare post o articoli per il proprio profilo. Insomma, l’AI di OpenAI spopola anche sul social dei professionisti.

a quando è stato presentato al mondo il 30 novembre 2022 ChatGPT, lo strumento di generazione di contenuti tramite intelligenza artificiale più potente mai visto, ha invaso le bacheche social. Facebook, Twitter, YouTube, TikTok: ogni social è stato inondato di contenuti su cos’è ChatGPT, come si usa, quali limiti ha, quanto è intelligente, quanto è stupido e così via. Ma c’è anche un altro social, quello professionale per eccellenza, invaso da riferimenti al nuovo fenomeno: LinkedIn.

ChatGPT: 10 cose da sapere per iniziare a utilizzarlo

I nuovi ruoli

Ci sono professionisti molto svegli, bravissimi a intercettare quello che il mercato vuole in tempo reale, dimostrando capacità di adattamento ultra-darwiniste. Per esempio, durante il lockdown, a porte ancora chiuse, su LinkedIn spuntavano “Covid manager” come funghi. Subito dopo, gli “Smart working facilitator”. Per non dire dell’hype sul metaverso di fine 2021: all’improvviso erano tutti esperti di ambienti virtuali, Decentraland, Roblox, blockchain e criptovalute varie.

Sta succedendo la stessa cosa con l’intelligenza artificiale generativa, con ChatGPT in particolare. L’inglese William, a pochi giorni dal lancio dello strumento, si presentava già così:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Il ruolo è chiaramente generico, quindi William specifica meglio quello che offre nella sezione Informazioni: consulenza personalizzata, affiancamento per automatizzare i processi, aiuto per la customer care e interpretazione dei dati. Nonostante il ruolo fresco, tranquillizza: è anni che si occupa di data analysis e machine learning.

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Abbiamo anche l’evangelist di ChatGPT:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Sono già partiti i corsi (compresi i miei!):

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Lo storytelling automatico

ChatGPT, come visto, può essere un valido alleato per la stesura della propria storia professionale. È possibile dargli in pasto un intero CV e chiedergli di scrivere una presentazione di qualche riga, decidendo anche il tono (professionale, amichevole, eccetera), raccomandandosi di usare le keyword giuste.

C’è qualcuno, molto pigro, che ha esagerato. Questo utente, per esempio, dice di aver chiesto a ChatGPT che cosa fa un “digital experience manager”. La risposta gli è piaciuta e l’ha copia-incollata così com’è, limitandosi ad aggiungere un “è quello che faccio io in parole spicciole”.

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Quello appena visto non è certamente un caso isolato:

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Ci si può far scrivere anche la descrizione della posizione lavorativa, dichiarandolo:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

ChatGPT fa bella mostra tra le competenze:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

I contenuti

La parte più difficile della gestione di un profilo LinkedIn non è il posizionamento né il networking, bensì alimentare la macchina dei contenuti. Sia a livello di strategia editoriale che di realizzazione dei post e articoli. C’è chi, come Rob, aiuta i professionisti a farsi aiutare dall’intelligenza artificiale proprio nella comunicazione su LinkedIn.

Uno tsunami. Sono moltissimi i contenuti che riguardano il tema:

Immagine che contiene testo, interni, screenshot Descrizione generata automaticamente

Tanti utente mostrano esempi d’uso, per esempio screenshot di conversazioni (o video) con il chatbot. Alcuni per ridicolizzare un’intelligenza artificiale non troppo intelligente:

Moltissimi spiegano come usarlo al meglio:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

In generale va fortissimo anche l’hashtag #ChatGPT, molto seguito e ancor più utilizzato:

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Consigli per l’uso del tema su LinkedIn

Al momento l’hype è enorme, ma siamo solo all’inizio (chissà quando arriverà GPT4…). Ecco tre consigli per gestire il tema su LinkedIn al meglio:

  • Non inserire la keyword “ChatGPT” nel profilo solo per cavalcare l’onda, se non si possiedono solide conoscenze riguardo i temi AI, machine learning e affini.
  • Dare un contributo originale. L’ennesimo post su cosa sia ChatGPT non ha più senso ormai dal Natale del 2022. Usi creativi (nuovi prompt), soprattutto se testati personalmente e con risultati rilevanti, sono invece ben accetti.
  • Su LinkedIn vanno forte i post con un punto di vista personale, ma occorre evitare la polarizzazione luddismo-tecnofilia. Gridare alla fine o alla salvezza dell’umanità fa scena, fa discutere (e l’algoritmo di LinkedIn premia i post con commenti), in generale funziona, ma spesso espone al rischio di fare figuracce. Uno sguardo equilibrato sulle opportunità e preoccupazioni del proprio settore risultano interessanti. Per esempio, un insegnante potrebbe parlare della minaccia dell’uso da parte dei ragazzi (temi generati dal bot e difficili da smascherare con “AI detector”, figuriamoci con gli anti-plagio) ma anche dell’opportunità di usare ChatGPT nella didattica. I ragazzi potrebbero simulare la conversazione con Socrate o con un recruiter. Gli insegnanti potrebbero chiedere all’algoritmo di elaborare testi per generare test da sottoporre agli studenti. Si potrebbe proporre l’integrazione con strumenti come MidJourney per creare contenuti e così via.

Come ChatGPT può aiutare su LinkedIn

Ci sono già molti iscritti a LinkedIn che si stanno facendo aiutare da ChatGPT per queste incombenze.

  • Generazione di contenuti: ChatGPT può essere utilizzato per generare testi accattivanti per descrivere le esperienze professionali, le competenze e i traguardi raggiunti (per esempio i progetti, sezione LinkedIn spesso sottovalutata), in modo da allettare recruiter e potenziali clienti. Risulta particolarmente utile per completare la sezione Informazioni con la propria storia lavorativa.
  • SEO: ChatGPT può essere utilizzato per identificare le parole chiave più appropriate per descrivere le esperienze professionali e le competenze, in modo da aumentare la visibilità del profilo sui motori di ricerca (interno e Google). In questo video mostro come ricavare delle keyword per diversi tipi di professione.

Come trovare le keyword per CV e profilo LinkedIn con Chat-GPT

  • Generazione di post: ChatGPT può essere utilizzato per generare post accattivanti da condividere su LinkedIn, in modo da aumentare l’engagement dei contatti e migliorare la visibilità del profilo. Post completi, con tanto di aggancio accattivante, hashtag, call to action e così via.
  • Analisi SWOT: ChatGPT può essere utilizzato per eseguire un’analisi del profilo LinkedIn, identificando punti di forza, debolezze, opportunità e minacce, in modo da individuare le aree da migliorare e sfruttare le opportunità dello strumento LinkedIn. Si può chiedergli anche di fare una SWOT del CV.
  • Stesura di referenze. Spesso non si sa come elogiare il lavoro di un collega o di un fornitore: si può addestrare il chatbot per elogiare un professionista a partire da un testo prelevato dal suo profilo LinkedIn.
  • Generazione di risposte ai commenti: così come ChatGPT risponde in modo pertinente alle email a partire da quanto scritto dal mittente (grazie all’estensione ChatGPT Writer), può essere utilizzato anche per generare risposte ai commenti sui post LinkedIn.

Conclusioni

In realtà il limite è la fantasia. Se si chiede a ChatGPT come può aiutare un professionista su LinkedIn, arriva anche a dirti che potrebbe aiutare a studiare strategie di networking, tattiche per trovare lavoro, ideazione di piani di crescita professionale o di personal branding e molto altro ancora. Basta chiedere all’oracolo di OpenAI.

Scrivimi per un corso su ChatGPT

L’arte di creare immagini con l’intelligenza artificiale: l’intervista a Paolo Dalprato

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Ho conosciuto Paolo Dalprato online: non ci siamo (ancora) incontrati di persona. Un commento su LinkedIn, un messaggio su Messenger e così via. La sua attività di fotografo innamorato dell’intelligenza artificiale mi ha subito colpito: non solo per la competenza, ma anche per l’ardire di un professionista che, in apparenza, senza seguire il branco, non sbraita contro l’intelligenza artificiale che ruba lavori e annienta interi settori, bensì studia e sperimenta e divulga. Del resto, se addirittura un colosso che vende foto online come Shutterstock ha lanciato una piattaforma per la generazione di immagini da input testuale, vuole dire che qualcosa sta davvero cambiando.

Paolo, laureato in Fisica, dopo una vita da dipendente in una multinazionale delle telecomunicazioni, dieci anni fa inizia l’attività di fotografo professionista. Da sette anni sviluppa tour virtuali e, di recente, anche mappe interattive. Con l’annuncio di OpenAI dell’apertura al pubblico di Dall-E ha scoperto il mondo delle intelligenze artificiali che generano immagini e si è appassionato. Così ha aperto un blog: https://ai.paolodalprato.com, dove si può ammirare una galleria delle sue opere digitali.

Ho contattato Paolo per una chiacchierata virtuale su A.I. generative, sintesigrafia, strumenti come MidJourney e Stable Diffusion, opportunità e minacce per chi scatta foto per professione. Buona lettura!

Ciao Paolo, iniziamo da una domanda “scomoda”. Nell’immaginario collettivo un artista, un professionista delle immagini, dovrebbe avere paura delle AI generative. Perché tu no?

Ciao Gianluigi e grazie per l’invito. La domanda non è per nulla scomoda. È vero che sono un professionista, un fotografo per la precisione. Ma sono anche un gran curioso di cose tecnologiche e mi sono appassionato subito a questa strana cosa esplosa pubblicamente lo scorso anno.

Sono convinto che la mia categoria sarà pesantemente toccata dall’arrivo delle Intelligenze Artificiali generative. Anzi comincia a esserne già toccata, magari non direttamente chi fa gli scatti, ma la filiera (in questo caso chi si occupa della postproduzione) è già interessato da imagen-ai.com, un service per chi usa Lightroom che promette di elaborare 1500 immagini in meno di 10 minuti con il tuo stile e a costi bassissimi. Molto utile per chi si occupa di eventi, con migliaia di scatti da lavorare al ritorno in studio.

Ecco come funziona:

Ma anche chi fa ritratti comincia ad essere toccato, ad esempio c’è profilepicture.ai, un service online in grado di fornire fino a 900 ritratti di una persona di buona qualità in qualsiasi stile per soli 25 dollari: basta inviare 20 ritratti qualsiasi del soggetto.

E ho già visto un album di matrimonio creato con una qualche AI: brutto, ma l’hanno fatto!

Come reagiscono i tuoi colleghi?

Alcuni colleghi reagiscono male, altri la usano già coscientemente, la maggioranza sembra in attesa di capire che succederà. Da professionista so che non c’è possibilità di competere quando si ragiona sul costo e sui tempi di lavoro, ma sono convinto che la fotografia non sparirà. Gli appassionati continueranno a portare avanti la loro passione. I professionisti dovranno ripensare la propria attività: secondo me, potrebbe risultare vincente puntare su quello che le Intelligenze Artificiali non possono dare, cioè autorialità e contatto umano. Che si traduce nel fare diventare il servizio fotografico un’esperienza, cosa in cui sono bravi i matrimonialisti ad esempio.

Ricapitolando: perché non ti fa paura?

Per tre motivi. Il primo è che non posso farci niente, le AI ci sono e saranno sempre più presenti, devo considerarlo un dato di fatto e dei dati di fatto non ha senso avere paura (caso mai bisogna reagire, ma è cosa diversa dalla paura).

Il secondo: anche da appassionato, cerco di capire se posso in qualche modo fare entrare questa tecnologia nei servizi che offro, sia da fotografo sia da “esperto di AI”, da capire cosa potrebbe voler dire e come monetizzarla.  E l’unico modo che ho per capire se posso farlo e imparare a usarla.

L’ultimo. Chi l’ha detto che un’immagine debba essere creata con le AI oppure con la fotografia? Ho iniziato a vedere creativi che uniscono i due linguaggi: partono da una foto e la modificano con le AI, oppure creano un’immagine di partenza con le AI e la modificano con i tool che vengono usati normalmente dai fotografi.

Insomma… “Si può fare!” (cit.)

Come si legge sul tuo blog, questa nuova arte potrebbe chiamarsi “sintesigrafia”. Che cos’è e che cosa ti affascina di più di questo (nuovo) mondo?

Lo vedo come l’incontro (scontro?) fra le due intelligenze: quella umana e quella della macchina.  Le AI sono uno strumento potente e con una notevole autonomia creativa, ma come diceva una vecchia pubblicità la potenza è nulla senza controllo ed è la parte umana che deve esercitarlo. Potrebbe sembrare una lotta. La vedo invece come una possibilità di collaborazione, la parte umana mette in campo la progettualità, quella artificiale la potenza.

L’uso delle IA può anche diventare un ottimo test sulla creatività umana, specie quando si usa uno strumento come Midjourney che sembra invitare a formulare solo i concetti quando si fanno le richieste, tanto poi è MJ che pensa a rendere WOW il risultato.

Provo a dirlo in modo diverso, con MJ anche se formulo una richiesta stramba e minimale (ad esempio un elefante sullo skateboard) le impostazioni di default sono tali da garantire quasi sempre un’immagine capace di colpire, mentre con Stable Diffusion le cose sono diverse già dal modo in cui si fanno le richieste che devono essere più precise e dettagliate.

In effetti il termine sintesigrafia descrive molto bene questo lavoro collaborativo, anche se in realtà è derivato dalla tecnica di come vengono generate le immagini. Non credi?

Certo! Ma veniamo al tema spinoso del diritto d’autore: se il celebre “selfie monkie” non poteva essere della scimmia, perché il diritto è antropocentrico, di chi sono le opere generate dall’intelligenza artificiale?

La mia opinione personale assolutamente non da legale: dipende. Come ho detto nella risposta precedente, l’immagine che viene generata per me è sempre conseguenza dell’interazione delle due parti, l’umana e l’artificiale. La legge, parlo proprio dall’art. 1 della Legge n. 633/1941, dice che sono protette le opere d’ingegno di carattere creativo, la stessa legge distingue fra opere creative e non creative. La dico semplice, se la generazione dell’immagine è demandata di fatto alla AI, insomma se il prompt è un elefante sullo skateboard, penso sia da considerare della macchina perché non credo che una richiesta così “minimalista”  basti per farla considerare un atto creativo della persona. Se invece l’immagine è il risultato di un lavoro creativo, fatto di più interazioni, di aggiustamenti del prompt e dei parametri, insomma se l’umano cerca di usare la macchina per arrivare alla sua (dell’umano) immagine, allora questa è della persona.

Approfitto per una considerazione su un argomento che vedo in qualche modo collegato, ho letto di polemiche sulla possibile partecipazione di immagini generate da AI a concorsi fotografici, credo iniziate dopo la notizia su “Space Opera Theater” di Jason Allen, promosse soprattutto da NO-AI (sì, esistono). Devo dire che sono d’accordo: è corretto che immagini generate da AI non partecipino a concorsi fotografici (l’opera citata è un caso particolare, infatti il premio è stato confermato), così come le fotografie non partecipano ai concorsi di pittura e viceversa. Allo stesso tempo, quando inizieranno i concorsi specifici per le AI, le fotografie non dovrebbero essere incluse. Ho scritto quando, non se, perché sono convinto che presto o tardi ci sarà lo sdoganamento. Si comincerà a parlare di AI-Art anche nei circuiti delle gallerie e dei critici. Ho in mente l’esempio dei graffiti, che sono brutti, infantili, sporcano e così via. Poi sono arrivati Haring e Banksy, giusto per fare i primi due nomi che mi vengono in mente, e ora si fanno le mostre in luoghi fantastici. Per esempio, si è appena chiusa una mostra di Haring nella Villa Reale di Monza, pensa un graffittaro ospite d’onore in una reggia!

Forse l’attività più importante, in futuro, sarà quella di interrogare questi oracoli: si parla di “prompt engineering”. Puoi dare qualche dritta per ottenere immagini di alta qualità?

Ho già iniziato a vedere offerte di posti di lavoro per prompt engineeer con stipendi molto interessanti. Si parla molto di questo perché il prompt è comune a tutte le AI generative (non solo di immagini),  ma penso sarà uno dei lavori.

Per ottenere immagini di qualità, partire dal capire la struttura del prompt e quali sono i parametri. Parlando di Midjourney, probabilmente la più diffusa per chi inizia, sarebbe buona regola leggersi la documentazione ufficiale (questo il paragrafo sui prompt https://docs.midjourney.com/docs/prompts).

Per me un ottimo sito è questo: https://prompterguide.com. L’autore fornisce sia una guida un po’ più approfondita della documentazione originale (nel menu cliccate VISUAL NOTEBOOK), sia un tool per costruire il prompt (cliccate PROMPTER BUILDER).

Infine un esercizio che trovo molto utile è partire da un prompt molto complesso che genera un’immagine che ci piace e provare a togliere un elemento per volta. In questo modo si può capire cosa fanno e quanto pesano le singole parti.

Chiudiamo con gli strumenti, anche se ne hai già citati un paio davvero interessanti. Quali usi tu e quali consigli di provare a chi vuole sperimentare?

Da sempre sono un fan dell’open source. Lo sono anche in questo campo: infatti ho installato sul mio computer Stable Diffusion. Non sono però un fan acritico, uso i software open source quando penso siano almeno equivalenti a quelli proprietari. Nel caso delle AI sono dell’idea che Stable Diffusion sia un gran bel progetto, attorno a cui s’è creato un intero ecosistema, non solo di prompt engineeer ma anche di sviluppatori di interfacce, di extension e di modelli.

Perché uso Stable Diffusion? Perché è una sfida, perché mi permette di capire meglio come funziona una AI, perché escono continuamente cose nuove da provare e raccontare, perché serve per fare capire cosa sia davvero l’open source, perché mi diverto, perché mi permette di scegliere.

Stable Diffusion è tutto questo: lo consiglio a chi vuole capire il meccanismo. A chi invece interessa solo l’immagine, il mio suggerimento è MidJourney, rimanendo attenti ai nuovi attori che certo si presenteranno sul mercato. Anche con MidJourney si può sperimentare, vedo già creativi lavorare secondo l’approccio del progetto, non immagini singole o poco più, ma risultati di ricerche.

Restando su Stable Diffusion, ho visto che online vi sono diverse interfacce. Quale preferisci?

L’interfaccia che preferisco è AUTOMATIC1111: quella più completa, personalizzabile, flessibile, modulare. Insomma le ha tutte, compresa l’essere complessa. Ha senso usarla quando si vogliono testare modalità di lavoro e plugin vari. Se invece si è interessati alla generazione delle immagini, consiglio Invoke AI oppure Easy Diffusion.

È un mondo che evolve in modo rapidissimo, tenersi informati è obbligatorio ed anche un po’ stressante, perché ci si rende conto di quante cose non si riusciranno a provare! È una battuta, ma per me con un fondo di verità, ogni giorno leggo di aggiornamenti e novità e vorrei provarle tutte.

A proposito, vuoi chiudere con un messaggio di speranza?

Prima mi chiedevi di quale sarà il lavoro più importante, penso che l’approccio open source di Stable Diffusion permetterà lo sviluppo di professionalità diverse: alcune più esposte al pubblico, altre più defilate ma non meno importanti. Un’ipotesi che mi viene in mente: lo sviluppatore di modelli custom per le aziende, con lo scopo di generare immagini di prodotti specifici ambientati in modo altrettanto specifico. Probabilmente anche costuire dataset potrebbe diventare una nuova attività: le esigenze cominciano ad affinarsi ed esistono già dataset costruiti pensando a usi particolari, già oggi si può utilizzare il Cityscapes Dataset, costruito pensando allo sviluppo delle auto a guida autonoma. Ma anche professioni con una lunga storia saranno costrette a rinnovarsi, giusto un esempio pensa chi si occupa degli aspetti legali. Davvero la rivoluzione che stanno portando le Intelligenze Artificiali si sta allargando in modo impetuoso!

Lo spettacolo “Dante nel metaverso”

Guarda la registrazione del mio evento del febbraio 2023:

Ho creato (gratis) una canzone country in 30 secondi con l’intelligenza artificiale

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L’intelligenza artificiale generativa è una tecnologia dirompente, sempre più diffusa, che consente alle macchine di creare nuovi contenuti in modo autonomo. Tutti parlando di ChatGPT, ma c’è molto di più. Tra i vari ambiti in cui questa tecnologia sta trovando applicazione, la creazione di canzoni è una delle più intriganti e, forse, promettenti (ma non ditelo ai musicisti, terrorizzati quanto gli artisti in generale).

Ma come è possibile che un algoritmo creai canzoni dal nulla? Grazie a sistemi avanzati di machine learning (apprendimento da dataset) e deep learning (l’uso di reti neurali), è possibile generare brani musicali in modo del tutto automatico, personalizzando i testi e le melodie in base alle tue preferenze.

In questo articolo ti mostro un esempio concreto, l’uso (passo a passo) di uno strumento gratuito: Songr.

Cos’è Songr?

SongR è quindi un “musicista AI”, in pratica un generatore di canzoni basato sull’intelligenza artificiale. Basta inserire poche parole chiave – io ho provato con una sola – per creare un brano personalizzato.

Gli step sono questi: si seleziona il genere (tra i quattro disponibili, io ho optato per il country, avrei preferito il blues), si inseriscono le parole chiave (nel mio caso “LinkedIn”), si controlla il testo (eventualmente modificabile), si sceglie la voce maschile o femminile e dopo sessanta secondi (mezzo minuto!) si può scaricare la canzone come video MP4 o come brano MP3.

Un paio di note. SongR funziona su qualsiasi dispositivo o browser, senza dover scaricare nulla. Al momento, l’unica limitazione è la possibilità di creare cinque canzoni al giorno.

Il testo della canzone

Ecco il testo, le lyric, della canzone che ho chiesto di creare (una canzone country sul tema LinkedIn!):

I spend my days on LinkedIn
connecting with new people
and growing my business brand
It’s a lot of fun
and I’m really glad that I found it
I’ve met some amazing people
from all around the world
and it’s been so great
to connect with them and learn
I highly recommend LinkedIn
to anyone who’s looking to network
it’s a great way to build relationships
and it can really help you succeed
So if you’re looking to improve your career
or to just meet some new friends
be sure to check out LinkedIn
today, you won’t regret it!

La canzone in MP3

Ascolta qui la canzone:

Insomma, non è certo un capolavoro. Ma vedi le potenzialità?

L’A.I.  che compone con lo stile dei Nirvana

Un’alternativa a Songr è JukeBox di OpenAI (sì, gli stessi di ChatGPT). Si tratta di un modello rivoluzionario di rete neurale che genera musica, incluso il cantato, in diversi generi e stili. Il modello è stato addestrato su un dataset di 1,2 milioni di brani abbinati alle rispettive parole e metadati (presi da LyricWiki). Ecco un video dove faccio ascoltare un pezzo di un brano in stile Nirvana.

Inviaci email

 

“Dante nel metaverso”: video e slide dell’evento di Osnago

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Il 10 febbraio 2023 ho tenuto, insieme all’amico Canzio Dusi (autore, tra gli altri, de “La stanza del sogno” e di “Giotto e i misteri di Casa Scrovegni”), un evento dal titolo “Dante nel Metaverso: dialogo tra due appassionati di tecnologia su realtà virtuale, intelligenza artificiale e arte”, presentato così dalla stampa locale:

Sempre più spesso ci imbattiamo in termini come Metaverso, Intelligenza artificiale, Realtà virtuale, aumentata o integrata, gemelli digitali, NFT, blockchain; proviamo a capirne il significato in una serata leggera e tutt’altro che accademica.
Scopriremo che alcuni dei concetti che sono alla base di questa nuova rivoluzione digitale hanno antenati conosciuti nella storia dell’arte e della letteratura.
In un viaggio da Giotto a Piero della Francesca, da Platone a Dante, scopriremo un’inattesa familiarità con gli strumenti che stanno cambiando la nostra vita.
Ne converseranno venerdì 10 febbraio dalle ore 21.00 presso la sala multimediale del CPO di Osnago in via Gorizia Gianluigi Bonanomi, divulgatore esperto di innovazione tecnologica e social network, e Canzio Dusi, scrittore e componente del Centro Culturale Lazzati di Osnago. La conferenza rientra nel ciclo “I caffè del venerdì”.

La scaletta dell’evento

  • COS’È IL METAVERSO
  • CHE COSA C’ENTRA DANTE CON IL METAVERSO?
  • REALTÀ VIRTUALE E GEMELLO DIGITALE
  • ARTE E VIRTUALE: ESEMPI
  • UNO SGUARDO AL FUTURO

Il video dell’evento

Qui trovi la registrazione dell’evento:

Le slide dell’evento

Qui potete consultare le slide dell’evento (sotto trovate il video “Dream of Dalì”):
Questo il video del viaggio nei quadri di Dalì:

Contatti

Scrivimi

ChatGPT nelle vendite B2B

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Con la crescente importanza dei canali digitali nella comunicazione commerciale, per un venditore B2B è diventato sempre più importante acquisire nuove competenze legate a personal branding, social selling e relazioni online. Oppure trovare un assistente che dia una mano su questi aspetti, mentre si è impegnati altrove (visite, telefonate, lavoro d’ufficio, ecc.). L’assistente, però, non deve necessariamente essere un umano!

Perché un chatbot può essere utile nelle vendite B2B?

Esistono molte differenze tra le vendite B2B e quelle B2C, anche se con l’avvento dell’online ormai si parla sempre più spesso di H2H (da umano a umano, indipendentemente dal tipo di business). Ma se una differenza va sottolineata, è questa: le vendite B2B si basano sulle relazioni, tra l’altro con diversi attori. Come diceva il Cluetrain manifesto, i mercati sono “conversazioni”. Per questo un chatbot, vale a dire un programma nato per imitare le conversazioni umane e i mercati, risulta ideale per aiutarti nella vendita.

Più nello specifico, le competenze di un venditore B2B sono le seguenti.

  • Comprensione approfondita dei prodotti e servizi offerti.
  • Abilità nella gestione delle relazioni con i clienti.
  • Capacità di identificare le esigenze dei clienti e sviluppare soluzioni personalizzate.
  • Capacità comunicative, comprese le abilità di presentazione e negoziazione.
  • Competenze nell’utilizzo di strumenti digitali per la promozione della propria attività.

Uno strumento che può essere particolarmente utile per i commerciali B2B, in tutte queste attività, è ChatGPT, un chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale, sviluppato da OpenAI (per metà ormai nelle mani di Microsoft). Questo strumento, allenato con una quantità di dati mai vista prima, può aiutare i venditori B2B in molti modi: per esempio nella comunicazione, nell’automazione dei processi e nella raccolta di informazioni sul cliente. Prima ecco un’introduzione video a questo straordinario strumento:

Ora vediamo esempi d’uso pratici.

Lo studio del cliente

Prima di incontrare un cliente, puoi sfruttare ChatGPT per studiare l’azienda e l’interlocutore. Potresti partire dall’analisi dell’annual report. Ho chiesto al chatbot di analizzare il testo sulla strategia 2022-2025 di Eni e di evidenziarne i punti salienti. Pagine e pagine di testo sono riassunte in questo comodo bullet point:

Spesso, però, gli annual report sono molto lunghi (quello di ENI supera le 400 pagine). Per questo puoi usare Chatpdf: puoi caricare qualsiasi PDF (se oltre le 200 pagine, devi usare le API Key di OpenAI) e interrogare il chatbot sul contenuto del documento:

Per aziende meno strutturate basta prendere dei testi dal sito Web, o da una brochure, e chiedere a ChatGPT di riassumere i punti salienti riguardo storia, produzione, mercato, clienti e così via.

Puoi prepararti anche sui target. Questa la SWOT analysis di un buyer a partire dal suo profilo LinkedIn (a patto che non sia vuoto):

Qui mostro come fare la SWOT analysis di un CV:

La comunicazione con i clienti

ChatGPT può essere utilizzato per generare e personalizzare la comunicazione con i clienti. Facciamo un esempio concreto. Grazie a un prompt (insieme di istruzioni) personalizzato – dove si stabilisce qual è il tono, il contenuto e quale la call to action finale – puoi chiedere al chatbot di scrivere un’email al cliente per fare upselling.

Pensa invece se potessi scrivere un messaggio di follow-up dopo la riunione con il cliente con i punti salienti. Basta che registri l’incontro, trasformi il parlato in testo e chiedi a ChatGPT di fare il riassunto. Se la riunione è online, e usi Microsoft Teams (Microsoft è uno dei maggiori azionisti di OpenAI), puoi usare la nuova funzione di recap.

Sempre per quanto concerne le comunicazioni con i clienti, è possibile anche installare dei plugin di Chrome (segnalo WriteGPT) per chiedere a ChatGPT di rispondere direttamente alle mail, generando messaggi che tengano in considerazione tono, temi e contesto di quanto scritto dal mittente.

Altro punto interessante: internazionalizzazione della comunicazione. ChatGPT, al pari di traduttori che usano l’intelligenza artificiale come Deepl (consigliatissimo!), risulta particolarmente utile per scrivere in lingua straniera o revisionare testi e messaggi, nonché tradurre da e in qualsiasi lingua.

Lo studio del mercato

In ottica di “business artificial intelligence” (come la chiama McKinsey), ChatGPT può essere utilizzato per raccogliere informazioni sul mercato: sul cliente e sui competitor. Si può partire dallo studio di questi ultimi, gli “avversari”. Posso chiedere a ChatGPT di elencare aziende di un determinato settore, i loro prodotti, il modello di business e addirittura il fatturato stimato.

Mi raccomando: controllare sempre le informazioni generate. Spesso, purtroppo, ChatGPT inventa delle informazioni! Conviene quindi, a questo scopo, usare Bing.

Se i dati sono attendibili, si può proseguire. Potrei chiedere di restituire altri risultati o aggiustare il tiro. Se invece queste informazioni servono per una presentazione (a proposito, puoi delegare anche quella grazie a Tome), possiamo chiedere di metterle in una comoda tabella:

Tutte queste informazioni vanno controllare, perché ChatGPT non è (ancora) un motore di ricerca e le informazioni che ha “studiato” risalgono al 2021.

Lato studio dei clienti, Il chatbot può analizzare e raccogliere informazioni sulle loro esigenze, preferenze e comportamenti di acquisto. Per esempio, potrei dare in pasto al chatbot tutti i commenti che si trovano in un forum B2B, o in un e-commerce, per evidenziare le problematiche più ricorrenti espresse dal target. Io l’ho fatto per una sedia da ufficio. Sono andato su Amazon, ho filtrato per commenti a una stella e le ho copiate:

A quel punto, con le recensioni in memoria (in diverse lingue e con informazioni irrilevanti tra un testo e l’altro), ho chiesto a ChatGPT di evidenziare le critiche espresse al prodotto in un elenco. Il risultato è molto interessante:

Il marketing (e il personal branding)

Puoi anche chiedere a ChatGPT di aiutarti nel marketing. Lo so che non è il tuo mestiere, ma spesso nelle aziende meno strutturate non c’è un reparto marketing e devi arrangiarti, per esempio creando materiali di vendita, organizzando eventi o la presenza in fiera, e via dicendo.

Abbiamo parlato di analisi del target. Per creare contenuti e strategie funzionali, serve conoscere molto bene il target. Uno strumento usato nel marketing, oltre alla buyer persona, è la empathy map:

Possiamo chiedere a ChatGPT di aiutarci anche in questo:

Pensiamo a una strategia di inboud marketing: quanto sarebbe utile avere un cosiddetto “lead magnet”, un contenuto che generi contatti? Pensiamo a un webinar tecnico (format che ha spopolato durante la pandemia) o, meglio ancora, a un eBook. Potresti chiedere a ChatGPT di scrivere un libretto centrato sul problema del cliente. Non hai nemmeno idea di quale contenuto scegliere? Chiedilo a lui!

Poniamo che una di questa ti piaccia: per esempio la decima, “L’arredo ufficio a misura di dipendente: comfort e benessere sul posto di lavoro”. Possiamo chiedere a ChatGPT di proporre una scaletta dell’eBook.

Ora non resta che fargli scrivere i capitoletti.

E così via, fino a confezionare l’eBook, che potrebbe essere impaginato con Canva, magari con un cover creata da Dall-E, altro strumento di intelligenza artificiale di OpenAI che genera immagini a partire da istruzioni testuali. Per spingere quel contenuto online, potresti aver bisogno anche di fare della campagne di digital marketing, su Google o sui social: ovviamente ChatGPT può essere un ottimo copywriter per i tuoi annunci.

Lato marketing, ma di sé stessi, puoi farti aiutare da ChatGPT nel personal branding. Per sistemare il profilo LinkedIn, magari cercando le migliori keyword, legate anche al tuo business, per farti trovare.

Gli script di vendita

Se la tua azienda usa il telemarketing, potresti usare il chatbot per creare gli script di vendita.

Il training

Altra idea strampalata. Siccome una volta, per divertimento, ho chiesto a ChatGPT di impersonare un personaggio famoso, tipo Socrate, nulla mi vieta di chiedergli di mettersi nei panni di un cliente o, viceversa, di un venditore. Questo per allenarsi, superare le obiezioni, chiudere le trattative. Soprattutto se si è alle prime armi, ovviamente.

Puoi anche sbizzarrirti. Prova a usare un prompt del genere: “Agisci come un esperto venditore che ha studiato La bibbia delle vendite di Jeffrey Gitomer. Prova a vendermi un nuovo antivirus per aziende. Fai una domanda e aspetta la mia risposta”. Oppure chiedigli di applicare gli insegnamenti sulla persuasione di Robert Cialdini o i principi del lupo di Wall Street Jordan Belfort. O ancora sottoponigli le obiezioni dei clienti, per esempio con questo prompt: “Mi occupo di telemarketing. Vendo sistemi di sicurezza per la casa telefonicamente. Il cliente sostiene che non gli serve un sistema di sicurezza per la casa perché non possiede nulla di valore. Come posso rispondere a questa obiezione?

GPTBoss è uno strumento che consente di “assumere”, si fa per dire, dei chatbot al posto dei dipendenti. Alcuni di questi sono stati istruiti per fare i business coach.

Il webinar sull’uso di ChatGPT nella vendita B2B

Il 22 marzo 2023 ho tenuto un webinar con Luca Image sul tema “Come usare ChatGPT nella vendita B2B“.

Il corso su ChatGPT

Scrivimi per una consulenza o per organizzare un corso su ChatGPT

 

 

 

ChatGPT per gli amministratori di condominio: come l’intelligenza artificiale può aiutarli nel lavoro quotidiano

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Tra i tanti lavori che stanno per essere investiti dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, quelli che hanno a che fare con dati, compiti ripetitivi, creazione di contenuti (non creativi) e relazioni con i clienti vivranno subito degli sconvolgimenti, ma potranno anche godere dei benefici. Tra questi c’è anche l’amministratore di condominio.

I compiti dell’amministratore di condominio (e l’aiuto dell’A.I.)

Giusto per mettere in chiaro le potenzialità di questi strumenti, ho chiesto a ChatGPT (il chatbot gratuito di OpenAI che ha raggiunto i 100 milioni di iscritti in soli due mesi) quanto segue: “Elenca in tabella i compiti dell’amministratore di condominio secondo l’articolo 1130 del codice civile, inserendo una colonna i compiti e in un’altra colonna l’uso dell’intelligenza artificiale per aiutarlo” (questa serie di istruzioni si chiama, in gergo, prompt).

Compito dell’amministratore di condominio Uso dell’IA
Gestione e manutenzione delle parti comuni dell’edificio L’IA può essere utilizzata per la programmazione di interventi di manutenzione, la gestione delle forniture e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Tenere i registri contabili del condominio L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle entrate e delle uscite, la creazione di report e la tracciabilità dei movimenti finanziari.
Rappresentare il condominio in giudizio e fuori di esso L’IA può essere utilizzata per la gestione delle comunicazioni con gli avvocati, la creazione di documenti giuridici e la tracciabilità delle azioni intraprese.
Convocare e presiedere le assemblee dei condomini L’IA può essere utilizzata per la creazione di convocazioni e ordini del giorno automatici, la gestione delle votazioni e la tracciabilità delle decisioni prese.
Eseguire le deliberazioni dell’assemblea L’IA può essere utilizzata per la gestione delle esecuzioni automatiche delle decisioni dell’assemblea e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Sorvegliare l’osservanza del regolamento di condominio L’IA può essere utilizzata per la sorveglianza automatica dell’osservanza del regolamento e la segnalazione di eventuali violazioni.
Adottare, nei limiti stabiliti dalle deliberazioni dell’assemblea, ogni atto di ordinaria amministrazione L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle attività di ordinaria amministrazione, come l’emissione di fatture e la gestione dei contratti.

Interessante, non credi?

Che cos’è ChatGPT

In questo video spiego che cos’è ChatGPT, utile se non lo conosci.

ChatGPT per l’amministratore di condominio: esempi concreti

Al di là dei compiti indicati un paio di paragrafi sopra dall’intelligenza artificiale, alcuni dei quali fantascientifici (per esempio la sorveglianza e la gestione dei contatti), ho individuato alcuni modi concreti di integrare ChatGPT nel lavoro quotidiano dell’amministratore di condominio. Gli obiettivi sono quelli di aumentare l’efficienza e migliorare la qualità del servizio offerto.

Comunicazioni con i condomini

ChatGPT può essere utilizzato per inviare mail o newsletter ai condomini in modo rapido e personalizzato. Questo può essere molto utile per mantenere i condomini informati sugli eventi importanti, sulla manutenzione del condominio e sulle novità. Per esempio, tramite una newsletter o con i messaggi su WhatsApp.

Qualche giorno fa, parlando di questi argomenti con un amministratore di condominio, mi ha chiesto: “Ma posso usare questo strumento anche per rispondere a domande concrete dei condomini? Faccio un esempio: mi chiedono se si può mettere un condizionatore in facciata e lui mi risponde anche a livello normativo?”. Proviamo subito, gli ho risposto.

Ecco l’output:

Per scrupolo ho controllato, e in effetti la citazione dell’articolo 1102 è corretta. Certo, si può far di meglio. Ma basta istruire correttamente il chatbot.

Questi strumenti possono trasformarsi in ottimi aiutanti. Faccio un esempio concreto: Merlin  è un’estensione del browser Chrome, basata sull’intelligenza artificiale di OpenAI, che può aiutare l’amministratore di condominio nelle comunicazioni con i condomini. Merlin potrebbe aiutarci a rispondere alle domande comuni dei condomini e offrire informazioni sulle questioni relative al condominio. Non sostituisce, aiuta.

Contatti e contratti con i fornitori

ChatGPT può essere utilizzato per la gestione dei contatti (e contratti) con i fornitori. Per esempio, si può chiedere al chatbot di comporre una richiesta di preventivo per una fornitura per il condominio, una bozza da personalizzare. Per esempio, per la pulizia delle parti comuni.

Oppure direttamente il contratto:

FAQ

ChatGPT può essere utilizzato per creare una sezione FAQ (Frequently Asked Questions, domande frequenti) sul sito web del condominio o dell’amministratore. Questo può essere molto utile per i condomini che hanno bisogno di informazioni sulle questioni relative al condominio, considerando che spesso le domande si ripetono.

Ecco degli esempi creati direttamente da ChatGPT:

Riassunto delle riunioni

ChatGPT può essere utilizzato per creare un riassunto delle riunioni del condominio. Questo può essere molto utile per i condomini che non possono partecipare alle riunioni e per mantenere tutti informati sugli eventi importanti. In pratica ChatGPT può essere usato per riassumere il testo della riunione, precedentemente trasformato da audio a testo (esistono diversi strumenti di speech-to-text, per esempio https://speechnotes.co è gratis). Dal febbraio 2023 Microsoft, che ha investito pesantemente in OpenAI (l’azienda che ha lanciato ChatGPT), ha annunciato l’integrazione di questa opzione in Microsoft Teams.

Marketing e comunicazione

ChatGPT può essere utilizzato per la creazione di piani di marketing e comunicazione per il condominio. Questo può essere molto utile per l’amministratore di condominio che vuole comunicare la sua attività sui social. Ho chiesto all’“oracolo digitale” (lo chiamo così per scherzare) un piano di social media marketing su Instagram per un amministratore di condominio. Ecco che cosa mi propone.

  • Crea un account Instagram professionale per il tuo business con un nome utente descrittivo e un’immagine profilo coerente con il tuo brand.
  • Sviluppa una strategia di contenuti: pubblicare immagini e video che mostrino il tuo lavoro, il team e la cultura aziendale, insieme a post che diano consigli utili ai residenti del condominio e che rispondano alle loro domande frequenti.
  • Utilizzare hashtag rilevanti per raggiungere un pubblico più ampio, ad esempio #amministratoredicondominio #condominio #manutenzione
  • Interagire con il pubblico: rispondere ai commenti e ai messaggi in modo tempestivo e professionale.
  • Collaborare con altri account di nicchia su Instagram, come architetti e designer d’interni, per aumentare la visibilità e la portata del tuo account.
  • Utilizzare le funzionalità di Instagram come le Storie e le Dirette per fornire aggiornamenti sulle attività del tuo team e per creare una relazione più stretta con i tuoi follower.
  • Monitorare e analizzare i risultati delle tue attività di social media per valutare cosa funziona e cosa no e adattare la tua strategia di conseguenza.

Non male, in effetti. Quantomeno un buon inizio, un po’ generico come lo era stata la mia richiesta. Ovviamente potrei andare molto più in profondità. Per esempio, potrei chiedere di sviluppare uno dei punti elencati. Lui mi ha suggerito di pubblicare, tra le altre cose, dei contenuti. Passando quindi dalla strategia alla tattica, l’amministratore potrebbe creare post sulle attività del condominio, come eventi comunitari, manutenzione o lavori in corso. Oppure creare post informativi su temi legati alla gestione del condominio, come consigli sulla manutenzione dell’edificio o suggerimenti per la sicurezza. Anche in questo caso, possiamo delegare a lui anche la creazione dei post. Chiedo a ChatGPT di elencare 10 tipologie di video che possono animare un profilo YouTube di un amministratore di condominio, con questo prompt: “Agisci come il social media manager di un amministratore di condominio. Indicami 10 esempi di video YouTube che possono animare il profilo e che hanno come target i condomini. I temi devono essere quelli del risparmio, dell’uso delle parti comuni del condominio, delle spese, delle regole del buon vicinato, dei problemi che si solito vi sono in condominio eccetera. Indica titolo del video e 300 caratteri per spiegare lo script.”

Questo è il responso:

  1. “Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua” – In questo video, si possono spiegare i consigli per risparmiare sulla bolletta dell’acqua condominiale, come ad esempio la verifica delle perdite o la sostituzione di vecchi rubinetti.
  2. “Come utilizzare al meglio le parti comuni del condominio” – Questo video potrebbe mostrare i diversi modi in cui i condomini possono utilizzare le parti comuni del condominio, come ad esempio la piscina, il giardino o la palestra, e come fare per prenotarle.
  3. “Spese condominiali: come vengono utilizzati i soldi” – Questo video potrebbe spiegare in modo semplice e trasparente come vengono utilizzati i soldi delle spese condominiali e come vengono distribuite le varie incombenze.
  4. “Regole del buon vicinato: come mantenere una convivenza pacifica” – In questo video si potrebbero presentare alcune semplici regole per mantenere una convivenza pacifica all’interno del condominio, come ad esempio non fare rumore di notte o non parcheggiare in modo scorretto.
  5. “Problemi comuni in condominio: come risolverli” – Questo video potrebbe affrontare i problemi più comuni che si verificano all’interno di un condominio, come ad esempio la mancata pulizia delle scale o la scarsa illuminazione, e suggerire delle soluzioni per risolverli.
  6. “Come gestire i rifiuti in condominio” – In questo video si potrebbero spiegare le regole per la raccolta dei rifiuti all’interno del condominio e come evitare di commettere errori che potrebbero causare sanzioni.
  7. “Lavori di manutenzione: come pianificarli e come gestirli” – Questo video potrebbe spiegare come pianificare e gestire i lavori di manutenzione all’interno del condominio, come ad esempio la pulizia delle grondaie o la riparazione delle scale.
  8. “Sicurezza in condominio: come prevenire gli incendi” – Questo video potrebbe presentare alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio, come ad esempio verificare periodicamente le prese elettriche o non accumulare troppi materiali infiammabili.
  9. “Come organizzare un’assemblea di condominio” – Questo video potrebbe spiegare come organizzare un’assemblea di condominio, come ad esempio la scelta della data, la convocazione dei condomini, la preparazione dell’ordine del giorno e la gestione delle votazioni.
  10. “Come gestire i conflitti tra condomini” – In questo video si potrebbero presentare alcune strategie per gestire i conflitti tra condomini, come ad esempio la comunicazione aperta e trasparente, la mediazione o il ricorso alle autorità competenti.

Ovviamente posso andare ancora più in profondità, facendo scrivere nel dettaglio lo script del video. Magari da far recitare a un avatar virtuale, così non ti devi nemmeno prendere la briga di metterti davanti a una telecamera. Credi che non sia possibile? Scherzi, vero? Te lo mostro. Prendiamo lo script di un video sul condominio, uno di quelli indicati sopra. Chiedo a ChatGPT di scrivermi lo script del video numero 8, quello sulla prevenzione degli incendi. Ecco che cosa ha scritto ChatGPT:

Buongiorno a tutti i condomini, oggi parleremo di un argomento molto importante: la sicurezza in condominio. La prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Ecco alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio.

Innanzitutto, è importante verificare periodicamente le prese elettriche e i cavi elettrici, soprattutto in quei punti in cui si accumulano molte spine. Inoltre, è importante evitare di accumulare troppi materiali infiammabili, come ad esempio carta, tessuti o riviste, e di tenere liberi i corridoi e le scale.

In caso di incendio, è importante avere a disposizione un estintore e sapere come utilizzarlo. Inoltre, è importante conoscere la posizione delle uscite di emergenza e sapere come usarle in caso di necessità.

Inoltre, è importante rispettare le norme antincendio e seguire le indicazioni del personale addetto alla sicurezza. Questo significa evitare di utilizzare le scale come deposito per i propri oggetti o di appendere oggetti alle maniglie delle porte.

In conclusione, la prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Seguendo questi semplici consigli, possiamo tutti contribuire a prevenire gli incendi all’interno del nostro condominio.

Se avete dubbi o domande, non esitate a contattarci. Grazie per l’attenzione.

Per creare l’avatar parlante uso Synthesys.io: mi permette di personalizzare tutto, oltre al testo (che ho ridotto a 1.000 battute), dalla faccia dell’avatar alla sua voce (italiana, di tale Diego), dallo sfondo (che potrebbe essere l’immagine reale del condominio, ad altri dettagli.

Ed ecco il risultato finale:

Perfettibile, certo. Forse un po’ inquietante, ma sappiate che esiste la possibilità di caricare la propria voce e persino la propria immagine (per esempio con Synthesia).

Faccio un altro esempio concreto su come creare un contenuto accattivante senza inventarsi nulla (o meglio senza lasciare troppa libertà al chatbot): posso andare sul sito dell’amministratore e prendere un testo. In questo caso un testo sulle zanzare:

A questo punto vado in ChatGPT e gli chiedo di creare tre post accattivanti, da pubblicare su Facebook, a partire da quel testo:

Chiaramente posso istruire ChatGPT su qualsiasi tema, per esempio i bonus, e chiedergli di creare post ah hoc, magari con taglio diverso a seconda dei canali di comunicazione che uso.

Studiare

ChatGPT permette a tutti i professionisti di rimanere aggiornati e studiare più velocemente. Per esempio consente di riassumere un video YouTube in pochi passaggi salienti, per capire il senso del contenuto ed eventualmente guardare solo quello che interessa. Ecco come fare:

Che cosa ci aspetta?

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è iniziata. Già si intravvedono gli sviluppi futuri. Con strumenti quali Personal.ai possiamo addirittura essere clonati: l’algoritmo chiede accesso al nostro io digitale (mail, messaggi, documenti, video, social, ecc.) e ci sostituisce, per esempio, nella gestione delle relazioni online, rispondendo per esempio su WhatApp come faremmo noi. Oppure strumenti come DoNotPay possono intentare cause e difendere in tribunale.
Esistono intelligenze artificiali per tutto: tenere i conti, stilare bilanci, scrivere contratti blindati e così via. E siamo solo all’inizio. Chiudiamo col botto: con GPTBoss puoi avere una serie di dipendenti non umani.

La conferenza di Milano

Il 24 febbraio 2023 sono stato invitato all’evento dell’associazione Valore Aggiunto per parlare proprio di questo temi. Lo speech si intitola: “Fenomeno ChatGPT: come l’intelligenza artificiale cambia il lavoro dell’amministratore di condominio”.

Gli eventi con Anaci

Il 18 maggio 2023 sono stato ospite di Anaci Trento per parlare di AI per gli amministratori di condominio.

Qui un momento dell’evento con Anaci di Pisa del 14 marzo 2024:

Scrivimi per organizzare un evento su ChatGPT

Trovare lavoro con l’aiuto di ChatGPT

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ChatGPT, strumento di intelligenza artificiale lanciato alla fine del 2022, può essere utile per tantissimi professionisti (dagli insegnanti ai giornalisti, dai marketer agli avvocati) ma può rivelarsi un ottimo alleato anche per chi sta cercando un lavoro.

Se quel che si dice è vero – trovare lavoro è un lavoro – è importante utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per presentarsi al meglio e destare l’interesse dei recruiter. E qui entra in gioco il nostro caro chatbot, un’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI che può aiutare a ottenere un posto di lavoro. Prima di proseguire, però, ti consiglio di guardare questo video per capire di che cosa stiamo parlando:

Ora veniamo alle possibilità offerte da ChatGPT nella ricerca del lavoro.

Simulazione di colloquio

Da tempo le aziende, soprattutto negli Usa, utilizzano chatbot e algoritmi per i colloqui di lavoro. Con ChatGPT, è possibile fare altrettanto a partire dall’annuncio della posizione aperta. Questo può aiutare a familiarizzare con le domande più comuni e a preparare le risposte utilizzando, per esempio, il metodo STAR (Situazione, Task, Azione, Risultato) per presentare le proprie competenze in modo convincente.

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Ecco una schermata d’esempio di un colloquio con ChatGPT per una posizione da magazziniere, a partire dal prompt “Assumi i panni di un recruiter. Stai cercando un magazziniere che sappia guidare il muletto. Devi fare un colloquio, in italiano. Indaga su attitudini, studi, esperienze precedenti, soft skill. Inizia il colloquio con un saluto, poi aspetta la mia risposta prima di proseguire”:

Ecco un altro prompt pronto (scusa il gioco di parole) all’uso:

Voglio che tu agisca da intervistatore. Io sarò il candidato e tu mi farai le domande dell’intervista per il ruolo di [INSERISCI RUOLO] in base alla seguente descrizione del lavoro [INCOLLA JOB DESCRIPTION]. Rispondi solo come intervistatore. Non scrivere tutta la conversazione in una volta sola, ma fai l’intervista: fai le domande e attendi le mie risposte. Non scrivere spiegazioni. Fammi la prima domanda.

In questo articolo del Sole24Ore si parla proprio dei colloqui di lavoro con ChatGPT.

Ottimizzazione CV e profilo LinkedIn

ChatGPT può aiutare a modificare il proprio curriculum in modo da soddisfare le esigenze specifiche della posizione a cui si sta candidando. Questo include l’utilizzo di parole chiave e skill rilevanti, nonché una headline di LinkedIn accattivante.

Analisi di posizionamento e SWOT

ChatGPT può anche aiutare a effettuare un’analisi del proprio posizionamento grazie a una tabella SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) per individuare le aree di miglioramento e presentarsi al meglio ai recruiter.

Lettera motivazionale

Scrivere una lettera motivazionale o elevator pitch può essere un compito difficile, ma con ChatGPT è possibile utilizzare la tecnica 5W (Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché) per creare un testo accattivante che evidenzi le proprie capacità e la passione per la posizione.

Anche in questo caso si può partire dall’offerta di lavoro. Per esempio questa:

Descrizione completa della posizione

ITALPIZZA – Azienda italiana leader nella produzione e commercializzazione di pizze surgelate, operante a livello mondiale e in forte espansione, ricerca per la sua sede di Modena un/a INGEGNERE MECCANICO JUNIOR da inserire all’interno dell’ufficio tecnico e che svolgerà le seguenti mansioni:

  • Partecipazione all’attività di progettazione;
  • Allestimento ed esecuzione prove di verifica e validazione;
  • Partecipazione allo sviluppo di automazioni per linee di produzione;
  • Redazione documentazione tecnica.

Il candidato ideale ha i seguenti requisiti:

  • Laurea in Ingegneria meccanica;
  • Lingue Inglese fluente;
  • Esperienza nella mansione non necessaria;
  • Predisposizione verso attività multidisciplinare;
  • Dinamicità ed attitudine verso attività pratica/sperimentale;

La tipologia contrattuale sarà definita sulla base dell’esperienza maturata.

Candidarsi allegando curriculum vitae in formato Word o pdf con Foto.

Contratto di lavoro: Tempo pieno

Si copia il testo e lo si incolla in ChatGPT con questo prompt (chiaramente da personalizzare sulla base del proprio trascorso lavorativo, gli studi e le proprie competenze): “Scrivi una lettera motivazionale per candidarsi a questa posizione lavorativa: [INCOLLA]”

Ecco il risultato:

Egregio responsabile delle risorse umane,

mi chiamo [Nome e Cognome] e ho appreso della vostra azienda attraverso una ricerca sul web per opportunità di lavoro. Sono particolarmente interessato alla posizione di Ingegnere Meccanico Junior presso la sede di Modena.

Sono un giovane laureato in Ingegneria Meccanica, con una forte passione per la progettazione e lo sviluppo di automazioni. La mia formazione accademica mi ha fornito solide conoscenze teoriche e pratiche nel campo della meccanica, che mi permettono di affrontare sfide tecniche con successo. Inoltre, parlo fluentemente inglese, il che mi rende in grado di comunicare e lavorare in team con persone provenienti da diverse parti del mondo.

Sono una persona molto dinamica ed attiva, che ama sperimentare e cercare nuove soluzioni ai problemi. Ritengo di avere le capacità necessarie per contribuire all’attività di progettazione e all’allestimento e esecuzione delle prove di verifica e validazione, in linea con gli obiettivi dell’ufficio tecnico.

Sarei molto onorato di avere l’opportunità di unirmi al team di ITALPIZZA, azienda leader nella produzione e commercializzazione di pizze surgelate. La vostra azienda ha una forte presenza a livello mondiale e una storia di successo nell’espansione, cosa che la rende un’azienda molto interessante da parte mia.

Allego il mio curriculum vitae in formato Word o pdf con foto, come richiesto. Spero che la mia candidatura venga presa in considerazione e mi metto a vostra disposizione per un eventuale colloquio.

Cordiali saluti,

[Nome e Cognome]

Mail di ringraziamento

Dopo un colloquio di lavoro, è importante inviare una mail di ringraziamento al recruiter per mostrare gratitudine e interesse per la posizione. ChatGPT può aiutare a scrivere una mail efficace e personalizzata.

Storytelling

Per la sezione “Informazioni” del proprio profilo LinkedIn, ChatGPT può aiutare a creare una storia accattivante che descriva le proprie esperienze e competenze in modo interessante e memorabile.

Si può chiedere a ChatGPT di scrivere la storia lavorativa a partire dal proprio CV.

Progetti

ChatGPT può anche aiutare a scrivere un progetto che descriva un caso di successo, evidenziando le proprie capacità e la passione per il lavoro.

Scrivimi per chiedere informazioni sul mio corso su ChatGPT

LinkedIn per il settore metalmeccanico

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LinkedIn è il social professionale per eccellenza, utile in tutti settori per consentire ai professionisti di creare un profilo professionale, connettersi con colleghi e potenziali datori di lavoro/clienti e condividere informazioni e aggiornamenti sulla propria carriera. Mentre in ambiti come per esempio l’ICT o la consulenza finanziaria non trovo resistenza, a volte in alcuni settori, come quello metalmeccanico, emergono alcuni dubbi: sarà lo strumento giusto per la comunicazione digitale di chi produce tondini di ferro o progetta servopresse per il taglio e la formatura di lamiere?

I dubbi dei metalmeccanici

Molti addetti del settore metalmeccanico e le relative aziende hanno dubbi sull’utilizzo di LinkedIn per la loro attività. In primo luogo, molti possono pensare che gli iscritti a LinkedIn siano quattro gatti. Ma non è vero: la piattaforma ha una vasta comunità di professionisti del settore, tra cui ingegneri, progettisti e responsabili delle vendite, nonché operai e magazzinieri (oltre a impiegati, manager, addetti marketing e così via). In questa schermata i numeri sono chiari, parliamo di decine di migliaia di addetti:

A cosa serve LinkedIn nel settore metalmeccanico?

Giro spesso per aziende del settore e mi sono reso conto che una delle principali difficoltà è quella di trovare dipendenti: dal saldatore all’ingegnere. Per questo LinkedIn può essere un’arma in più, si può utilizzare la piattaforma per il recruiting: cercare candidati qualificati, inviare loro messaggi (per esempio sfruttando le InMail) e invitarli a candidarsi per posizioni aperte. A proposito, le aziende possono utilizzare LinkedIn per creare annunci di lavoro mirati. Tra l’altro la pagina aziendale Linkedin permette anche a dipendenti e collaboratori di agganciarsi e mostrare il logo dell’azienda sul proprio profilo.

D’altra parte, i professionisti possono trovare le offerte e candidarsi con un clic:

Un’altra opportunità è quella di utilizzare la piattaforma per il marketing. Le aziende possono creare una pagina aziendale su LinkedIn per far conoscere i loro prodotti e servizi, condividere contenuti interessanti e costruire relazioni con i clienti e i prospect.

Inoltre, le aziende possono utilizzare LinkedIn anche per seguire (o creare!) gruppi di discussione per confrontarsi su argomenti specifici del settore e creare una community.

5 consigli per i professionisti del settore metalmeccanico

Facendo corsi per aziende di questo settore, mi sono reso conto che spesso l’uso di LinkedIn è problematico:

  • Profili personali incompleti
  • Profili aziendali mancanti
  • Post concentrati solo sull’azienda o sui prodotti (e non sulle esigenze del pubblico)
  • Commerciali che contattato il cliente in modo troppo aggressivo

Ecco quindi cinque consigli per aiutare le aziende e i dipendenti del settore a usare LinkedIn in modo efficace:

  1. Punta sul personal branding. Crea un profilo professionale completo e aggiornato, che includa informazioni sulla tua carriera, le tue competenze e i tuoi interessi professionali. Fai un uso strategico delle parole chiave per essere trovato da chi cerca soluzioni (tre esempi: stampaggio a freddo, fresatura CNC orizzontale, Six Sigma)
  2. Fai networking. Connettiti con colleghi, clienti e potenziali datori di lavoro per espandere la tua rete di contatti.
  3. Progetta una content strategy. Utilizza LinkedIn per condividere contenuti interessanti e informazioni sulla tua attività e il tuo settore.
  4. Sii social. Partecipa a gruppi, interagisci con gli altri, commenta i post, ecc. Inutile avere migliaia di contatti se poi si rivelano solo delle figurine.
  5. Sfrutta la pagina aziendale. Può essere una bella vetrina, ma anche uno strumento utile per generare opportunità per diversi reparti aziendali (risorse umane, marketing, comunicazione, vendite, ecc.)

Il corso sull’uso strategico di LinkedIn per Comet

Il 27 gennaio 2023 sono stato invitato a Pordenone da Comet, Cluster della Metalmeccanica in Friuli Venezia Giulia, a tenere il primo corso per aziende del settore. Il mio workshop di sei ore, più un’ora di Q&A online, era centrato su questi argomenti:

  • Che cos’è LinkedIn, a chi e a cosa serve davvero?
  • L’ottimizzazione del profilo personale (back-end, impostazioni di privacy ecc.)
  • Illustrazione del metodo LINKEDIN10C
  • La ricerca e l’uso strategico delle keyword (in ottica LinkedIn SEO)
  • Come diventare brand ambassador dell’azienda
  • La gestione della pagina LinkedIn aziendale: esempi di aziende metalmeccaniche
  • Come (e cosa) pubblicare su LinkedIn: esempi di aziende metalmeccaniche

Scrivimi per organizzare un corso LinkedIn

Tre motivi per provare ChatGPT: la mia intervista per Yugen Podcast

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Nella puntata 51 di Yugen Podcast, Claudio Garioni mi ha chiesto di elencare i tre motivi per i quali vale la pena provare ChatGPT.

I tre motivi, secondo me, sono questi:

1. Testare il futuro

Ffinalmente l’intelligenza artificiale è palesemente alla portata di tutti. Finora era nascosta nelle pieghe di Gmail, Alexa, Office, ecc. Ora ci parli, ti fai aiutare, ed è gratis.

2. Utilità pratica

ChatGPT, tra le altre cose, ti aiuta a scrivere contenuti, di tutti i tipi. Stanno uscendo estensioni di Chrome di ogni genere: per esempio per rispondere automaticamente alle email.

3. Capirne le criticità

Al momento questa intelligenza artificiale, per quanto evoluta, ha dei grossi limiti: non naviga in Rete, scrive stupidaggini, non cita le fonti e così via. Eppure molti studenti già la usano per fare i compiti e molti professionisti si strappano i capelli convinti di essere rimpiazzati a breve.

L’intervista a Yugen Podcast

Ecco qui la registrazione dell’intervista, che dura una ventina di minuti: